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Originario dell’America del Sud, il pomodoro è un ortaggio conosciuto e utilizzato in tantissimi paesi e particolarmente
apprezzato per le sue proprietà salutari. In Cile e in Ecuador in particolare,
il pomodoro esiste come pianta selvatica e grazie al clima tropicale, fornisce
frutti durante tutto l’anno, mentre nelle regioni europee, se coltivato all'aperto,
ha un ciclo stagionale limitato al periodo estivo. A far conoscere questa pianta
anche in Europa, furono gli Spagnoli nel XVI secolo. Già in età precolombiana
la sua coltivazione era conosciuta, tuttavia le piante venivano utilizzate solo
come ornamento. Ciò perché il pomodoro veniva considerato una pianta velenosa
a causa del suo alto contenuto di solanina, sostanza considerata in quei tempi
dannosa per l’uomo e quindi non utilizzata nell’alimentazione. Non è chiaro in
quale luogo ed in quale periodo il pomodoro da pianta ornamentale e velenosa,
circondata da leggende popolari, sia diventata pianta commestibile, ma si ritiene
che ciò sia avvenuto nel continente europeo intorno all’anno 1500.
Caratteristiche della pianta
La pianta appartiene alla famiglia delle Solanacee (Solanum Lycopersicum). Alcuni studiosi fanno derivare il suo nome dal latino pomum aureus (mela o pomo d’oro) mentre altri lo ricollegano all’etimologia della versione azteca Xitotomate
o Nahuatl Tomatl (origine messicana). Il fusto della pianta, alta al massimo due
metri, non è abbastanza resistente per sostenere i pomodori e quindi ha bisogno
di appositi sostegni; quando viene piantata infatti, è “aiutata” da canne di bambù
piantate in terra attorno alle quali si intrecciano le foglie e i piccoli rami.
I fiori si presentano a grappoli distribuiti lungo il fusto e le sue ramificazioni.
Il terreno ideale per la coltura del pomodoro, deve essere ben drenato e fresco
con una temperatura di germinazione di 12–13 gradi e di 22–25 gradi per svilupparsi
e produrre frutti. Il pomodoro non sopporta la siccità, ha bisogno di molta acqua
che nei periodi di carenze idriche deve essere fornita artificialmente. I frutti
del pomodoro sono chiamati anch’essi pomodori, sono delle bacche verdi o rosse
che hanno dimensioni diverse a seconda della varietà; il sapore della sua polpa
è piuttosto acido e varia a seconda delle varietà. Le specie più diffuse sono:
per i pomodori costoluti: Marmande, Pantano, Samar, San Pietro e Costoluto Fiorentino; per i tondi lisci: Montecarlo, Money Maker, Sunrise e Ace; per i pomodori allungati: San Marzano, Napoli VF, Maremma e Romarzano. Il pomodoro viene prodotto e diffuso in tutto il mondo (oltre cinquanta milioni
di tonnellate con i maggiori produttori tra Stati Uniti, Russia, Italia, Cina
e Turchia).
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Proprietà
Il pomodoro si “sposa” benissimo con le esigenze del consumatore moderno, essendo
un alimento povero di calorie, con un buon contenuto in minerali e oligoelementi, ricco di acqua e dotato di tutte le vitamine idrosolubili. leggero, rimineralizzante, dissetante, con un alto potere nutrizionale,
molto saporito. Il suo principale ingrediente è l’acqua (94%). Le proteine non superano l’1% e i grassi corrispondono allo 0,2%. Un altro 2,8% è costituito dai carboidrati, rappresentati da fruttosio e glucosio. Il rapporto tra elevato contenuto di
acqua e basso tenore di zuccheri fa sì che il pomodoro apporti poca energia, ma
di utilizzo immediato. La sua prima importante caratteristica è che il consumo
costante di pomodori, facilita la digestione dei cibi che contengono fecole e
amidi quali pasta, riso, patate, e aiuta a eliminare l’eccesso di proteine provocato
da un’alimentazione eccessivamente ricca di carni. Ma non solo: in molti casi
il pomodoro risolve problemi relativi ad una digestione lenta o ad una scarsa
acidità gastrica, grazie al ricco contenuto di acido malico, arabico e lattico.
Da non sottovalutare anche la sua azione disintossicante, dovuta alla presenza
di zolfo. Nella componente acquosa del pomodoro sono disciolti molti sali minerali e oligoelementi, primo tra tutti il potassio (297 mg/100 g), che aiuta l’organismo a “ritrovare” l’equilibrio idrico e quindi
combatte la ritenzione dei liquidi, la stanchezza, i crampi, la debolezza muscolare
e l’ipertensione; segue subito dopo il fosforo (26 mg), che risulta fondamentale, insieme ai grassi, le proteine e il calcio,
per la salute delle ossa e dei denti. Il calcio (11 mg/100 g) riequilibra il sistema nervoso, evita i crampi alle gambe, l’irritabilità
e il di mal di testa. Tra gli oligoelementi, è presente il ferro (0,3 mg/100 g), importante per combattere l’anemia, lo zinco (0,11 mg) e il selenio (2,3 mcg) che favoriscono la riparazione delle cellule e quindi combattono l’invecchiamento
della pelle.
L’importanza del pomodoro per la buona salute, è legata anche alla presenza di
fibre (2%), concentrate nella buccia e nei semi. Il caratteristico sapore del pomodoro
è dovuto agli acidi citrico e malico, presenti nella sua polpa, in grado di stimolare
l’appetito e rigenerare i tessuti. Questo ortaggio, inoltre, è anche ricco di
vitamine in particolare la vitamina C, presente nella misura di 25 mg; basta un pomodoro per coprire il 40% degli
80 mg che un adulto dovrebbe assumere ogni giorno di questa vitamina, utilissima
per la produzione dell’emoglobina e dei globuli rossi nel midollo osseo. In esso
è presente anche vitamina A sotto forma di betacarotene (610 mcg ogni 100 g), che gli conferisce il caratteristico
colore: un “solo” pomodoro di 100 gr. “copre” il 15% della quantità di betacarotene
da assumere ogni giorno. Le vitamine del gruppo B invece, presenti anch’esse,
favoriscono il ricambio e l’ossigenazione delle cellule. Infine il pomodoro è
considerato ottimo per combattere il caldo e prevenire numerose patologie e disfunzioni,
ma anche reumatismi e intossicazioni, è molto indicato nei casi di gotta e problemi
legati all’ipertensione. Inoltre svolge anche un’azione disintossicante e rigeneratrice
di cellule dei tessuti e particolarmente utile per i disturbi generativi ed arteriosclerotici.
Il massimo delle proprietà si hanno ovviamente consumandolo crudo, anche se di
recente si è scoperto che un altro componente importante del pomodoro il licopene,
con la cottura non viene danneggiato. In alternativa al prodotto fresco può venir
utilizzato appena saltato in padella, risultando così anche gradevolmente digeribile.
L’importanza del licopene nel pomodoro
Cento grammi di pomodoro, tre volte alla settimana, rappresentano la dose minima
perché il licopene possa esercitare la sua funzione preventiva. Il licopene è
una sostanza responsabile del colore rosso del pomodoro. È un antiossidante naturale in grado di proteggere le cellule dall'invecchiamento. L’organismo
umano non è in grado di sintetizzare il licopene e l’unico modo di assumerlo è
tramite l'alimentazione. Alcune ricerche hanno dimostrato che il modo migliore
per far assumere il licopene all'organismo è cuocendo il pomodoro e trasformandolo
in sugo o salsa: in questo modo si esalta il suo potere antiossidante. Come evidenziato
da una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica International Journal of Cancer,
inserire abitualmente nella dieta settimanale un piatto a base di pomodoro, come
la pasta o la pizza, significa ridurre in maniera considerevole il rischio di
tumore dell’apparato digerente. Una seconda ricerca, condotta dalla Harvard Medical
School su 48.000 uomini, ha rilevato che chi consuma alimenti a base di pomodoro
più di due volte alla settimana, vede ridursi del 34% il rischio di cancro alla
prostata rispetto a chi non ne consuma affatto.
TABELLA NUTRIZIONALE E CALORICA PER 100 GR. POMODORO
Acqua | 94,0 g |
Proteine | 1,0 g |
Lipidi | 0,2 g |
Carboidrati | 3,5 g |
Zuccheri solubili | 3,5 g |
Fibra totale | 2,0 g |
Calorie | 19 Kcal |
Sodio | 6 mg |
Potassio | 297 mg |
Ferro | 0,3 mg |
Calcio | 9 mg |
Fosforo | 25 mg |
Tiamina | 0,02 mg |
Niacina | 0,8 mg |
Vit A retinolo eq | 610 microg |
Vitamina C | 25 mg |
Licopene | 16 mg |
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Il pomodoro in cosmesi
Le applicazioni del pomodoro in cosmesi sono tantissime. L’industria cosmetica
utilizza la sua polpa come ingrediente base per maschere tonificanti, nutrienti
e rassodanti per la pelle. È ideale anche per combattere i brufoli massaggiando
semplicemente il viso una o due volte al giorno, con una fettina ben lavata. Perfetto
anche per ammorbidire e nutrire le pelli aride se utilizzato sotto forma di succo
mescolato con olio di mandorla e radici e foglie di malva. Il connubio tra pomodoro
e olio d’oliva, si è rivelato invece vincente per placare i rossori della pelle, dovuti all’eccessiva
esposizione al sole. In caso di pelle grassa, occorre invece aggiungere al succo
di pomodoro e all'olio d’oliva anche un pizzico di succo di limone. Anche le mani
possono diventare più belle, adoperando la metà di una bacca come se fosse una
saponetta e lasciandole asciugare all’aria aperta. Infine è da tenere in considerazione
l’uso detergente del pomodoro: per pulire l’ottone macchiato dal verderame, basta
strofinarlo con la polpa di un pomodoro maturo, poi sciacquarlo e lucidarlo con
un panno di lana.
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