04 novembre 2016
Il doping, se lo conosci lo eviti
Di doping in ambito sportivo si è parlato molto negli ultimi anni, dopo alcuni casi eclatanti di atleti che ne hanno fatto uso. L'argomento è più complesso di quanto si possa immaginare: sono, infatti, moltissimi i farmaci o le pratiche in grado di influire sulle prestazioni sportive ma tutte hanno in comune una certa dose di rischio per la salute di chi ne fa ricorso. Un articolo apparso oggi sull'edizione on line di La Stampa, elenca tutti i tipi di doping, ne descrive le caratteristiche e ammonisce sugli effetti che possono provocare. Qui ne citiamo alcuni, rinviando per approfondimenti all'articolo citato oltre che alle schede della sezione dedicata di benessere.com. A cominciare dal doping ematico, uno dei più noti, che consiste nella trasfusione di sangue, proprio (doping omologo) o altrui (doping eterologo) arricchito di globuli rossi per apportare più ossigeno ai tessuti che è poi lo stesso effetto che si ottiene assumendo il famoso "epo", ovvero la eritropoietina. In entrambi i casi, l'effetto collaterale è facilmente immaginabile: un sangue più denso può provocare infarto, ischemia, ictus mentre le trasfusioni in sé possono provocare infezioni sistemiche. Per favorire gli scambi di ossigeno nei polmoni, invece, le sostanze dopanti anch'esse assurte agli onori delle cronache, sono i beta-2 antagonisti, che in ambito terapeutico vengono utilizzati per trattare l'asma e altre patologie respiratorie ma che se assunte impropriamente possono alterare il ritmo cardiaco e la pressione. Altrettanto pericolosi sono i beta-bloccanti, che anch'essi possono essere utili in medicina ma se presi per altri scopi possono arrivare a provocare un blocco cardiaco. Noti stimolanti come le efedrine e le amfetamine conferiscono all'atleta dopato maggiore sicurezza e forza nelle prestazioni sportive ma con possibilità di provocare cardiopatie ed emorragie cerebrali. In fondo alla lista trovo infine l'ultima frontiera del doping che è il doping genetico, che consiste nella modifica, tramite tecniche di ingegneria genetica, della struttura cellulare dei muscoli e di altri tessuti. Questo sistema ha il vantaggio, per l'atleta in malafede, di non essere rintracciato ma lo svantaggio di rischi elevati come l'immunodeficienza, tumori, disfunzioni metaboliche e alterazioni di organi vitali.

- Tema: Pillole di benessere
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