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L'ossidazione cellulare
Il nostro organismo è un laboratorio chimico e in ogni cellula avvengono costantemente
processi chimici che richiedono energia e ossigeno. Tutte le cellule viventi,
hanno, infatti bisogno di grandi quantità di ossigeno per produrre l'energia necessaria
al loro funzionamento.
Se, da un lato, questo processo di utilizzazione dell'ossigeno è vitale per la
cellula, dall'altro, può essere fonte di danni, dovuti ai radicali liberi di ossigeno,
che si producono nel corso delle reazioni chimiche.
Esempi visibili dei danni ossidativi causati dai radicali liberi sono costituiti
dallo scurirsi della polpa di una mela a contatto dell'aria o dal brunirsi dell'argento.
Questo fenomeno si chiama ossidazione.
Capire come funziona l'ossigeno a livello molecolare, come avviene questa produzione
di sottoprodotti tossici per i tessuti e come la cellula si difende dalla loro
aggressione, può essere una chiave per una più corretta interpetazione dei fenomeni
di invecchiamento.
Nei processi di ossidazione per generare energia vitale, si formano i radicali
liberi, molecole altamente reattive, instabili e caricate elettricamente in modo
tale che si legano molto facilmente e rapidamente con altre molecole, dando origine
a reazioni indesiderate e spesso lesive per le cellule.
Il posizionamento degli elettroni all'interno delle molecole chimiche ne determina,
infatti, la stabilità.
Un composto è stabile se i suoi elettroni sono in coppia; se, viceversa, un elettrone
risulta libero, senza partner, può diventare molto reattivo e il composto risulta
instabile.
Quando l'ossigeno si combina con l'idrogeno, forma un composto stabile. Ma in
altri processi di combinazione dell'ossigeno, rimane spesso una molecola con un
elettrone spaiato, che tende o ad acquistare un altro elettrone o a perdere quello
dispari, combinandosi con altre molecole. Questa molecola con un elettrone spaiato,
è chiamato radicale libero . Esso innesca una serie di reazioni a catena, che tende a produrre altri radicali
liberi o superossidi, altamente reattivi.
I radicali liberi vengono prodotti oltre che dalle normali reazioni metaboliche
...
I radicali liberi sono, quindi, mine vaganti, che possono causare danni molecolari
all'interno di ogni cellula, attaccando, infiltrando e danneggiando le strutture
cellulari vitali.
I danni di queste autoaggressioni devono essere prontamente riparati, altrimenti
possono compromettere la struttura della cellula stessa e il suo funzionamento.
Un esempio di questo fenomeno è la perossidazione dei lipidi, che va a ledere
i lipidi che costituiscono la membrana cellulare.
Si stima che ogni cellula subisca ogni giorno 10.000 attacchi da parte dei radicali
liberi, che possono produrre:
A livello cutaneo causano alterazioni di tipo ossidativo a carico del collagene e dell'elastina con una perdita delle loro funzioni fisiologiche e un generale invecchiamento della pelle.
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Alcuni antiossidanti sono contenuti negli alimenti, altri vengono fabbricati
dalle cellule stesse.
La cellula dispone di meccanismi di controllo dei radicali liberi, come l'enzima
superossido-dismutasi o ricorrendo ad altre sostanze antiossidanti, quali alcune
vitamine (Betacarotene, Alfa-Tocoferolo) e minerali (Selenio). Ma può capitare
che per una eccessiva esposizione o per una eccessiva produzione interna di radicali
liberi, questi possano scorazzare liberamente provocando danni.
L'importanza degli antiossidanti per combattere i radicali liberi è ormai universalmente
riconosciuta, ma non si conosce ancora completamente il reale meccanismo con cui
agiscono.
Si ritiene che essi riescano a neutralizzare queste molecole altamente instabili,
con elettroni aggiuntivi, prevenendo così o limitando le reazioni a catena, che
provocano i danni tissutali.
E' importante sottolineare che i diversi tipi di antiossidanti, idrosolubili
o liposolubili, svolgono un'azione sinergica in diversi distretti cellulari. Ad
esempio, le sostanze idrosolubili lavorano a livello del citoplasma e vengono
poi escrete, mentre quelle liposolubili - come il Betacarotene e l'Alfa-tocoferolo)
si situino nei lipidi della membrana cellulare fornendo uno schermo protettivo
nei confronti dei radicali.
Il Betacarotene (Vitamina A)
La Vitamina A si trova sotto due forme di pro-vitamina:
Alimenti con maggior contenuto di Vitamina A e E (dati per 100gr di parte edibile) | ||
Vitamina A
|
Olio di fegato di merluzzo |
18.000 |
Fegato di suino o bovino |
16.500 | |
Anguilla |
1.200 | |
|
Carote |
1.148 |
|
Burro |
930 |
|
Rughetta o rucola |
742 |
|
Uovo di gallina, tuorlo |
640 |
|
Spinaci, freschi |
485 |
|
Mascarpone |
430 |
|
Caciocavallo |
420 |
|
|
|
Vitamina E
|
Olio di germe di grano |
133 |
Olio di mais |
34 | |
|
Olio di oliva extra vergine |
22 |
Per quanto riguarda il selenio, le maggiori fonti alimentari sono i derivati del frumento, soprattutto la pasta che viene prodotta con il grano duro seguita dal pane, normalmente preparato con il grano tenero. Ricchi di selenio sono le frattaglie, i pesci, le carni, i cereali, i prodotti lattiero caseari, la frutta e le verdure in relazione al terreno in cui vengono coltivate.
Come si vede, la maggior parte degli alimenti contenenti antiossidanti sono altamente calorici e perciò difficilmente conciliabili con un regime dietetico equilibrato o di consumo saltuario
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