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IL MALL WALKING |
A cura di Andrea Carlucci |
Pantaloncini, scarpe da jogging, iPod e poi tutti di corsa o camminando veloci
nei centri commerciali. Non per fare la spesa ma per allenarsi camminando a passo
spedito attraverso le scalinate, le corsie e le gallerie degli iper-mercati (mall, appunto).
Questa è la nuova tendenza del Fitness che si pone tra le attività cult dell’estate
2008; il Mall Walking viene considerato a tutti gli effetti una “disciplina sportiva” nata negli Stati
Uniti oltre dieci anni fa e da pochi anni approdata anche in Europa e soprattutto
in Inghilterra.
Si tratta di un’attività molto semplice che consiste nel camminare veloci e non
necessita di particolari attrezzature; niente abbonamenti, niente vincoli con
le palestre e niente ‘attrezzi infernali’, solo il vantaggio di un’attività in
ambiente sicuro e climatizzato. Infatti, all’interno dei centri commerciali, che
ormai aprono le porte molto presto ai “camminatori”, ci si muove in libertà e
senza rischi, durante l’inverno ci si può riparare e d’estate si può sfruttare
la frescura del condizionamento dell’aria.
Va osservato, però, l’assoluto divieto di acquistare durante le camminate poiché,
questo, viene considerato un elemento di disturbo allo svolgimento di un proficuo
allenamento. Nessuno vieta, però, ai walkers, di guardare le vetrine e di osservare le promozioni e le offerte in corso per
poi tornarci in un altro momento, una volta terminata la seduta sportiva.
Sono proprio i gestori ad aver intuito la grande potenzialità di tale fenomeno,
tanto da garantire ai walkers orari di apertura molto elastici e libertà di circolazione all’interno degli
spazi dei grandi magazzini in momenti in cui non c’è molto affollamento.
Questa nuova tendenza, inoltre, va a coincidere perfettamente con la filosofia
ispiratrice degli architetti americani dei grandi centri commerciali degli anni
’50, i quali immaginavano davvero il mall come un nuovo spazio pubblico per la comunità suburbana; all’inizio i mall, infatti, comprendevano sale riunione, anfiteatri, panchine, proprio per ricreare
piccoli centri urbani a scopo ricreativo, culturale e di aggregazione.
Tra le persone più assidue e accanite in questo esercizio sono le donne oltre
i 40 anni che riescono a dedicare senza problemi, all’interno delle loro attività
quotidiane, almeno 30-40 minuti di cammino nel centro commerciale, magari anche
alla ricerca di qualche offerta commerciale.
Con una seduta di mezz’ora di Mall Walking si consumano circa 200 calorie e intanto si sta già pensando ad un particolare
carrello in materiale hi-tech, studiato appositamente, vero e proprio attrezzo
ginnico, in cui sarà possibile agire impostando una resistenza maggiore o minore
a seconda dello sforzo che si vuole produrre. Ad esempio, su una scala da 1 a
10, camminando a passo spedito per 40 minuti, impostando il livello 7, si potrebbe
riuscire a bruciare 280 calorie circa, unendo così l’utile e il dilettevole: fare
la spesa e buttare giù un po’ di grassi.
Questo allenamento di tipo aerobico dona notevoli benefici all’organismo: induce
un miglioramento delle capacità di utilizzare il metabolismo aerobico e quindi
contribuisce alla diminuzione del tessuto adiposo e in termini fisiologici consente
di aumentare il letto capillare e quindi permette una diminuzione delle resistenze
periferiche.
Sia la marcia che la corsa prevedono ad ogni passo lo spostamento verso l’alto
del centro di massa corporeo, con conseguente lavoro antigravitario.
Inoltre la quota di lavoro antigravitario può essere aumentata eseguendo l’esercizio
in salita, ad esempio sulle rampe o le scalinate del centro commerciale. Essendo
il lavoro antigravitario la caratteristica biomeccanica principale e comune alla
marcia e alla corsa, ne deriva che il dispendio energetico in queste due forme
di locomozione dipenderà anche dal peso corporeo. Esiste una velocità ottimale,
o meglio un ambito di velocità comprese tra 4 e 5.5 km/h, in corrispondenza della
quale il costo energetico è minimo e corrisponde a 100 mlO2 /kg/km (cioè 0,5 kcal/kg/km).
A velocità leggermente superiori o inferiori il costo energetico aumenta proporzionalmente.
Questo fatto, caratteristico della marcia, dipende dallo “scambio” tra l’energia
potenziale e l’energia cinetica che avviene ad ogni passo e che consente il massimo
recupero di energia a velocità intermedie.
In Italia sono ancora pochi i praticanti del Mall Walking e la sua diffusione non è tale da assumere proporzioni importanti e visibilità.
Tuttavia, già attorno ad alcune delle città italiane a maggiore densità urbana
può accadere di incontrare alcuni walkers; certo, può capitare, magari, di sorridere osservandoli bene, paonazzi e sudati,
impegnati a sgambettare ma senza alcun timore degli sguardi indiscreti di chi
è lì per lo shopping.
Si stanno formando anche delle associazioni e dei blog di mall-walkers con lo scopo di aggregare il maggior numero di sportivi e scambiarsi informazioni
sui migliori centri commerciali in quanto ad orari di apertura, spazi, tipologie
di percorsi, grado di affollamento.
Missione: quasi impossibile. Eppure Simone Moro, che ha condotto spedizioni in zone impervie e remote della Terra e detiene il record di ascensioni nella stagione invernale su quattro delle vette oltre gli ottomila metri, è riuscito a stupire ancora con la sua ultima impresa in Siberia. A...
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