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IL BEACH TENNIS |
A cura di Andrea Carlucci |
Il Beach Tennis, o tennis da spiaggia è da anni uno dei passatempi più diffusi da praticare al mare durante i mesi
estivi. Si tratta, in realtà, di un vero e proprio sport, praticato da atleti
professionisti, altamente tecnico, molto impegnativo sul piano atletico e dalle
qualità spettacolari. Divenuta col tempo una disciplina sempre meno dipendente
dal “fratello maggiore”, il tennis, è uno sport in cui la componente mentale e strategica sono molto importanti
insieme all’impegno fisico che la rende altamente allenante.
Per iniziare a praticare il Beach Tennis il luogo ideale è
certamente la spiaggia e l’equipaggiamento richiesto è essenziale: una
racchetta e una pallina, spesso noleggiabili nelle stesse località
balneari che sono dotate di impianti ad hoc. Dei quali si
stanno dotando, nel tempo, anche numerose palestre al chiuso.
Storia
Il Beach Tennis ha origine sulle spiagge italiane della Romagna negli anni ’70;
l’idea fu di quei bagnanti che intuirono la possibilità di giocare “a racchettoni”
sui campi predisposti per il beach volley, passando da una modalità ludica ad una più competitiva e regolamentare. Grazie
a Giandomenico Bellettini, poi Presidente della Federazione Internazionale Beach
Tennis (FIBT), venne creata nel tempo una strutturazione della disciplina, passata
da gioco da spiaggia a sport a tutti gli effetti con un proprio regolamento di
gioco, con l’organizzazione e la pianificazione di manifestazioni ufficiali, gare
nazionali e internazionali, corsi di formazione per istruttori, arbitri e giudici.
Sempre per merito del Dott. Bellettieri si diede impulso ad una forma di gioco
da palestra, chiamata “Gym tennis” che ne consentì una più larga diffusione. L'obiettivo
della Federazione è di riuscire a fare del Beach Tennis una disciplina olimpica.
Il gioco
Come avviene in tutti gli sport di racchetta, lo scopo del gioco è colpire la
palla e rimandarla nella metà campo avversaria oltrepassando la rete posta ad
1,70 m di altezza, per segnare più punti possibili.
Si giocano incontri di singolo o di doppio. Rispetto al tennis, in cui il singolo
è molto più diffuso e praticato, le competizioni di Beach Tennis vengono praticate
perlopiù in doppio. In questo caso il servizio si effettua nella stessa modalità
del
singolo con la palla che deve essere indirizzata nel campo avversario; nel doppio
ci si alterna in battuta in maniera tale che uno batte al primo gioco e il compagno
batterà al terzo. Questo ordine deve essere mantenuto per tutta la durata del
set. La traiettoria del servizio non ha vincoli particolari (ove nel tennis bisogna
rispettare una “diagonale di servizio”), qui chi batte può indirizzare la palla
ad entrambi gli avversari. Dall’altra parte chi riceve non deve rispettare alcun
ordine ma può rispondere chiunque si trovi nella migliore condizione per farlo.
Ogni coppia può intervenire con un colpo per parte ma senza per forza rispettare
regole di alternanza (come avviene invece nel tennis tavolo). Sul servizio si commette “fallo di piede” ogni volta che il giocatore che
è al servizio tocca con uno o entrambi i piedi la riga di fondo.
In base all’importanza e al tipo di torneo si possono effettuare set con 6-7
giochi (games) con tie-break o un unico set al meglio di 9 giochi. Se si decide
di svolgere set a 6 giochi si dovrà procedere al tie-break oppure si prosegue
fino a che uno dei due giocatori non vince con lo scarto di 2 giochi. La modalità
di assegnazione dei punti è del tutto simile al tennis: il primo punto guadagnato
si chiama “15”, il secondo “30” e il terzo “40” dopodiché si conquista il primo
gioco (game). Sull’eventuale 40 pari, inizialmente si otteneva il game con due
punti di scarto; si è poi stabilito, per regolamento, che il primo punto dopo
il 40 pari sancisce il vincitore del game. In tutti i casi nei quali si arriva
al 6 pari (cioè 6 game pari) viene utilizzata la formula del tie-break attraverso
una progressione che prevede alternanza in battuta e un punteggio numerico dal
1 al 7 .
Attrezzatura
• Palla: è di gomma e rivestita con lana o altre sostanze artificiali simili;
deve essere priva di cuciture. È la stessa del tennis ma deve essere omologata
• Racchetta: il telaio e soprattutto il peso costituiscono la base della racchetta;
l’impugnatura deve essere personalizzata secondo la misura della mano. In generale
quando s'impugna una racchetta, le dita dovrebbero avvolgersi attorno al manico
naturalmente. I bambini normalmente giocano con manici di misura 1-3; le donne
3-5; gli uomini 5-8. Per i principianti è consigliabile un telaio di legno, poiché
con questo tipo si controlla meglio la palla. Le misure prevedono un massimo di
55 centimetri di lunghezza e 30 centimetri di larghezza.
• Pantaloncini e gonnelline: devono essere comodi, consentire la massima libertà
di movimento, essere di tessuto traspirante.
• Accessori: tra gli accessori più utili e utilizzati vi sono cappellini, fasce
per capelli, “frontini”, visiere, polsini.
Il campo
Il beach tennis può essere giocato su qualsiasi tipo di fondo: sabbia, erba,
asfalto, terra, legno, materiale sintetico; le diverse specialità (beach tennis,
gym tennis) prevedono misure identiche: lunghezza 16 metri, larghezza 8 metri
per gli incontri di doppio che poi sono le stesse misure del campo di beach volley.
Per il singolo la lunghezza è 16 metri ma la larghezza è di 4,5 m.
Aspetti regolamentari
Si perde il punto se
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