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REAXING |
A cura di Rocco Di Simone |
Reaxing è un metodo di allenamento che utilizza le capacità del corpo di reagire agli stimoli improvvisi e imprevisti.
La maggior parte dei sistemi di allenamento prevede esercizi predefiniti e schemi codificati che allenano i muscoli e rinforzano le articolazioni ma non abituano il corpo ad adattarsi e a reagire a sforzi diversi da quelli convenzionali. Sollevare un kettlebell da 12 kg non è la stessa cosa che sollevare in aria un bambino dello stesso peso! Le due azioni hanno in comune il peso ma un kettlebell è statico, il peso è ben concentrato e la presa è stabile; un bambino, invece, si muove, il peso risulta distribuito in modo disomogeneo e la presa non è agevole. Quindi, per sollevare un bambino, il corpo deve attivare una serie di muscoli superiori e soprattutto allestire un sistema di equilibrio e propriocezione diverso e molto più complesso rispetto al sollevamento di un peso da palestra.
Reaxing migliora la reattività neuro-muscolare, stimolando in maniera forte le capacità propriocettive, cioè il modo in cui il corpo riesce a rapportarsi e a interagire con l’ambiente circostante. È un metodo di allenamento e una linea di attrezzi fitness che sfrutta la tecnologia “Sudden Dynamic Impulse” (Impulso Dinamico Improvviso), in grado di allenare i sensi per migliorare la performance fisica. Quando succede qualcosa di improvviso nell’ambiente che ci circonda, i sensi (vista, tatto) ricevono le informazioni al riguardo e le traducono in impulsi per il sistema nervoso centrale che genera reazioni biomeccaniche, biochimiche e biofisiche. Gli impulsi bioelettrici prodotti si traducono in comandi per il corpo che lo fanno muovere, correre, sollevare, dosando la forza, scegliendo il tipo di sistema metabolico da attivare, tutto per superare l’ostacolo o l’imprevisto che si presenta. È in quest’ottica che Reaxing migliora le caratteristiche psico-fisiche.
Reaxing sfrutta due tipologie fondamentali di impulsi esterni: le stimolazioni luminose, sonore e sensoriali che generano risposte volontarie e condizionate e le interferenze esterne che danno vita a risposte motorie riflesse e involontarie. Le stimolazioni provengono, ad esempio, da Reax Lights, una serie di tasselli luminosi che possono essere messi a terra, sulle pareti o anche addosso ai praticanti e che si illuminano in maniera randomica invitando il praticante a muoversi conseguentemente per sviluppare le caratteristiche fisiche necessarie a superare l’imprevisto. Le interferenze sono invece rappresentate, ad esempio, da Reax Board, un pavimento ‘intelligente’ sopra il quale è possibile svolgere qualsiasi tipo di esercizio ma che all’improvviso si muove alzandosi, abbassandosi anche lateralmente al fine di destabilizzare e costringere, in tal modo, a potenziare le doti di equilibrio e propriocezione. Eseguire un affondo o un piegamento sulle braccia sulla Reax Board è dunque molto più impegnativo che eseguirlo su un pavimento stabile, fino a 10 volte di più.
La Reax Board può essere controllata direttamente dall’istruttore tramite un tablet e una applicazione ad hoc.
Un altro attrezzo per l’allenamento funzionale è il Reax Chain, una catena di anelli flessibili, snodati e morbidi che può essere usata in svariati modi, come kettlebell, come manubrio, come bilanciere o come bulgarian bag. È uno degli attrezzi più versatili della linea, è leggero, compatto ed economico e consente di allenarsi in molti modi stimolando caratteristiche anche diverse come forza, equilibrio e resistenza. La Reax Chain può essere impugnata, lanciata come un kettlebell, stretta, piegata.
Il Reax Lift è un bilanciere che permette un allenamento di forza ma sempre dinamico. I pesi possono essere sospesi al bilanciere o ancorati in modo più stabile secondo il lavoro da eseguire.
Nell’ottica delle stimolazioni esterne, un senso molto importante nell’allenamento Reaxing è rappresentato dalla vista. Ci sono tre modi di eseguire tutti gli esercizi Reaxing: fullvision, strobovision, zerovision. La modalità di allenamento fullvision prevede di condurre l’allenamento con una visibilità piena, la modalità strobovision prevede di allenarsi indossando occhiali che riducono temporaneamente la visibilità ed infine la modalità zerovision permette di allenarsi con una benda sugli occhi al fine di ridurre completamente la visibilità.
Queste modalità di allenamento vanno gestite in modo graduale. All’inizio è bene utilizzare esclusivamente la modalità fullvision e, dopo aver preso confidenza con gli esercizi e trascorse almeno diverse settimane dall’inizio dell’attività, si può provare ad allenarsi ogni tanto in modalità strobovision, iniziando con gli esercizi più semplici per continuare con quelli più impegnativi. Solo dopo una discreta esperienza nell’allenamento Reaxing, si può procedere ad utilizzare la modalità di allenamento zerovision che necessità, però, del supporto di un assistente pronto a recuperare eventuali situazioni di deficit del praticante.
Tutti i supporti da allenamento presentati prevedono l’attività a terra. Per chi volesse praticare attività acquatiche, c’è la possibilità di utilizzare una pedana specifica, la Reax Raft. Si tratta di una pedana acquatica su cui potersi allenare in modalità instabile e può essere utilizzata sia da soli sia in coppia. Nella modalità in coppia, su una Reax Raft salgono contemporaneamente due persone che eseguono esercizi di coppia.
Gli esercizi possibili con il metodo Reaxing sono praticamente illimitati. Si possono fare squat, affondi, addominali, piegamenti sulle braccia, distensioni con i bilancieri, con i kettlebells, con i Reax Chain. Per allenarsi con il metodo Reaxing, non è indispensabile utilizzare tutti i supporti per l’allenamento previsti dal programma. Nel caso in cui si voglia iniziare, può essere sufficiente partire anche con pochi supporti, come ad esempio la Reax Chain e la FluiBall, che sono sicuramente due dei supporti più pratici e alla portata di tutti. Reax Board
Reax Lights
Reax Chain
Reax Lift in zerovision
Reax Raft
Si ringrazia per le foto e il materiale informativo l’ufficio stampa Reaxing www.reaxing.com.
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