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IL METODO ZILGREI |
A cura di Andrea Carlucci |
Il Metodo Zilgrei insegna a trovare il giusto rimedio per affrontare e vincere lo stress quotidiano. Esso si basa sull’effetto riequilibrante prodotto dalla pratica
di una respirazione corretta, abbinata a posizioni e movimenti semplici, precisi e fondati su principi
fisiologici.
È un training che consente di ottenere benefici che vanno dalla risoluzione delle
problematiche derivanti dall’artrosi, dai reumatismi, dal mal di testa, dai dolori della muscolatura cervicale o lombare di tipo tensivo, dalle lombalgie, dall’infiammazione del nervo sciatico e da molti altri disturbi.
Lo Zilgrei agisce con efficacia anche:
- Nel miglioramento della postura;
- Nella prevenzione degli effetti dannosi dall’uso monolaterale del corpo;
- Nel miglioramento del rendimento sportivo;
- Come coadiuvante alla chiropratica per mantenerne più a lungo il beneficio;
- Nell’assistenza alla gravidanza e preparazione al parto;
- Nel miglioramento della qualità della vita sotto il profilo fisico e psicologico.
Viene chiamato anche Metodo di Autoterapia Zilgrei in quanto si tratta di una tecnica che è possibile imparare ad autogestire.
Il suo nome deriva dall’incontro delle prime lettere dei cognomi degli autori
del Metodo, la signora Adriana Zillo e dal Dr. Greissing, quindi Zil+Grei= Zilgrei.
I concetti alla base del metodo sono stati scoperti da Adriana Zillo già paziente
del Dr. Greissing e interessata da sempre alla sperimentazione di tecniche corporee
naturali; nella sua pratica di anni ebbe l’intuizione della possibilità di contrastare
il dolore fisico-muscolare attraverso posizioni e movimenti opposti a quelle che
lo provocano abbinati a delle respirazioni addominali profonde. Organizzò tutte
le sue osservazioni e le idee in proposito e consegnò il fascicolo al Dr. Greissing.
Tutto questo accadde intorno al 1980; il Dr. Greissing, chiropratico americano
che opera a Milano, scettico, non volle considerare le potenzialità di tali intuizioni;
successivamente a causa di un infortunio alla spalla provò a mettere in pratica
gli esercizi indicati dalla signora Zillo. Ne ricavò subito un immediato sollievo
e sensazione di benessere tanto da ricontattare la signora Zillo per sistematizzare
e organizzare il Metodo Zilgrei.
Lo stress
Secondo Hans Seyle, noto fisiologo canadese, che introdusse nel 1930 il termine
“stress” nell’ambito scientifico, la reazione individuale allo stress si svolge
in tre fasi:
- Fase di allarme, in cui l’organismo si rende conto del pericolo;
- Fase di allerta, in cui le difese dell’organismo sono mobilitate per fare fronte al pericolo;
vi è l’immissione nel circolo sanguigno di adrenalina;
- Fase di esaurimento, in cui il perdurare nel tempo dei segnali di allarme o l’aumento oltre un certo
limite della loro frequenza possono causare una diminuzione o addirittura un annullamento
delle capacità reattive dell’organismo.
Quindi, la capacità di tollerare lo stress è prettamente soggettiva. L’importanza
di tenere sotto controllo le manifestazioni fisiche e psichiche dovute all’accumulo
di stress va posta sempre in primo piano. Un po’ di stress può anche far bene
ma è l’accumulo di fattori fisici e mentali che sollecitano continuamente l’organismo
a determinare quel “disequilibrio”, quel cattivo funzionamento, che è il responsabile
della maggior parte delle malattie psicosomatiche.
I principi tecnici del metodo:
Gli elementi caratterizzanti le posture e i movimenti Zilgrei sono vitali e naturali;
sono semplici e vanno eseguiti con armonia e in modo rilassato. Non provocano
effetti collaterali e sono indolori poiché rispettano la fisiologia e la biomeccanica
del movimento. Non vanno confusi con i classici “esercizi” poiché non hanno lo
scopo di allenare ma di normalizzare.
Il metodo è costituito da due tipologie principali di intervento attraverso:
- La respirazione diaframmatica o “dinamogenica”;
- Le posizioni e/o movimenti che coinvolgono la colonna vertebrale.
La respirazione “dinamogenica”
È una respirazione completa, di tipo addominale, non forzata, con pause di respiro.
Ha lo scopo di sfruttare in modo corretto la funzione respiratoria. Coordinando
in modo preciso i movimenti dell’addome con l’azione del diaframma si riesce ad
utilizzare con maggior efficacia tutta la capacità polmonare, cioè tutto lo spazio
disponibile nei polmoni. Si tratta di imparare a respirare “con la pancia” in
modo naturale e rilassato.
La respirazione dinamogenica e i micromovimenti Zilgrei richiedono l’accompagnamento
di esercizi mentali, nei quali alla persona viene richiesto di visualizzare il
movimento e i muscoli interessati a compierlo, fino a percepirlo leggero, osservando
il cambiamento effettivo che si sta compiendo. Ciò induce a migliorare l’autoconsapevolezza
tanto da avvicinare tale metodo agli approcci corporei di tipo orientale.
Generalmente, all’inizio, ogni paziente viene sottoposto a dei test per individuare
il disturbo e la sua intensità. Gli esercizi vengono scelti a seconda dell’obiettivo
da raggiungere e hanno nomi specifici, ciascuno in relazione al disturbo; ad esempio,
per un dolore al nervo sciatico viene svolto l’esercizio del “Assiolo”, per quello lombare della “Ghiandaia” , per un dolore che si estende lungo tutta la colonna vertebrale si effettua
quello del “Martin Pescatore” o dell’”Uccello Azzurro”.
Esercizio del “Martin Pescatore”
Mobilizza tutta la colonna vertebrale e ristabilisce l’equilibrio dei muscoli
situati ai due lati della colonna in particolare sui muscoli lombari e spinali.
Serve per recuperare la normale mobilità articolare del tratto lombare e lombo-sacrale
e per il dolore irradiato alle gambe (sciatalgia).Questo esercizio va eseguito
non più di tre volte al giorno: al mattino, al pomeriggio e alla sera, di solito
nella fase iniziale del programma Zilgrei. Va eseguito da seduti, con movimenti
lenti e mai forzati. Il tronco va ruotato solamente sul piano orizzontale e bisogna
evitare di fletterlo o inclinarlo. Per raggiungere la posizione voluta ruotare
prima sia il tronco sia la testa. Se si inizia la rotazione ruotando a sinistra,
la mano sinistra finirà dietro la schiena, andando ad appoggiare sul piano sul
quale si è seduti, mentre la mano destra andrà collocata sulla coscia sinistra.
Accompagnare ogni movimento con la respirazione dinamogenica. Poi ripetere la
stessa cosa dall’altra parte.
Bibliografia:
- Greissing H., Zillo A., Zilgrei, Arnoldo Mondadori Editore, 1999
- Greissing H., Zillo A., Metodo Zilgrei –Il metodo per eliminare subito il dolore, Arnoldo Mondadori Editore
- Greissing H., Zillo A., Zilgrei- Come eliminare da soli il mal di schiena e i dolori da artrosi lombare, Arnoldo Mondadori Editore,
Le illustrazioni sono tratte dai volumi citati.
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