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IL MINIVOLLEY |
A cura del Prof. Mario Testi
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Il minivolley è un tipo d'attività ludica che utilizza i gesti tipici della pallavolo.
In quest'attività è di fondamentale importanza insegnare i primi elementi tecnici
attraverso il gioco, inserendo situazioni divertenti, gratificanti e vincenti.
I bambini vogliono giocare perché questo per loro è un bisogno naturale legato
ad un corretto sviluppo psico-fisico, va ricordato inoltre che la principale caratteristica
del gioco sportivo è la competizione e quest'ultima è implicita in ogni forma
ludica attuata dai ragazzi.
Il gioco: 1 contro 1
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L'1 contro 1 rappresenta lo stadio principale del gioco. In questa fase si affrontano
le tecniche più adeguate per la sua realizzazione. Inizialmente è importante fornire
mezzi adeguati e risposte facilitanti per rimuovere tutte le situazioni che limitano
l'approccio alla pallavolo. Elementi come: il pallone, la rete, il campo e le
regole di gioco, potranno essere adattate dall'insegnante secondo il livello,
dell'età e delle esigenze reali nelle quali ci si troverà ad operare ed in funzione
degli obiettivi che si prefisseranno. I palloni utilizzati potranno essere di
peso e dimensioni variabili e sarà necessario tracciare tanti piccoli campi di
varie misure, suddividendo la palestra con una rete lunga, realizzata anche con
un semplice elastico, per consentire un impegno continuo degli allievi. La rete
potrà essere posta a diverse altezze, e in questa prima parte, le regole rappresenteranno
delle limitazioni assai poco vincolanti. L'obiettivo principale sarà quello di
dare continuità al gioco così da eseguire il maggior numero di tocchi.
L'attività sarà impostata utilizzando il più possibile la palla, intesa come un attrezzo idoneo allo sviluppo psicomotorio dei bambini, piuttosto che per apprendere le tecniche. |
Si può quindi iniziare giocando:
L'1 contro 1 può essere proposto variando le dimensioni del terreno di gioco con campi stretti e lunghi (per favorire l'impegno negli spostamenti in senso antero-posteriore) oppure su campi corti e larghi (per i movimenti laterali).
Il gioco quindi rappresenta il fine principale e i fondamentali tecnici sono funzionali ad esso. Anche se le proposte sono di tipo globale, i ragazzini devono rendersi conto che le tecniche come il palleggio, il bagher o il servizio vanno conosciute ed eseguite correttamente per giocare e riuscire a vincere.
Gli strumenti per giocare: il palleggio
Il palleggio consente di rinviare la palla nel campo avversario, passarla ad un compagno, o, in una fase successiva, di evolvere verso il palleggio di alzata. Esso costituisce, in queste prime fasi, la maggioranza dei colpi durante il gioco.
Esercizio 1
Il pallone è a terra. In posizione raccolta con un ginocchio appoggiato a terra,
si fascia il pallone con le mani a calotta e si porta la palla sopra la fronte.
Da questa posizione ci si rialza distendendo le gambe e le braccia in alto-avanti.
Esercizio 2
Battere la palla a terra con le mani disposte sul pallone a calotta per sensibilizzare
l'azione delle dita. Si può eseguire l'esercizio da fermi o in spostamento.
Esercizio 3
Di fronte e vicino alla parete della palestra, si posiziona il pallone sopra
la fronte ed estendendo le braccia lo si porta a toccare il muro.
Esercizio 4
Il muro è di grande utilità per realizzare, in un tempo abbastanza limitato,
un alto numero di ripetizioni.
Esercizio 5
Lavorando sempre a livello individuale è possibile:
Esercizio 6
Gara a centrare dei bersagli.
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Esercizio 7
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7a - P spostandosi fa palleggio avanti, la palla rimbalza a terra, poi esegue un
palleggio di controllo e quindi un altro palleggio avanti.
7b - Lo stesso esercizio si esegue senza palleggio di controllo. |
Esercizio 8
8a - A coppie si palleggia al compagno eseguendo anche un palleggio di controllo.
8b - palleggio a coppie con rimbalzo della palla a terra. 8c - palleggio a coppie diretto, anche in forma di gara di regolarità; vince la coppia che esegue un numero maggiore di palleggi consecutivamente. |
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Il bagher
Il bagher va utilizzato per palloni con traiettoria forte e bassa ed è eseguito impattando la palla sugli avambracci, a braccia tese, con un movimento coordinato di spinta degli arti inferiori.
Esercizio 9
Gli allievi lanciano la palla in alto a due mani e la riprendono in posizione di bagher.
Esercizio 10
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10a - L'allievo lancia la palla in alto a due mani e la colpisce con un bagher di
controllo sulla testa.
10b - Bagher di controllo dal posto consecutivi. 10c - Bagher di controllo consecutivi eseguiti con traiettorie della palla a diverse altezze. |
Esercizio 11
11a - A coppie. Palleggio al compagno che fa bagher di controllo e palleggio.
11b - Bagher e palleggio a coppie. Gli esercizi a coppie in cui si trattano simultaneamente palleggio e bagher con o senza un tocco di controllo, pur nella loro apparente facilità, con alcune varianti, sono fondamentali per passare a situazioni più complesse. |
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Il gioco 2 contro 2
Il 2 contro 2 rappresenta un'ulteriore evoluzione del gioco. In questa variante si aggiungono elementi tecnici, coordinativi e di relazione. La palla, infatti, può arrivare o dover essere respinta con traiettoria angolare. La gestione territoriale del proprio campo diventa di pertinenza di due giocatori che devono valutare le reciproche competenze, collaborando e comunicando, per occupare al meglio lo spazio comune. La pallavolo, infatti, è uno sport di squadra dove l'ottenimento del punto è sempre frutto di cooperazione. Il 2 contro 2 si può giocare in un campo corto e largo con i giocatori affiancati (fig. A), oppure lungo e stretto con i giocatori posti l'uno dietro l'altro (fig. B).
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Figura A | Figura B |
Il 2/2 può essere realizzato:
Esercizio 12
Partendo da situazioni simili alla dinamica stessa del gioco, si realizzano esercizi
in cui la palla viaggia solo frontalmente.
12a - A palleggia verso B che fa un bagher o palleggio di controllo e invia la palla
a C sotto rete che passa un secondo pallone ad A per ricominciare l'azione.
12b - B passa la palla in bagher o palleggio direttamente a C che la blocca per poi
passarla ad A.
12c - A palleggia a B che fa bagher o palleggio per P che sta a rete e che gli restituisce
la palla in prossimità della linea dei 3 metri da cui B passerà il pallone oltre
la rete per A. Alla fine dell'azione P e B si scambiano di posto.
Esercizio 13
Le variazioni angolari della traiettoria della palla, riferite alla zona di provenienza
e a quella verso cui è indirizzata, sono eseguite facendo circolare il pallone
eseguendo l'esercizio con 2 coppie di allievi che si fronteggiano.
Nella figura a fianco sono illustrate tre modalità possibili di circolazione del pallone. |
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Esercizio 14
La progressione del gioco e delle esercitazioni ad esso collegate, prevede spostamenti e risposte angolari proprie del lavoro collettivo di squadra.
14a - Il pallone passa da un campo all'altro con un giocatore a rete a fungere da
alzatore. Questi passa al compagno che ha ricevuto e che palleggia nel campo avversario
(anche in salto e con la rincorsa) in diagonale.
14b - il palleggiatore ora sta a sinistra.
14c - il pallone è inviato indifferentemente a uno dei due giocatori della coppia
che stanno entrambi arretrati, chi non difende la palla avversaria corre a rete
per alzare.
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Il servizio dal basso
La battuta è il gesto da cui inizia il gioco. Tecnicamente si realizza con un impatto della mano sulla palla, preceduto da un'oscillazione del braccio. I piedi sono orientati verso la direzione in cui si vuole battere.
Esercizio 15
Le proposte iniziali prevedono palloni rotolati a coppie con utilizzo del braccio colpitore.
Esercizio 16
In un secondo tempo potrà essere eseguito il lancio a una mano del pallone oltre la rete.
Esercizio 17
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Successivamente si giunge al gesto strutturato, con gare a bersaglio anche a punteggio, cercando di centrare bersagli di vario genere. 17a - I battitori gareggiano a punti a centrare dei cerchi posti a diverse distanze
dalla rete.
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Il gioco 3 contro 3
Nel 3 contro 3 trovano realizzazione le esperienze di spazio comune e di cooperazione maturate precedentemente. Vi sono nuove esigenze che il gioco di squadra impone. La gestione di un campo più grande, la presenza di un maggior numero di compagni e avversari, fanno aumentare le competenze e le richieste tecniche.
La modalità di distribuzione dei terzetti in campo può essere diversa in ordine ai compiti che si vogliono attribuire o alle finalità tecnico-tattiche che si intendono perseguire. Qualunque sia lo schieramento, gli esercizi saranno costruiti in progressione, collegando tra loro i fondamentali in modo da rispecchiare situazioni globali di gioco. Ci si può schierare con un giocatore a rete e due arretrati, o viceversa, si potranno strutturare palleggio di alzata corto, lungo e rovesciato. | ![]() |
L'attacco
Il palleggio in salto rappresenta la prima forma di attacco e in questo modo si inseriscono elementi come il tempismo, la valutazione delle traiettorie e l'impatto della palla in sospensione.
Esercizio 18
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L'attacco rappresenta la sintesi dei processi valutativi, motori e coordinativi più complessi della pallavolo. La presa della palla in salto sviluppa la sensibilità e l'abilità di armonizzare il lavoro degli arti inferiori e superiori.
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Esercizio 19
A rete, disposti su più file, gli allievi lanciano un pallone a due mani o una pallina utilizzando un salto eseguito:
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Esercizio 20
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Gli allievi in fila saltano a toccare un pallone sospeso utilizzando i passi della rincorsa. |
Il gioco 4 contro 4
Il gioco 4 contro 4, rappresenta una tappa didattica di congiunzione tra le forme di gioco viste precedentemente e il 6 contro 6.Con il 4 contro 4 è possibile, in forma semplificata, proporre praticamente tutte le componenti del gioco praticate nel campo regolamentare. Si delineano così: la fase di cambio palla, con situazioni tattiche collettive di ricezione e attacco; e la fase punto, con servizio a tennis; il rapporto muro-difesa e il contrattacco.
Esercizio 21
Nella ricezione della battuta, si introduce la differenziazione tra i 2 giocatori di prima linea (rossi) e i 2 della seconda linea (blu). L'alzata proviene dal giocatore posto davanti a destra con i ricevitori disposti a semicerchio. La squadra dei battitori ruota dopo ogni servizio, mentre quella che riceve ruota dopo un attacco positivo. | ![]() |
Esercizio 22
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Una variante si realizza dando il compito di alzatore a chi occupa una delle zone arretrate, sfruttando così 2 soluzioni di attacco di cui una servita con palleggio rovesciato. |
Esercizio 23
La situazione di muro-difesa ed eventualmente contrattacco, è la risposta con cui una squadra può replicare alla ricezione e attacco dell'avversario. Con il muro eseguito dal solo giocatore che fronteggia l'attaccante, gli altri componenti la squadra si dispongono a coprire le due diagonali e la parallela del campo. | ![]() |
Esercizio 24
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Lo stesso esercizio è proposto con alzata proveniente dal centro e con 2 soluzioni di attacco possibili.Si può quindi inserire la copertura dell'attacco da una parte e la difesa dall'altra, automatizzando i meccanismi a livello collettivo. |
Esercizio 25 |
Attraverso il gioco continuato, con palloni riforniti dall'allenatore (T), si ottengono azioni consecutive con diminuzione dei tempi morti, con aumento del ritmo e del numero delle ripetizioni. | ![]() |
Il servizio a tennis
Il servizio a tennis, rispetto alla battuta dal basso, rappresenta il passaggio ad un gradino più evoluto. Pur essendo di più difficile esecuzione, quindi passibile di una maggiore fallosità, è senz'altro più efficace per la sua pericolosità sulla ricezione avversaria. Tecnicamente si esegue portando avanti il piede opposto all'arto colpitore, impattando la palla in alto e trasferendo il peso del corpo dalla gamba arretrata a quella avanzata.
Esercizio 26
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I lanci a coppie eseguiti a una mano o a due mani oltre la rete e da diverse distanze, sensibilizzano l'azione corretta della spalla. |
Esercizio 27
Il servizio completo, privilegiando il numero delle ripetizioni, si può eseguire
alla parete.
Gli esercizi con battute a bersaglio in campo, o combinate ad esercizi semplici di ricezione, ricalcano sostanzialmente quelli utilizzati per la battuta dal basso. |
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La difesa
La difesa è la risposta tecnica che si attua per impedire all'attacco avversario di essere vincente.
Esercizio 28
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In tutti questi esercizi il lavoro è sempre interrotto dopo ogni azione. |
Nei casi in cui il pallone, per essere salvato, necessiti di un intervento straordinario, le cadute avanti, le rullate o i rotolamenti sono tecniche valide da applicare. Per familiarizzare il contatto col terreno si può partire da semplici esercizi anche con l'ausilio di tappeti. La didattica degli interventi difensivi è direttamente collegata ad esercitazioni di destrezza e preacrobatica.
Esercizio 29
Gli stessi esercizi possono essere eseguiti tenendo la palla in mano e lanciandola in alto mentre si esegue la caduta. |
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Esercizio 30
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Tutti gli esercizi si possono poi realizzare senza uso del tappeto. |
Missione: quasi impossibile. Eppure Simone Moro, che ha condotto spedizioni in zone impervie e remote della Terra e detiene il record di ascensioni nella stagione invernale su quattro delle vette oltre gli ottomila metri, è riuscito a stupire ancora con la sua ultima impresa in Siberia. A...
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