12 dicembre 2014
Un Natale senza sprechi/1
Secondo il rapporto Waste Watchers 2014 sullo spreco domestico, le famiglie italiane buttano quantità di cibo, ogni settimana, pari a €6,50. Una somma destinata ad aumentare in alcuni periodi dell'anno come il Natale, ad esempio, quando si acquista di più, si consuma di più ma si spreca anche di più. Da quest'osservazione è partito l'ufficio stampa di Assolatte, l'associazione delle imprese italiane che operano nel comparto lattiero caseario, per fornire una sorta di vademecum contro lo spreco alimentare natalizio. Si comincia nel negozio, per il quale il primo consiglio è sempre quello di pianificare la spesa quanto più è possibile nei dettagli, per essere certi di acquistare quello che ci è veramente utile e tenere sotto controllo ciò che ci troviamo a spendere. Si raccomanda di servirsi in negozi ben forniti, convenienti ma anche puliti e ordinati, con gli alimenti esposti e conservati in modo corretto, quelli deperibili conservati in frigorifero e freddi al tatto, con i surgelati ben ghiacciati ma non coperti di brina, con le confezioni integre e senza rigonfiamenti o ammaccature. Le date di scadenza dei prodotti vanno sempre controllate, non solo per verificare che non siano già scaduti ma anche per decidere l'acquisto del prodotto in base a quando lo si intende consumare. Sempre in negozio, Assolatte consiglia di acquistare i cibi deperibili, freschi o surgelati, per ultimi: essi vanno quindi risposti in borse termiche e portati rapidamente a casa per mantenere quanto più è possibile la temperatura nella quale sono stati conservati prima di riporli nuovamente in frigorifero o nel congelatore. Nel caso degli alimenti freschi acquistati al taglio, è opportuno che essi vengano trasferiti in contenitori singoli richiudibili prima di riporli in frigorifero. I cibi crudi - in particolare le carni e il pesce - vanno separati da quelli cotti per evitare contaminazioni da parte di microorganismi. Le uova devono invece restare possibilmente nella loro confezione d'acquisto, sempre per evitare contatti con altri alimenti e per questo è anche importante che ogni alimento abbia il suo spazio nel frigorifero: frutta e verdura nell'apposito contenitore in basso per mantenere le caratteristiche organolettiche e nutrizionali, carne e pesce immediatamente sopra e protetti da involucri e contenitori mentre latte, creme, formaggi freschi e panna troveranno spazio nei ripiani più alti. Diverso il discorso dei formaggi a lunga stagionatura per i quali l'ideale sarebbe la conservazione in cantina o, al limite, nella zona meno fredda del frigorifero, dove la temperatura non superi i 6-7°C. La prossima settimana, vedremo quindi i consigli di Assolatte in cucina, a tavola, e dopo i pasti per ridurre al minimo gli spechi alimentari.

- Tema: Pillole di benessere
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