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Il mandarino (Citrus reticulata) appartiene alla famiglia delle Rutacee (genere citrus insieme al cedro e al pomelo) ed è un albero da frutto. Dei tre appartenenti
al genere Citrus è l’unico frutto dolce. Il suo arbusto è alto poco più di due
metri e, in alcune particolari varietà, può arrivare anche a quattro. Ha la forma
di una piccola sfera leggermente appiattita sopra e sotto e le sue foglie si presentano
piccole e profumate. La polpa ha il classico colore arancio chiaro ed è costituita
da piccoli e succosi spicchi. Anche la buccia, sottile e profumata, è arancione
ed è molto facile rimuoverla per assaporare il frutto. Il mandarino generalmente
viene consumato fresco ma è anche particolarmente apprezzato sotto forma di frutta
candita o marmellata. Un albero adulto può fornire circa 600 frutti all’anno, considerati molto preziosi
per la salute, specialmente nei mesi autunnali e invernali quando le difese immunitarie
si abbassano e si è quindi più esposti ai “mali di stagione”. I mesi migliori
per acquistarli sono da gennaio a marzo e a dicembre ma occorre dire che in quest’ultimo
mese generalmente raggiungono il massimo della maturazione e quindi del gusto.
Le varietà del mandarino
- Mandarino King (Citrus nobilis - Citrus deliciosa), pianta di origine cinese, alta fino a 4,5 mt con chioma espansa; è stata importata
in Europa all'inizio dell'Ottocento ed è considerata un ibrido tra mandarancio (Citrus reticolata) e l’arancio dolce (Citrus sinesi). I frutti molto succosi, sono di grandezza media e con la buccia sottile.
- Mandarino Cleopatra (Citrus reshni), pianta originaria dell'India con frutti molto simili alle clementine nella
forma. La buccia è di color arancio, poco aderente alla polpa, è ricca di semi
ed ha un sapore molto gradevole. Questa varietà viene anche utilizzata anche come
pianta ornamentale per la lunga persistenza dei frutti.
- Mandarino Satsuma (Citrus unshiu) è una pianta medio piccola, originaria del Giappone ed è stata portata in Italia
verso la fine dell'Ottocento. I suoi frutti sono mediamente grandi con la buccia
sottile e la caratteristica di questa specie è che i semi sono pressoché inesistenti.
I suoi frutti vengono considerati maturi quando ancora la sua buccia non ha raggiunto
la classica colorazione arancione. Inoltre è una pianta che resiste bene al freddo.
- Mandarino tangerine o tangor (Citrus tangerina) appartiene al gruppo dei Tangerini, ed è un frutto di forma rotonda arancione-rosso
più piccolo delle arance e con un gusto molto gradevole. Il nome tangerino deriva
da Tangeri, Marocco, il porto da cui è stato poi portato in Europa.
- Mandarino Cinese o Kumquat, appartenente al genere Fortunella, di origine asiatica, di cui esistono 2 specie:
il Narumi, (Fortunella japonica) che presenta piccoli frutti sferici come dei mini-aranci, e il Nagami (Fortunella margaritha), con piccoli frutti ovali. La particolarità di questo agrume è che si consuma
intero senza sbucciarlo poiché la buccia è aromatica e dolce mentre il succo è
aspro. Il suo sapore viene particolarmente esaltato se conservato sotto spirito.
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Le proprietà del mandarino
Il mandarino ha notevoli proprietà terapeutiche. Del frutto non si butta nulla:
la sua buccia infatti è piena di limonane (principio antiossidante) che ha la caratteristica di ritardare l’invecchiamento
della pelle e sempre dalla buccia si estrae un olio essenziale in grado di calmare
l’ansia e combattere insonnia e ritenzione idrica. Molto ricco di vitamina C,
essenziale per mantenere reattivo e vigile il cervello, il mandarino è anche ricco
di fibre e carotene e possiede anche molte vitamine del gruppo B e vitamina A,
oltre ad una consistente percentuale di ferro, magnesio e acido folico. In considerazione
della notevole quantità di fibre in esso presenti, il mandarino risulta particolarmente
indicato per il benessere dell’intestino e viene indicato nelle diete perché si
presenta come un frutto nutriente e facilmente digestivo. A differenza di altri
agrumi, i semi del mandarino, anche se masticati, non solo non fanno male ma apportano
vitamine. La polpa del mandarino (ricca di vitamina C), è utile per prevenire
il raffreddore e protegge mucose e capillari, la vitamina P, invece, combatte
la ritenzione idrica e favorisce la diuresi; inoltre contiene calcio, potassio
e fibre, indispensabili per le ossa e per l’intestino e regola la pressione arteriosa.
Gli scienziati del National Institute of Fruit Tree Science e anche altri studi
paralleli sostengono che il mandarino avrebbe proprietà antitumorali (sembra che
bere un bicchiere di succo di mandarino al giorno riduce il rischio di sviluppare
il tumore del fegato) e proteggerebbero il cuore. I ricercatori australiani sostengono,
inoltre, che il consumo di arance e mandarini ridurrebbe del 50% le probabilità
di cancro del tratto digestivo e del 20% di ictus.
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Conservazione dei mandarini
I mandarini si conservano a temperatura ambiente per 2 o 3 giorni, ma se si vuole
conservarli più a lungo, vanno riposti in un luogo fresco o nel frigorifero dove
dureranno anche fino a 10 giorni.
Il mandarino in cosmesi
Il mandarino ha sulla pelle un effetto depurativo e drenante ma non solo: l’olio
di mandarino è utile anche per combattere la ritenzione idrica e gli inestetismi
della cellulite. Infatti utilizzando la buccia del mandarino viene creato un olio
con il quale si può effettuare un salutare massaggio sulle gambe che facilita
il riassorbimento dei liquidi e riduce la cellulite. Sono anche note le sue proprietà
emollienti, purificanti e stimolanti particolarmente importanti per il corretto
funzionamento del metabolismo. L’olio di mandarino (biologico al 100%) è quindi
molto efficace per i massaggi corporei; a fine trattamento viene completamente
riassorbito lasciando la pelle vellutata ed idratata.
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