19 agosto 2016
E c'è pure il Mosquito Day...
In questo blog ho spesso dato spazio a quelle campagne, a cadenza quasi sempre annuale, dedicate alle più diverse patologie con l'obiettivo di sensibilizzare su un'opportuna prevenzione o comunque ampliare la conoscenza delle stesse o per raccogliere fondi per la ricerca scientifica. Lo faccio anche stavolta ma confessando di non avere mai sentito parlare prima di un "Mosquito Day", ovvero della “Giornata Mondiale della zanzara” che si celebrerà domani, 20 agosto, in tutto il mondo. La notizia potrà strappare un sorriso a chi pensa a uno scherzo, visto il periodo nel quale la presenza del fastidioso insetto segna il suo picco massimo. Ma c'è poco da scherzare: se oggi, dalle nostre parti, la zanzara può guastare il nostro riposo estivo con il suo ronzio o al massimo procurarci un po' di prurito con le sue punture, ad essa è ancora legata, in alcuni paesi del mondo, la mortalità infantile in modo più imponente di quanto si possa pensare: si stima, infatti, che ogni due minuti muoia di malaria un bambino di età inferiore ai 5 anni. La data prescelta per il "Mosquito Day" è legata alla ricorrenza della scoperta del ruolo della zanzara nella trasmissione della malaria, datata 20 agosto 1897. Il responsabile era un medico inglese, Ronald Ross, che per questo si meritò il Premio Nobel. Qualche anno prima, e più precisamente nel 1880, il medico e zoologo Giovanni Battista Grassi aveva anch'egli individuato nella zanzara lo stesso parassita, il 'pasmodio', che pure Ross riteneva - a ragione - il responsabile della trasmissione della malattia. Ma diatriba scientifica a parte, la scoperta è rimasta fondamentale, in quanto ha consentito di attivare efficaci strategie medico-sanitarie che hanno consentito, almeno nelle aree economicamente e socialmente sviluppate, di combatterne la diffusione. Dal 2015 l'Europa può quindi dirsi definitivamente libera dalla malaria ma ciò non accade in altri paesi del mondo dal clima caldo e temperato. In prima linea nel sostenere la lotta alla malattia c'è un’organizzazione internazionale no profit, con sede a Londra, che si chiama emblematicamente "Malaria No More UK". L'organizzazione sostiene, ben appoggiata dall'Italia fin dal G8 di Genova del 2001, il fondo globale che mira a eradicare malaria, tubercolosi e AIDS dal mondo e che può contare su risorse economiche che potranno essere ulteriormente incrementate se i leader mondiali lo vorranno: l'occasione in tal senso è imminente, ovvero il prossimo 16 settembre, data della quinta conferenza per il rifinanziamento del Fondo Globale che mira a raccogliere 13 miliardi di dollari per il triennio 2017-19.

- Tema: Pillole di benessere
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