|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA PET THERAPY |
A cura della Dott.ssa Monica Monaco |
Cenni storici sulla Terapia con gli animali
Il termine “Pet Therapy ” è stato coniato nel 1953 in America da uno psichiatra infantile di nome Boris
Levinson e designa oggi una serie complessa di interventi volti a migliorare la salute psicofisica dell'uomo
e basati sull'utilizzo del rapporto uomo-animale. In realtà, l'uso degli animali da compagnia (pets) come supporto ad altre forme
di terapia affonda le sue radici in tempi molto lontani: una forma storica di
terapia con gli animali è quella che veniva utilizzata già da Ippocrate il quale
consigliava, per combattere problemi d'insonnia, di mancanza di energia e sintomi
legati allo stress, una forma molto spontanea e destrutturata di quella che oggi
è l'ippoterapia. Quest'ultima è stata sperimentata nel diciannovesimo secolo anche
in Francia per supportare efficacemente la riabilitazione di portatori di handicap
neurologici, ma ancora prima altre forme di utilizzo degli animali per migliorare
le condizioni di salute dei pazienti sono state rintracciate in altri paesi in
cui, soprattutto cani e gatti, riuscivano spontaneamente a produrre il miglioramento
dell'umore di persone con problemi psichici.
Metodi di terapia con gli animali
Spesso la Pet Therapy è considerata una terapia semplicemente basata sul contatto con gli animali. Come mostrano alcune esperienze, la vicinanza e il rapporto con un “pet” possono effettivamente essere di per se stessi naturalmente in grado di migliorare la salute fisica o psicologica. Tuttavia, si può parlare veramente di terapia in senso stretto solo in alcune forme più strutturate di cura con l'uso di animali che devono avere le seguenti caratteristiche:
Più precisamente, nell'ambito degli interventi definiti Pet Therapy, si distinguono principalmente due tipi di attività con l’aiuto degli animali a supporto della salute:
Per comprendere meglio le potenzialità della Pet Therapy si possono elencare i principali benefici che è possibile ottenere avvalendosi della “terapia con gli animali”.
Dal punto di vista cognitivo è possibile:
Dal punto di vista emotivo sono numerosi i risultati ottenuti:
Dal punto di vista comportamentale è possibile principalmente:
Dal punto di vista psicosociale si possono migliorare le capacità di comunicazione e le relazioni.
Dal punto di vista psicopatologico , quindi soprattutto in relazione ad interventi di TAA, è possibile:
Infine, sotto l’aspetto psicomotorio, è possibile utilizzare vere e proprie forme di riabilitazione a schemi e abitudini posturali e motorie che possono agire stimolando il tono muscolare in situazioni di atrofia e favorendo la motricità fine anche in persone con handicap.
Applicazioni e controindicazioni
Le possibilità di applicazione della terapia con gli animali sono innumerevoli e sono legate sia alle caratteristiche
degli animali scelti, che alle tecniche ed ai metodi utilizzati.
Una delle principali aree di applicazione riguarda i disturbi dell'umore . Infatti, l'isolamento, la solitudine, la malinconia e persino forme affettive negative più stabili come la depressione risentono positivamente del rapporto con animali a cui fare le coccole, condividendo attività di gioco. La piacevole attività di accarezzare un animale, anche grazie alla capacità di stimolare la produzione di endorfine (neuromediatori del piacere), si è dimostrata anche un valido aiuto per prevenire e combattere lo stress : tende a calmare ed a diminuire comportamenti violenti e conflittualità, dimostrandosi capace nel tempo di abbassare i parametri fisiologici della pressione sanguigna e i livelli di colesterolo cattivo.
Un'altra importante area di applicazione delle attività svolte con gli animali a supporto della salute riguarda le malattie neurologiche e cardiocircolatorie , quali demenze senili, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, sclerosi multipla, convalescenza dal coma, ictus o infarti, in presenza delle quali è possibile svolgere delle attività mirate alla riabilitazione e alla stimolazione motoria, soprattutto attraverso esercizi in cui si può stimolare la deambulazione con la conduzione dell'animale in modo meno noioso e più motivante, favorendo al contempo il miglioramento dell'umore che generalmente risente della diagnosi di queste malattie. Nei casi in cui siano presenti limitate capacità di movimento degli arti superiori è possibile favorire la mobilitazione di essi e l'esercizio della manualità attraverso l'interazione fisica con l'animale, carezzandolo, spazzolandolo o attraverso attività di gioco correttamente guidate e graduali che prevedono il lancio di un oggetto o di una pallina morbida.
Pubblicità |
Esistono inoltre altre applicazioni della Pet Therapy che servono a stimolare la salute fisica o psicologica oppure l'apprendimento e l'educazione , sia attraverso programmi di attività semi strutturate, come quelle degli interventi di AAA, che attraverso percorsi strutturati di TAA. È possibile infatti, con la collaborazione degli animali addestrati, migliorare alcuni disturbi dell'apprendimento attraverso percorsi educativi per tappe sviluppati ad hoc.
Ugualmente utile è la possibilità di utilizzare alcuni animali come lubrificanti sociali, grazie alla loro capacità di facilitare gli scambi sociali e la conversazione nonché alla capacità che possiedono di aiutare a sviluppare abilità relazionali come l'empatia e la comunicazione attraverso i canali non verbali e paraverbali, cioè mediante l’utilizzo in modo più consapevole ed efficace del corpo, dello sguardo, dei gesti e dell'intonazione della voce. A questo proposito, l'utilizzo dell’interazione di animali con i bambini si è dimostrata un valido strumento per migliorare lo sviluppo intellettivo e relazionale sulla base di scambi in cui ogni bambino può essere motivato al superamento del narcisismo e della propria prospettiva, al fine di capire i pensieri, i desideri e le possibilità del proprio compagno di giochi.
Anche eventi negativi e inaspettati, come la perdita di un animale da affezione possono rappresentare un momento di crescita psicologica in quanto, se ben gestiti, possono aiutare a comprendere l'esperienza della morte, “caratteristica naturale della vita”.
Malgrado l’ampio numero di indicazioni terapeutiche, esistono anche diverse condizioni psicologiche e fisiche in cui non è possibile o è sconsigliato adottare la Pet Therapy.
Una delle psicopatologie in cui si sconsiglia questa tipologia di cura è l’ipocondria, soprattutto in quelle situazioni in cui il paziente ritiene l’animale un veicolo di malattie, così come può accadere anche in presenza di disturbi ossessivo-compulsivi in cui la mania dell’igiene è opposta alla ricerca di contatto con animali, ritenuti “sporchi”.
In presenza di psicopatie e disturbi aggressivi gravi è necessario preservare la sicurezza e l’incolumità degli animali.
In situazioni di allergie specifiche, ferite aperte o problemi immunitari è meglio evitare questo tipo di terapia nonostante siano rispettate norme igienico-sanitarie molto rigide.
In casi di zoofobia , in cui è presente quindi una paura specifica degli animali, è talvolta possibile operare una psicoterapia di desensibilizzazione in vivo, proprio grazie ad avvicinamenti e contatti graduali programmati da uno psicoterapeuta. Altre volte, tuttavia, se il problema è esageratamente generalizzato, la Pet Therapy non è praticabile.
Terapeuti e co-terapeuti
La Pet Therapy nelle sue diverse forme non è mai un'esperienza improvvisata ed è per questo che è condotta da un gruppo multidisciplinare costituito da diverse figure professionali e da operatori tecnici specializzati in questo settore.
L'esatta composizione del team di Pet Therapy varia in funzione degli utenti a cui l'intervento si rivolge e degli obiettivi di quest'ultimo.
Più precisamente:
I luoghi della terapia con gli animali
Gli interventi di Pet Therapy possono essere svolti in appositi Pet Village, come avviene in genere nella delfinoterapia e nella ippoterapia, oppure i co-terapeuti possono essere inseriti in contesti terapeutici e riabilitativi in cui sono presenti gli utenti che seguono altre terapie o attività, come accade in ospedali, case di riposo, scuole o persino carceri. Sia nella AAA che nella TAA in genere l’interazione tra coterapeuta-animale e paziente inizia in un contesto protetto e guidato da terapeuti o educatori, all’interno della struttura preposta. In alcuni casi gradualmente si può prevedere l’adozione di un animale da parte dei destinatari degli interventi che consente di stabilizzare i risultati ottenuti con la terapia.
Approfondimenti bibliografici consigliati
Cambio di stagione, passaggio dall’ora solare a quella legale, sbalzi termici e climatici: sono condizioni che in alcuni soggetti possono creare un vero e proprio disagio. La meteoropatia, infatti, è un complesso di disturbi sia a livello psicologico che fisico, associato ai...
Oggi la dislessia è un disturbo sempre più indagato e seguito a livello pedagogico, tanto che la maggior sensibilità da parte degli insegnanti può portare ad un eccesso di diagnosi, che di conseguenza può portare a errori nella scelta delle terapie, identificando...
Vedi prodotto
L'evoluzione della specie umana ha comportato modificazioni anche a livello psicologico. Che cosa è la Psicologia dell'Evoluzione?
L'emozione:il cuore che pulsa, le mani sudate, il respiro affannato, il tremore degli arti che accompagna sensazioni paura.
Ottimismo e pessimismo possono influire sulla salute, sul successo in ambito lavorativo, e nella vita in genere, e in definitiva sul benessere psico-fisico delle persone.