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IL MOVIMENTO RIGENERATORE, LA SCUOLA DELLA RESPIRAZIONE |
A cura di Andrea Carlucci |
Ciò che fa scaturire il Movimento è normalmente un bisogno, una necessità del
nostro organismo che spesso rimane soffocato e “bloccato” a causa dell’accumulo
di situazioni stressanti insite nell’attività lavorativa e delle abitudini acquisite
che possono imprimere all’organismo dei segni che alla lunga rischiano di snaturare
l’armonia e il funzionamento di tutto il corpo.
In questo senso si può affermare che questa pratica non si “esegue”, come una
normale tecnica appresa, ma “scatta”, si manifesta, quindi, spontaneamente, in
risposta al bisogno dell’organismo e data la sua individualità non può esserci
un movimento uniforme applicabile a tutti.
I movimenti e gli esercizi che qui si praticano non sono quelli abituali, controllati,
intellettualizzati o ricercati ma si tratta di azioni che superano l’ambito volontario
e donano calma e serenità al sistema cosciente.
Il campo di applicazione di questa pratica non risiede nella conoscenza ma nel
sentire.
Risulta molto difficile descrivere il Movimento Rigeneratore nel quadro delle
idee occidentali quali: la ginnastica, il rilassamento, la terapia etc. Il movimento
deve essere praticato senza uno scopo. Quando, invece, lo si pratica con una intenzione, classificandolo in una delle
categoria come quelle sopra citate, si pone un limite e ci si allontana da un
approccio coerente.
Attraverso una pratica corretta, cioè senza esasperare intenzionalmente le manifestazioni,
è possibile normalizzare il funzionamento dell’organismo e fare in modo che, il
Movimento, non differisca dalle risposte naturali dell’organismo tese a ristabilire
l’omeostasi e ricondurre il corpo alla sua saggezza innata.
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Lo scopo del Movimento è il “Ki” che si esplica attraverso la Respirazione che non è quella polmonare e va anche
oltre il quadro della respirazione addominale. Il concetto orientale di KI è di
difficile definizione. In Giappone, tale termine è usato quotidianamente a partire
dall'instaurarsi della cultura cinese. Il KI esprime il concetto delle energie fondamentali dell'universo, di cui fanno parte la natura e le funzioni della mente umana. Nell'antica Cina,
poiché era visto come la forza che originava tutte le funzioni fisiche e psicologiche, il concetto di KI venne
ampiamente utilizzato nella medicina tradizionale cinese, nelle arti marziali
ed in molti altri aspetti della vita.
Praticando il Movimento Rigeneratore, si può avvertire che la respirazione supera
a poco a poco la barriera del plesso solare e penetra più in basso, attraverso
percorsi molto complessi. Il ventre non è solo un contenitore di diversi organi
digestivi ma diviene la sorgente e il deposito della forza vitale (“Ki”). Il ventre è considerato, infatti, il simbolo e l’espressione dell’attività
vitale dell’uomo.
Le persone nervose hanno un ventre duro; i collerici hanno il plesso solare duro.
L’ansia indurisce lo stomaco e il cibo fa fatica a passare. Quando si ha una buona
salute, la respirazione penetra nel basso ventre e ciò permette una scioltezza
elastica dello stesso.
Quando si è deboli la respirazione si ferma al plesso solare. Se la debolezza
continua si respira all’altezza del petto, poi delle spalle. Alla fine si respira
solamente attraverso il naso e a questo punto la debolezza è giunta al punto più
estremo.
E così lo stato del ventre mostra a quale profondità del ventre penetra la respirazione
e simbolizza la salute dell’individuo.
Il Movimento Rigeneratore si occupa, quindi, di normalizzare il terreno o meglio
di approfondire la respirazione.
Le origini
Ci sono due espressioni di Movimento Rigeneratore: una che appartiene a tutte
le persone e che si manifesta attraverso reazioni naturali dell’organismo, ad
esempio, sbadigliare, starnutire, agitarsi durante il sonno; l’altra è una forma
espressiva sviluppatasi in Giappone circa mezzo secolo fa grazie al suo ideatore,
il Maestro Haruchica Noguchi, che la usava come modo per potenziare le proprie
qualità interiori, e per liberarsi dallo stress fisico e mentale. Egli sviluppò
le sue qualità innate applicandosi nello studio e nella pratica dell’arte della
guarigione. Ha fondato la Scuola “Setai” di riaggiustamento posturale ed energetico
e in Giappone le sue scuole sono consigliate e sostenute dal Ministero della Sanità.
Successivamente fu grazie al Maestro Itsuo Tsuda che il Movimento Rigeneratore
venne diffuso in tutta Europa. Egli nacque in Giappone nel 1914, effettuò gli
studi in Francia con Marcel Granet e Marcell Mauss. Nel 1970 giunse in Europa
per diffondere il movimento rigeneratore e le proprie idee sul “Ki”. Nel 1973
pubblicò la sua prima opera, “Il Non-fare”, con il sottotitolo: “Scuola della
Respirazione” a cui fecero seguito diverse opere sull’argomento. Morì a Parigi
nel 1984. Oggi in Europa, nei dojo della "Scuola Itsuo Tsuda" o “Scuole della Respirazione”, continuano a vivere la filosofia pratica e l'insegnamento che egli trasmise
attraverso le sue opere e il suo impegno.
La pratica del Movimento Rigeneratore trae origine dalle pratiche di “Lunga Vita”
Taoiste, dette anche “Pratiche del Cielo Anteriore” o “Metamorfiche” o “Prenatali”
sviluppate in Cina migliaia di anni fa con il nome di pratiche Qi Qong. Attualmente
in Giappone il Movimento Rigeneratore è chiamato “Katsugen Undo” che può essere
tradotto come pratica del ritorno alle origini o esercizi della genesi. In Cina
è conosciuto con il nome “Qi Fa Qong” che significa “energia che muove il corpo”.
La pratica
Gli esercizi si svolgono in silenzio, da soli o in gruppo. Durante gli incontri
si chiede ai partecipanti di “visualizzare”, come se ciò fosse possibile, e dopo
un certo periodo di tempo (più o meno lungo, a seconda delle necessità) si cominciano
effettivamente ad avvertire sensazioni nuove come ad esempio formicolio, aumento
della frequenza cardiaca, calore ed in generale una ritrovata sensibilità. Affinché
il movimento avvenga, è richiesta una situazione di “vuoto” e di osservazione
dei movimenti del proprio corpo libera da suggestioni e condizionamenti immaginari.
Da questo punto di vista, ha molto in comune con il sonno. A seconda della qualità
del movimento, pochi secondi o pochi minuti possono avere un effetto maggiore
di molte ore. In quanto alla "qualità" essa è strettamente legata a quanto si
riesce a “svuotare” la testa. Più la testa è libera, minori fissazioni ci sono
sui pensieri, migliore è la qualità del Movimento.
Un esempio: “Respirazione attraverso le mani”
Si congiungono le mani davanti al viso e s’inspira attraverso la punta delle
dita, si espira poi sempre attraverso la punta delle dita e il palmo di ciascuna
mano. Questa respirazione non è che visualizzata, cioè rappresentata mentalmente.
Non si tratta d’inspirare ed espirare fragorosamente con la bocca, si deve respirare
in modo normale. A mano a mano che la concentrazione s’intensifica, la respirazione
diviene calma e profonda.
Congiungere le mani è un modo per facilitare la concentrazione. Dopo qualche
tempo si constaterà che le mani sono realmente cambiate.
Nel Movimento Rigeneratore ogni praticante può adottare un proprio ritmo, riconoscendo
e rispettando i limiti personali ed evitando gli eccessi. Gli esercizi svolti,
permettono di sentire come, attraverso il movimento, il corpo riacquisti la sua
naturale armonia e salute.
Per questo Movimento non esistono limiti di età ed è adatto a tutte le persone
che desiderano ottenere o aumentare il proprio stato di benessere psico-fisico.
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