Cosa sono
Dieci lamine di sostanza cornea, elastiche, flessibili e resistenti, che sono
ubicate all’estremità delle dita di mani e piedi: le unghie sono composte principalmente dalla proteina chiamata cheratina, insieme ad acqua, grassi, aminoacidi, vitamine e minerali.
La parte più visibile e riconoscibile dell’unghia è detta lamina o corpo ungueale, ed è la parte cornea; la lamina posa sul letto ungueale, a cui, se è sana, aderisce perfettamente, insinuandosi nel solco periungueale. Dalla matrice ungueale, coperta dalla cuticola, dipende la crescita dell’unghia; all’estremo esterno c’è il margine distale, la parte in cui l’unghia si distacca dal letto ungueale, mentre alla radice
dell’unghia si può notare la lunula, la parte bianca a forma di mezza luna. La velocità di crescita delle unghie
è variabile da soggetto a soggetto, ed è differente fra mani e piedi. In media,
un’unghia cresce fra uno e due centimetri al mese.
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I disturbi e le patologie a carico delle unghie possono rivelarsi spie e sintomi
di altre malattie, organiche, ereditarie o acquisite; pur non riguardando quindi
strettamente l’unghia nella loro origine, è comunque possibile che evolvano in
complicazioni anche gravi a carico della lamina, fino a comportarne l’alterazione
o addirittura il distacco. Ad esempio:
- unghie molto deboli: sono indice di una generale debolezza organica.
- unghie fessurate, striate in senso longitudinale, che tendono a sfaldarsi facilmente: associate
a disturbi dell’alimentazione.
- unghie bluastre: in genere dipendono da problemi alla circolazione del sangue.
- unghie con macchie bianche: questa condizione, definita alburgo, denota anemia, mancanza di calcio o una modificazione del cosiddetto strato del Malpighi, a contatto con le cellule
cornee della lamina.
Altre alterazioni
A carico delle unghie possono verificarsi ulteriori alterazioni che hanno valore
diagnostico, in quanto potenziali importanti sintomi di diverse patologie a carico
dell’organismo.
- Unghie a vetrino d’orologio. Il nome deriva dalla forma tipica che l’unghia prende in questa manifestazione,
e che ricorda proprio il vetro di un orologio: la curvatura eccessiva porta la
lamina fino quasi a ricoprire la punta dei polpastrelli, che si presenta cianotica.
Si associa a malattie croniche polmonari o cardiache, o a disturbi dell’apparato
digerente.
- Unghie di Terry. L’alterazione principale di questo disturbo riguarda il colore: tutte le unghie
risultano totalmente imbiancate, salvo una porzione in prossimità del bordo libero.
Possono essere sintomo di patologie del sangue.
- Unghie fragili. Tipiche nei soggetti affetti da anemie.
Onicodistrofie
Sono anomalie, temporanee o permanenti, delle unghie, che variano da piccole
rotture a variazioni del colore, fino, nei casi più gravi, all’onicolisi, cioè il distacco della lamina dal letto ungueale. Le onicodistrofie più frequenti
sono queste:
- Onicogrifosi. Affligge prevalentemente anziani e soggetti che hanno deviazioni ossee, causate
ad esempio da alluce valgo o artrosi. In genere colpisce l’alluce, la cui unghia presenta anomalie nel colore, che
diventa giallo-bruno, e nella forma, ispessita, di dimensioni eccessive e con
una curvatura su se stessa anomala che può causare difficoltà nella deambulazione.
Non c’è cura farmacologica; si può intervenire chirurgicamente asportando unghia
e matrice per impedire la ricrescita.
- Unghie a pinza. Anche questa onicodistrofia si verifica a carico dell’alluce, con una curvatura
della lamina a partire dai bordi laterali che si ripiegano avvicinandosi fra loro,
così da “pinzare”, da cui il nome, il letto ungueale. È un disturbo su cui occorre
intervenire il più precocemente possibile; la cura consiste nell’applicazione
per circa un anno di una specifica graffetta metallica, che solleva progressivamente
l’unghia.
- Onicodistrofia Canicolare Mediana. Disturbo che colpisce il pollice: sulla lamina si forma una fissurazione che
si sviluppa in senso longitudinale, da cui partono ondulazioni oblique. Non c’è
cura, ma è un disturbo che può regredire spontaneamente, per poi però ripresentarsi
successivamente.
- Psoriasi e lichen. In genere non si manifestano a carico delle unghie; quando ciò accade, causano
lesioni simili a quelle delle micosi. Spesso non sono curabili.
- Nei e melanomi. Sono forme molto rare, a carico della matrice ungueale; si sospettano patologie
di questo tipo quando una striscia nera appare a solcare in lunghezza la lamina.
Le quattro alterazioni significative delle unghie riguardano colore, distacco,
ispessimento, dolore.
Alterazioni |
|
Colore nero o marrone |
Onicomicosi, ematomi, raramente melanomi o nei |
Colore verde |
Infezioni batteriche o micotiche |
Colore giallo | |
Distaccamento dal letto ungueale |
Onocomicosi e psoriasi, raramente gravidanza e carenza di ferro |
Ispessimento dell'unghia |
Onicomicosionicogrifosi e psoriasi
|
Dolore |
Traumi, perionissi e tumori sotto ungueali |
Sono malattie piuttosto comuni, perché le spore dei funghi presenti nell'ambiente contaminano facilmente lo spazio tra il polpastrello e l'unghia. La manifestazione clinica comincia in genere dal bordo libero, dove la lamina inizia a ispessirsi e a farsi opaca, friabile e biancastra un po' come il gesso. Con il tempo le lesioni si estendono verso la base dell'unghia, il colore diventa giallastro o marroncino e l'unghia, sfaldandosi all'interno, si solleva, si separa dalla pelle sottostante e tende a svuotarsi.
Altri patogeni
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I funghi non sono gli unici responsabili delle affezioni a carico di dita e unghie;
anche determinati batteri possono attaccare l’unghia, dando manifestazioni simili
a quelle delle onicomicosi. Un caso classico è il cosiddetto giradito, con pelle gonfia e arrossata e a volte secrezioni purulente, mentre l’unghia,
soprattutto in caso di recidive, può apparire di forma ondulata e di colore bruno-verdastro.
Queste patologie si curano con antibiotici, anche se spesso diventano impegnative
da sconfiggere se sono causate da condizioni ambientali negative, quali l’esercizio
di mestieri che comportano di tenere le mani al caldo e all’umidità.
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