IL LATTE VEGETALE |
A cura di Francesca Soccorsi |
In comune con quello di mucca ha solo il colore: per il resto il latte vegetale ha caratteristiche organolettiche e nutrizionali del tutto differenti.
Di calcio, vitamine (in particolare A e D) e caseina è, infatti, ricco il latte vaccino, ma non quello vegetale, adatto alla dieta di chi presenta problemi di intolleranza
al lattosio e alle proteine del latte di mucca. L’assenza di alcuni importanti nutrienti implica, nel caso
di assunzione esclusiva di latte vegetale, la necessità di introdurli mediante
altri cibi tra cui tofu, legumi, verdure, frutta secca e uova o di optare per
bevande vegetali addizionate. Allergie e intolleranze a parte, le varietà vegetali
sono indicate anche per chi ha problemi di ipercolesterolemia: il contenuto molto
ridotto di grassi saturi non espone a rischi l’apparato cardiovascolare. Il latte di soia e quello di avena, in particolare, si sono dimostrati in grado di ridurre i livelli di colesterolo
“cattivo” (LDL), mentre quello di mandorle, ricco di antiossidanti come la vitamina E, contribuisce ad arginare l’azione dannosa dei radicali liberi rallentando l’invecchiamento
cellulare.
I diversi tipi di latte vegetale (soia, mandorle, riso, avena, cocco) sono reperibili
nei negozi specializzati e nella grande distribuzione, ma andrebbero acquistati
solo quando vi sia la garanzia della provenienza biologica per evitare di introdurre
residui di pesticidi e fitofarmaci o di incorrere in prodotti realizzati con organismi
geneticamente modificati. Inoltre andrebbe verificato che il latte scelto non
contenga aggiunte di grassi e sodio.
Latte di soia
È una bevanda a base di fagioli di soia povera di grassi e priva di colesterolo.
Il suo sapore può risultare sgradevole, tanto che in commercio sono reperibili
versioni aromatizzate. Insieme al latte di mandorle è il più ricco di proteine
ma anche quello con maggiore quantità di grassi (2-3 gr. ogni 100, comunque meno dei 3,6 circa di quello vaccino). Tuttavia
si tratta prevalentemente di grassi polinsaturi, tra cui i preziosi Omega-3 che,
a differenza dei saturi di origine animale, non danneggiano la arterie. Contiene
anche fibre, vitamine A, E, B e minerali: tra questi il ferro è presente in quantità doppie rispetto al latte di mucca. Spesso viene utilizzato
per sostituire le formulazioni per l’infanzia nei bambini allergici o intolleranti.
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Latte di riso
Ricco di zuccheri semplici, fornisce energia prontamente disponibile. Insieme
a quello di avena è la varietà che contiene la maggior quantità di carboidrati (10-12 gr. ogni 100) ed è quindi utile nei casi di intensa attività fisica.
Ridotto è, invece, l’apporto proteico. Tra tutti i tipi di latte vegetale è il
meno grasso; contiene prevalentemente polinsaturi, fibre, vitamina A, B, D, minerali.
Ma le varietà in commercio sono quasi sempre addizionate con oli aggiunti, solitamente
di girasole, per i quali è sempre bene verificare la provenienza.
Latte di avena
Anche il latte di avena è una valida alternativa a quello vaccino soprattutto
per chi ha problemi di arteriosclerosi: questo cereale, infatti, si è rivelato efficace nel ridurre il colesterolo
LDL. È una bevanda poco calorica e con un limitato contenuto di grassi, prevalentemente
polinsaturi, contiene fibre, vitamina E e acido folico. Ricco di zuccheri semplici, fornisce energia prontamente disponibile. Come
per il latte di riso ha una quantità molto ridotta di proteine; quello in commercio
contiene sempre oli aggiunti, solitamente di girasole. Fornisce anche le vitamine
del gruppo B presenti nell’avena, che intervengono nel metabolismo migliorando
l’utilizzo degli zuccheri e stimolano l’appetito.
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Bibliografia
Acerra L., Il mal di latte. Intolleranze, allergie e malattie da latte e latticini, Macro Edizioni
Schleip T., Intolleranza al lattosio, Pisani
Belloni E., Buona tavola, salute e bellezza con la soia, Red Edizioni.
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