VALUTAZIONE DELLA FORZA |
A cura del Prof. Mario Testi
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In ambito sportivo, la valutazione della forza è indispensabile al fine di poter eseguire una corretta programmazione dell'allenamento. Poter stabilire " su misura " il più appropriato carico di lavoro, per ciascun atleta, è condizione indispensabile per un utile e proficuo lavoro di condizionamento muscolare.
Secondo l'indirizzo che avrà l'allenamento si prenderanno in considerazione i parametri più opportuni, ad esempio: per la corsa veloce (100 m) il tempo di percorrenza della distanza, per le gare di resistenza il VO2max, per il lavoro con il sovraccarico il massimo carico sollevabile almeno una volta, definito massimale .
Il massimale è un preciso riferimento della quantità di forza esprimibile da un determinato gruppo muscolare.
Tra i principali metodi di valutazione per la determinazione del carico massimale distinguiamo:
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Tabella A | |
num. ripetiz. | % Pmax |
1 | 100 |
2-3 | 90 |
4-7 | 80 |
8-12 | 70 |
13-18 | 60 |
19-25 | 50 |
1MR = P x 100 / % Pmax
Tale metodo richiede di un tempo di recupero considerevolmente lungo per l'indagine tra i vari gruppi muscolari, poiché, ogni prova porta all'esaurimento energetico del gruppo muscolare esaminato.
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Impostato il primo carico P1 (o carico di inizializzazione) e determinata l'accelerazione con la quale il carico è vinto, si può calcolare la relativa forza F1 espressa nel sollevamento. |
F1 è posto come secondo carico da sollevare P2 , perché F1 è una potenzialità già espressa dalla muscolatura. Da P2, con lo stesso sistema, si ricava F2 , che è impostato come P3. |
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Da P3 si ottiene F3 e quindi P4 . Da P4 si calcola F4 che è utilizzato come P5 dal quale si determina F5. |
Ponendo su un piano cartesiano ogni coppia di valori P-F ricavati (P1-F1, P2-F2, P3-F3, P4-F4, P5-F5), si nota che i punti corrispondenti si allineano in modo molto marcato lungo la retta interpolante che, prolungata fino all'intersezione con la bisettrice, determina una condizione per la quale la forza espressa è uguale al massimo carico sollevabile, che è definita Forza Massima Teorica (FMAXT).
FMAXT è il primo sistema computerizzato per la determinazione della forza. Collegando le cellule fotoelettriche a un personal computer, si è potuto compiere
il calcolo della Forza Massima Teorica in maniera "quasi istantanea" e senza alcuna
manipolazione manuale dei risultati. Il primo sistema computerizzato risale al
1986 ed utilizzava come elaboratore un home computer Commodore VIC-20 (Fig.5).In
seguito, con l'avvento dei personal computer, si è potuto sviluppare un sistema
per il riconoscimento dei segnali provenienti da un encoder, con il controllo
del cambio di direzione e quindi dello spazio reale percorso ad ogni sollevamento.
Test FMAXT_Integrato Utilizzando il sistema computerizzato si è potuto integrare ogni singola prova del test Forza Massima Teorica con una doppia spinta, la prima con partenza da fermo ed una seconda, eseguita senza interruzione dell'azione, con contro-movimento.Ciò ha permesso di studiare il rapporto tra l'andamento della forza espressa dalla sola componente contrattile muscolare (movimento da fermo) e da quella immagazzinata durante la fase eccentrica (fase di ritorno) e restituita nella seconda spinta.Calcolando per ogni singola spinta la relativa retta interpolante (spinta da fermo - retta verde- fig. 6- e spinta con contromovimento - retta rossa- fig. 6), si è visto che ambedue le rette intersecavano la bisettrice nello stesso punto Forza Massima Teorica.Nel valore Forza Massima Teorica quindi coincidono:
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