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LA FLOATING THERAPY |
A cura di Andrea Carlucci |
Eureka! Così esclamò il matematico e fisico greco Archimede quando nella sua vasca da
bagno diede origine al suo Principio. Da questa antica intuizione nasce la “Floating Therapy” o “Terapia del Galleggiamento” che consente di ridurre lo stress fisico e mentale, eliminare i dolori articolari
e muscolari e purificare il corpo nel modo più semplice e naturale, lasciandosi
galleggiare; in una totale assenza di luci, di suoni e di contatti si riesce a
raggiungere un profondo rilassamento che, secondo recenti studi e ricerche scientifiche,
riesce a restituire gli stessi effetti, sia fisici che mentali, che si possono
ottenere attraverso la meditazione. È stato accertato, inoltre, che un’ora di
galleggiamento equivale a 4-6 ore di sonno ristoratore.
Storia
La vasca di deprivazione sensoriale, chiamata anche vasca di isolamento o vasca di galleggiamento, è uno strumento inventato dal Dr. John Lilly alla fine degli anni Cinquanta
per lo studio della deprivazione sensoriale.
Lavorando nei laboratori del National Institute of Mental Health (NIMH), il Dr.
Lilly trovò una grande vasca usata durante la seconda guerra mondiale per lo studio
sui sommozzatori. Decise di adattarla ai suoi scopi al fine di studiare meglio
gli effetti della deprivazione sensoriale sul cervello umano e sugli stati alterati
di coscienza. Il dibattito scientifico a quell'epoca verteva sulla possibilità
che il cervello umano smettesse di funzionare in assenza di stimoli sensoriali.
Per investigare su questa possibilità, John Lilly cercò di trasformare questa
vasca in uno strumento in grado di ridurre al minimo gli stimoli esterni.
Originariamente la vasca permetteva allo sperimentatore di restare in una posizione
verticale, ma successivamente gli studi proseguirono sull'assetto orizzontale.
La vasca era piena di acqua satura di sale solfato di magnesio, mantenuta costantemente
a temperatura corporea in modo da eliminare la sensazione tattile. Il corpo dello
sperimentatore si trovava così a galleggiare in assenza di gravità in un liquido
isotermico. L'assenza degli altri stimoli veniva garantita isolando la vasca da
luce e rumori esterni.
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La Floating Therapy
La vasca di galleggiamento viene anche definita vasca di deprivazione sensoriale poiché tutti e cinque i sensi vengono “sommersi” e per un momento smettono di
svolgere la propria funzione abituale; solo così, sdraiati “a galleggiare” nell’acqua
e avvolti dal buio e dal silenzio può cominciare un viaggio simbolico che richiama
un ritorno a quel luogo che nutre e protegge che è stato per tutti il grembo materno.
Riducendo al minimo gli stimoli esterni si vive un’esperienza che arricchisce,
che dona e aumenta la propria consapevolezza e sensibilità.
Ci si immerge in 20 cm di acqua mantenuta ad una temperatura di 34,8 °C , in
una vasca o guscio di vetroresina in cui è disciolta una quantità importante di
sale, il solfato di magnesio che oltre alla sua azione miorilassante, elimina
l’azione della gravità, tenendo il corpo quasi sospeso senza alcuno sforzo volontario.
Le nuove tecnologie sviluppate di recente prevedono l’utilizzo, in alternativa
alla vasca, di una vera e propria stanza di galleggiamento, che evita alle persone più sensibili l’effetto claustrofobico che la vasca
stessa potrebbe causare. La cura del design rende le “floatrooms” l’ambiente migliore dove galleggiare.
Appena si viene a contatto con questo liquido, che ha spessore e consistenza,
comincia il vero cambiamento: una sorta di rivoluzione, di cortocircuito della
distribuzione degli input e delle informazioni nervose; si viene realmente travolti
da numerose sensazioni. Non è più la mente a comandare ma è il corpo che riprende
il suo spazio, la sua voce, il suo battito e il suo respiro.
In una seduta, che normalmente dura circa un’ora, vi è una prima fase in cui
la persona per circa 10-15 minuti, in semi-buio, comincia ad abituarsi al nuovo
ambiente, rallenta il respiro, abbandona ogni pensiero e si lascia cullare. Dopo
questo periodo con la stanza che diventa completamente buia (a parte qualche piccola
luce di sicurezza), il corpo comincia a “volare” e si perde quasi completamente
la percezione dei propri confini corporei; il controllo volontario si assopisce
mentre un turbinio di sensazioni piacevoli sostituiscono ogni pensiero e preoccupazione.
Questo stato dell’organismo che viene così ricreato è anche definito in termini
medico-scientifici “risposta parasimpatica”. L’organismo non dovendo più preoccuparsi
di controllare la temperatura corporea e non dovendo modificare continuamente
l’assetto gravitazionale del corpo (che normalmente impegna fino al 90% delle
risorse) può così produrre endorfine, quelle sostanze associate al benessere.
Alla fine di questa danza fluttuosa nella float room comincia il risveglio e il ritorno alla normalità accompagnati da una musica
ipnotica che condurrà alla completa normalizzazione delle proprie funzioni. Dopo
una doccia rinfrescante, ancora un momento di relax, questa volta più consapevole,
seduti su poltrone ergonomiche; qualche minuto per sorseggiare una tazza di the
caldo ma soprattutto per rivivere il viaggio, evocare le emozioni, provare a dare
un nome a ciò che si è avvertito e confrontare le sensazioni con gli operatori
sempre disponibili e preparati.
Dopo un’ora di permanenza, dopo aver fluttuato a mezz’aria, ogni stress e tensione a livello mentale e corporeo vengono eliminate: i muscoli si rilassano, la fatica sparisce, i dischi vertebrali si decomprimono e la colonna si allunga; l’ansia e lo stress mentale vengono completamente annullati.
Effetti e benefici del galleggiamento:
Benefici per gli sportivi e gli atleti: Garantisce un profondo rilassamento muscolare, accelera la guarigione delle
ferite, migliora la performance mediante la visualizzazione;
Benefici nel lavoro: Riduce notevolmente lo stress fisico e mentale, favorisce il rilassamento muscolare,
ringiovanisce il livello di energia, migliora la creatività
Benefici per gli studenti: Stimola la creatività, favorisce chiarezza del pensiero, migliora la capacità
di apprendimento.
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Controindicazioni
In generale le malattie mentali includono depressione clinica che è contro indicata
perché gli effetti del galleggiamento sono in questi casi imprevedibili. Ovviamente
i soggetti con ferite aperte ed affetti da incontinenza non sono i candidati ideali.
Potrebbe esserci un piccolo rischio per pazienti con gravi ipertensioni perché
possono avere una riduzione della pressione sanguigna e sentirsi svenire. Similmente
è rischioso per i pazienti epilettici, di conseguenza è raccomandato avere una
presenza qualificata durante la sessione di galleggiamento.
Si ringrazia per la gentile disponibilità e per il materiale fotografico il Dott. Danilo de Laurentiis, Managing Director Hydro Care Italia, www.hydrocareitalia.com
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