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PLAY GROUND |
A cura del Prof. Mario Testi
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È il gioco del campetto (il termine italiano di play ground), nel cortile, nel parco, alla parrocchia, ovunque. Tutti possono parteciparvi,
si può giocare ad uno o a due canestri, in pratica a metà campo (è questa la versione
più tipica) o a tutto campo.Ogni campetto ha le sue regole di gioco e spesso anche
stili d'organizzazione e anche di gioco, come ad esempio fasce orarie (spontanee)
d'uso per le diverse età.Ricordo quanto fosse un momento atteso (spesso anche
a lungo), emozionante e bellissimo "essere chiamati" a rimanere per il turno dei
più grandi: significava che eri apprezzato! Era la conquista che dichiarava che
un bambino stava diventando ragazzo, che il principiante aveva compiuto sensibili
progressi, la conquista per la quale si era disponibili a far tardi e rischiare
il rimprovero dei genitori. Ricordo però che era un rimprovero che immediatamente
rientrava; anche i genitori capivano e come sul campetto erano disponibili a premiarti. Un
tempo era il luogo più frequentato dai bambini e dai ragazzi, una vera scuola
d'abilità e destrezza, dove l'insegnamento era impartito dall'esempio dei più
esperti e c'era la voglia, "la fame", di rimanere in campo il più a lungo possibile;
perché la squadra che vince era sfidata da una nuova e chi perdeva doveva lasciare
il posto.
Oggi invece è luogo di svago sempre più per i soli adulti, si è persa la "scuola"
spontanea.Per molti appassionati il play ground rappresenta il massimo dell'intensità e del piacere di giocare. Per molti tecnici
è ancora considerato il luogo in cui sono vissute le migliori esperienze. In special
modo è il luogo dove si traducono le tecniche apprese nelle più svariate situazioni.
I giochi più belli da fare quando si è da soli
Capita di essere al campetto da soli, in un certo giorno e per un certo periodo
di tempo.
Si può giocare lo stesso? Se se ne ha voglia, sì.Certo non una partita … ma si
possono eseguire giochi (con il pallone) assai piacevoli. Naturalmente solo palleggiando
o tirando. Vediamoli.
Il palleggio
Centra entrambi i cerchi
Sai cos'è il "piede perno"?Sai cos'è la partenza in palleggio? (diretta o corrispondente:
piede e mano corrispondenti)E la partenza incrociata? (mano e piede controlaterali)La
partenza incrociata con perno piede destro, primo passo con il sinistro e palleggio
mano destra, è la più immediata e facile (per i destrimani);
Attraverso questi giochi puoi apprezzare:
1. |
La presa e la sensibilità sul pallone; |
2. |
Il concetto di mano forte (lateralità); |
3. |
La modulazione delle spinte; |
4. |
I cambi di mano, la direzione, il senso e la velocità; |
5. |
Le partenze e gli arresti in palleggio. |
Tutti possono imparare da soli e diventare anche molto abili nel trattare la palla, semplicemente realizzando le proposte suggerite in rapida successione. Bisogna però sottolineare che il palleggio facilita il gioco ma non è indispensabile per avanzare sul campo; usiamolo soltanto per superare ostacoli.
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averso questi giochi puoi apprezzare:
1 | La distensione delle braccia |
2 | Lo spin |
3 | La presa delle dita sul pallone |
4 | La mira e il punto di mira |
5 | Il piegamento sulle ginocchia e la spinta delle gambe |
6 | L'equilibrio posturale e quello dinamico |
7 | la percezione delle traiettorie e degli appoggi |
8 | Il ritmo e la forza |
9 | La dissociazione arti-tronco |
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Il tiro è un gesto tecnico molto soggettivo e raramente si riscontrano stili di tiro molto simili. E' quindi difficile realizzare il tiro che si vede da un altro, benché sia molto opportuno ispirarsi a un buon tiratore come esempio visivo e realizzare un percorso didattico del tipo suggerito, che si richiama a quest'idea di difficoltà.
Il palleggio | |
1° livello |
"trattare la palla "
|
2° livello |
"situazioni "
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3° livello |
"dribbling"
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Il tiro | |
1° livello |
Studio della presa, delle spinte, delle traiettorie e del punto di mira |
2° livello |
Velocità di esecuzione, frequenza, incidenza della fatica (fattori "inquinanti" il gesto tecnico) |
3° livello |
Tiri "disturbati" e tiri "sotto pressione" (situazioni di gara) |
I giochi più belli da fare con altri
Giocare uno contro uno Appena qualcuno ti raggiunge, puoi giocare con lui seguendo le stesse proposte o giocare uno contro uno . L'uno contro uno rappresenta l'anima del basket: è bello da giocare e si presta a mille accorgimenti per imparare meglio.Innanzi tutto: cosa differenzia gli uno contro uno dei "piccoli", degli "esterni" e dei "lunghi"?
In difesa
In attacco
Uno contro uno: mille soluzioni
Opzioni
Da apprezzare
Giocare due contro due... ...in un quarto di campo:
Opzioni:
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1c1 (pivot )
|
Apprezzare:
...in metà campo
Opzioni
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Da apprezzare
Tirare
Palleggiare
Passare
Ricevere
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