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LA GINNASTICA SVEDESE |
A cura di Rocco Di Simone |
La Ginnastica Svedese o metodo di allenamento Ling, dal nome del suo inventore Pehr Henrik Ling, è una pratica nata agli inizi
del 1800 ed è essenzialmente un tipo di allenamento misto che fonde tra loro tecniche
di ginnastica fisioterapica con esercizi di allenamento tradizionale. Oggi, sopratutto
in Francia, è molto popolare una sua variante che prevede allenamenti di gruppo
a tempo di musica. Quella di Ling, invece, all’epoca, essa rappresentò un’innovazione
nel campo del benessere fisico: per la prima volta dai tempi dei Greci, la ginnastica
veniva vista non solo come esercizio fisico per tenere in attività il sistema
muscolo scheletrico ma come una concreta possibilità di curare patologie e disturbi
che fino a quel momento venivano trattate esclusivamente con terapie mediche.
Dal metodo del maestro svedese ha quindi origine la ginnastica moderna.
Il metodo sviluppato da Ling nel corso degli anni, si divide in quattro diversi
rami, ognuno dei quali con tipologie ed obiettivi diversi:
• Pedagogico o Educativo
• Medico
• Militare
• Estetico
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Il metodo proposto da Ling fu ritenuto così importante e valido dal governo svedese da avere ispirato l’istituzione di un Istituto Reale di Ginnastica Centrale a Stoccolma. ove si formavano gli istruttori che avrebbero dovuto insegnare e divulgare il metodo di Ling in giro per il mondo. Con la direzione dell’istituto affidata allo stesso Ling, il metodo di ginnastica svedese iniziò così la sua capillare diffusione, mantenendo il suo obiettivo di curare malattie e disturbi di diversa natura.
Il Metodo Pedagogico
Ha l’obiettivo di formare soprattutto i giovani, offrendo loro direttive sull’attività
fisica e su un corretto stile di vita. Esercizi di torsione, flessione e allungamento
sono alla base del metodo il cui obiettivo è quello di formare una muscolatura
sciolta ma tonica con particolare attenzione all’allungamento vertebrale, trattandosi
perlopiù di soggetti adolescenti. L’impiego di attrezzi come la spalliera e il
quadro svedese risultano fondamentali per svolgere una gamma di esercizi molto
ampia e soprattutto efficace sotto il profilo biomeccanico. La spalliera viene
utilizzata soprattutto per il lavoro di allungamento mentre il quadro svedese
viene usato nel lavoro di sviluppo muscolare, di propriocezione ed equilibrio. Gli esercizi di allungamento muscolare vengono svolti in prevalenza
alla fine della seduta allenante per dare modo alla muscolatura di decontrarsi
ed allungarsi. Il tipo di lavoro svolto deve essere di qualità, con particolare
attenzione alle posizioni e all’esecuzione degli esercizi. Gli esercizi di allungamento
alla spalliera, coinvolgono di solito più fasci muscolari, sono cioè movimenti
multi-articolari. Ogni esercizio deve essere svolto con la massima cura e attenzione.
Le posizioni di stretching vanno tenute per circa 20-40 secondi in maniera così suddivisa: i primi 5-10
secondi devono essere di tensione graduale, sino a raggiungere gradualmente la
tensione muscolare di crescita ma non di dolore. I successivi 10, 20 secondi rappresentano
il corpo del movimento e la tensione di crescita deve essere mantenuta in maniera
costante senza strappi (se si avverte dolore bisogna allentare la tensione). Gli
ultimi 5 secondi sono necessari per allentare gradualmente la tensione e tornare
dolcemente alla posizione di partenza. Gli esercizi più facili possono essere
mantenuti anche 40 secondi, le posizioni più scomode o impegnative anche 20. Al
quadro svedese è possibile allenarsi anche in due nello stesso tempo.
![]() Spalliera |
![]() Quadro Svedese |
Il Metodo Medico
Si tratta di un insieme di esercizi e protocolli di lavoro che hanno come obiettivo
quello di correggere e mitigare alcune patologie che vanno dalla semplice scoliosi ad una più complessa spondilolisi. Il lavoro di solito viene svolto nella modalità
uno ad uno, per cui il controllo delle posizioni, degli esercizi e delle ripetizioni
può essere effettuato con quella minuziosità necessaria per correggere patologie
importanti. Nelle sedute, ci si avvale sia di esercizi di potenziamento muscolare
che di posizioni di allungamento. Il lavoro muscolare viene svolto per ripristinare
la giusta postura spesso stravolta dalle cattive abitudini o patologie congenite.
Con questo tipo di ginnastica possono essere corretti soprattutto i paramorfismi
del rachide, mentre la correzione dei dimorfismi risulta più complessa. Il dismorfismo è, infatti, una alterazione della forma della colonna e dell’atteggiamento del
corpo con modificazioni ossee strutturali e non subisce mutazioni di rilievo anche
se si cambia la posizione. Il paramorfismo è invece una alterazione della forma della colonna e dell’atteggiamento del
corpo ma in modo non irreversibile. Un atteggiamento paramorfico cifotico può
essere infatti corretto attraverso il potenziamento dei muscoli che hanno la funzione
di riportare l’articolazione scapolo-omerale (spalla) in extrarotazione, ovvero
nella sua sede naturale.
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Il Metodo Estetico
La finalità di questo metodo è quella di migliorare le caratteristiche estetiche
attraverso il lavoro fisico e dunque ogni esercizio svolto ha una funzione prevalentemente
estetica e non funzionale. Naturalmente il lavoro globale deve comunque tener
conto, anche se in maniera minore, della componente funzionale al fine di non
arrecare danni alla struttura fisica. Gli esercizi maggiormente utilizzati in
questo caso saranno quelli atti a migliorare le zone del corpo maggiormente in
vista o che creano una struttura fisica gradevole: zona addominale, zona dei glutei,
petto e spalle, sia nei soggetti maschili che femminili.
A partire dalla Ginnastica Svedese classica e universalmente riconosciuta, sono nate delle varianti legate ai gusti e alle esigenze moderne. In Francia, in particolare, è diventata estremamente popolare una cosiddetta Ginnastica Svedese le cui lezioni vengono svolte in gruppo con un sottofondo musicale ove i movimenti, seppure non strettamente coreografici, sono legati alla musica rendendo più coinvolgente l'allenamento. In questo tipo di Ginnastica Svedese gli allievi si dispongono in cerchio, al centro del quale si posiziona l’insegnante. Si parte quindi con movimenti semplici finalizzati a riscaldare tutti i muscoli e a sciogliere le articolazioni. Successivamente, si eseguono una serie di esercizi di rafforzamento muscolare che hanno come obiettivo quello di migliorare la forza. Questi esercizi vengono alternati con sequenze più dinamiche per un lavoro cardiovascolare e di equilibrio. Durante la lezione, vengono proposti anche esercizi in coppia che rendono più divertente e coinvolgente la lezione. Alla fine della seduta, che dura solitamente 60 minuti, vengono svolti esercizi di defaticamento, rilassamento muscolare e stretching, atti a riportare il corpo e i sistemi metabolici nelle condizioni di riposo con la massima gradualità. Al fine di rendere le lezioni sempre nuove ed interessanti, gli esercizi vengono cambiati e alternati con una certa frequenza, ciò che rende la ginnastica gradevole anche a coloro che non amano molto lo sport, e possono così ugualmente praticare attività fisica e ritrovare benessere e tonicità.
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