Che cos'è la paura?
Con questo termine si identificano stati di diversa intensità emotiva che vanno da una polarità fisiologica come il timore, l'apprensione, la preoccupazione, l'inquietudine o l'esitazione sino ad una polarità patologica come l'ansia, il terrore, la fobia o il panico.
Il termine paura viene quindi utilizzato per esprimere sia una emozione attuale
che una emozione prevista nel futuro, oppure una condizione pervasiva ed imprevista,
o un semplice stato di preoccupazione e di incertezza.
L'esperienza soggettiva, il vissuto fenomenico della paura è rappresentata da un senso di forte spiacevolezza e da un intenso desiderio di evitamento nei confronti di un oggetto o situazione giudicata pericolosa. Altre costanti dell'esperienza della paura sono la tensione che può arrivare sino alla immobilità (l'essere paralizzati dalla paura) e la selettività dell'attenzione ad una ristretta porzione dell'esperienza. Questa focalizzazione della coscienza non riguarda solo il campo percettivo esterno ma anche quello interiore dei pensieri che risultano statici, quasi perseveranti. La tonalità affettiva predominante nell'insieme risulta essere negativa, pervasa dall'insicurezza e dal desiderio di fuga.
Da dove nasce la paura? Dai risultati di molte ricerche empiriche si giunge alla conclusione che potenzialmente qualsiasi oggetto, persona o evento può essere vissuto come pericoloso e quindi indurre una emozione di paura. La variabilità è assoluta, addirittura la minaccia può generarsi dall'assenza di un evento atteso e può variare da momento a momento anche per lo stesso individuo. Essenzialmente la paura può essere di natura innata oppure appresa. I fattori fondamentali risultano comunque essere la percezione e la valutazione dello stimolo come pericoloso o meno.
Paure innate |
Originano da
Esempi di paure tipicamente innate sono: la paura degli estranei, del buio, la paura per certi animali (ragni e serpenti), il terrore alla vista di parti anatomiche umane amputate. |
Paure apprese |
Riguardano una infinita varietà di stimoli che derivano da esperienze dirette e che si sono dimostrate penose e pericolose. Il meccanismo universale responsabile dell'acquisizione di paure apprese viene definito condizionamento, che può trasformare un qualunque stimolo neutro in stimolo fobico, mediante la pura associazione per vicinanza spaziale e temporale ad uno stimolo originariamente fonte di paura. |
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Quali sono le funzioni della paura?
Sicuramente, la paura ha una funzione positiva, così come il dolore fisico, di
segnalare uno stato di emergenza ed allarme , preparando la mente il corpo alla reazione che si manifesta come comportamento
di attacco o di fuga. Inoltre, in tutte le specie studiate l'espressione della
paura svolge la funzione di avvertire gli altri membri del gruppo circa la presenza
di un pericolo e quindi di richiedere un aiuto e soccorso. Dal punto di vista
biologico - evoluzionista sia il vissuto soggettivo, attraverso i processi di
memoria e di apprendimento, sia le manifestazioni comportamentali, indifferentemente
fuga, paralisi o attacco, che le modificazioni psicofisiologiche (attivazione
parasimpatica o attivazione simpatica) tendono verso la conservazione e la sopravvivenza
dell'individuo e della specie. Ovviamente, se la paura viene estremizzata e resa
eccessivamente intensa, diventando quindi ansia, fobia o panico, perde la funzione
fondamentale e si converte in sintomo psicopatologico.
Come guarire dalla paura?
La paura, come abbiamo detto, ha un alto valore funzionale, finalizzato alla
sopravvivenza. Per esempio, ricordarsi che quel tipo di animale rappresenta un
pericolo perché aggressivo e feroce oppure velenoso, costituisce un innegabile
vantaggio. Oppure, preparare il proprio corpo ad un furioso attacco o ad una repentina
fuga può in certi casi garantire la sopravvivenza. Infine, anche uno stato di
paralisi da paura può salvarci dall'attacco di un feroce aggressore che non attende
altro che una nostra minima reazione. Quindi le cure contro la paura si rivolgono
solo a quei casi in cui essa rappresenta uno stato patologico, come ad esempio
attacchi di panico o di ansia di fronte ad uno stimolo assolutamente non pericoloso.
Due sono fondamentalmente i tipi di cura contro la paura patologica.
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