10 luglio 2015
Dimmi come sudi e ti dirò che usare
In giorni di caldo "africano", riprendo una notizia che leggo su diversi siti in cui si cita una ricerca della Clinica Dermatologica dell'Università di Catania dalla quale emerge che la maggior parte delle persone non conoscono la differenza tra il deodorante e l'antitraspirante. Per cui ben il 54% del campione di 3000 soggetti presi a campione, utilizza erroneamente il deodorante per contrastare la sudorazione eccessiva quando dovrebbe invece usare l'antitraspirante. Il direttore dell'istituto catanese, il Prof. Giuseppe Micali, ammette che la stessa confusione avviene anche in ambito legislativo, con deodoranti e antitraspiranti considerati, secondo le norme comunitarie, entrambi prodotti cosmetici; negli Stati Uniti, invece, gli antitraspiranti vengono passati al vaglio della Food and Drug Administration, che ne verifica l'efficacia (per passare l'esame, un antitraspirante deve ridurre oltre il 20% il sudore) per poi assegnargli la presente di "prodotto da banco". Per sbrogliare la matassa sull'utilizzo dei prodotti, basti dire comunque che c'è sudore e sudore. La cosiddetta iperidrosi è una sudorazione eccessiva ma inodore, prodotta dalle ghiandole sudoripare eccrine e contenente, oltre ad acqua in quantità abbondante, cloruro di sodio e sostanze inorganiche; è il sudore che può essere provocato da una temperatura ambientale elevata ma anche da uno stato febbrile e dall'attività fisica e interessa tutto il corpo umano. In questo caso è indicato l'uso degli antitraspiranti, in particolare quelli a base di sali metallici, in grado di "tappare" il dotto ghiandolare e favorire un parziale riassorbimento del sudore. Diverso è il caso della bromidosi, fenomeno provocato dalla trasmissione ai follicoli piliferi da parte delle ghiandole apocrine di una secrezione che da inodore può diventare maleodorante in conseguenza della sua ricchezza di sostanze organiche soggette a degradazione batterica; c'è da dire che le ghiandole apocrine si trovano esclusivamente sotto le ascelle e nelle regioni genito-crurali. È questo, ovviamente, il caso in cui è richiesto l'utilizzo di un deodorante, la cui azione sarà da una parte quella di combattere o inibire gli enzimi batterici, dall'altra quella di mascherare il cattivo odore attraverso varie fragranze. Tutto chiaro? Lo spero. Anche perché resta da sapere che l'utilizzo di un antitraspirante ove non ce ne sarebbe bisogno potrebbe causare effetti fastidiosi, come secchezza, irritazione e comparsa di noduli.

- Tema: Pillole di benessere
- 0 Commenti