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INSONNIA
La durata media del sonno varia da persona a persona: non tutti hanno bisogno dello stesso numero di ore di sonno per stare bene. Quindi, nei casi di persone che dormono poco, ma che non subiscono alcuna conseguenza e si sentono comunque riposate, non si parla di disturbi del sonno né tantomeno di insonnia: l'insonnia, vale a dire la difficoltà o l'incapacità di addormentarsi o dormire per periodi sufficientemente lunghi, è tale se comporta reali problemi fisici e mentali al soggetto. L'insonnia è un sintomo di un'alterazione di diverso tipo o di problema nell'organismo; le cause possono essere molteplici, e, per quanto riguarda la durata, i tipi di insonnia sono tre: transitoria, a breve termine, cronica.
Insonnia transitoria
L'insonnia transitoria può avere un'origine emotiva o può essere causata da fattori
esterni momentanei. L'eccitazione che deriva da un evento, una notizia, un'emozione
appena subita, o l'ansia che precede una giornata importante come quella in cui
si celebra un matrimonio o si sostiene un esame, influiscono sul sistema nervoso
e mantengono il cervello in stato di veglia. Malattie anche banali come un semplice
raffreddore, rumori troppo forti, o alterazione dei ritmi biologici dovuta al
cambio del fuso orario nei viaggi, possono essere tra le cause dell'insonnia transitoria,
che si risolve con il superamento dell'evento emotivo o la rimozione del problema
esterno.
Insonnia a breve termine
Per breve termine si intende in genere una durata di non più di due o tre settimane.
Questo tipo di insonnia è in genere di origine emotiva ed è conseguente a stati
di stress come la rielaborazione di un lutto o l'insorgenza di una malattia grave
in un congiunto. Sono situazioni che influiscono sulla mente, e spesso la difficoltà
all'addormentamento è determinata dall'incapacità di staccare l'attenzione dal
problema. Con il passare dei giorni lo stress tende a diminuire e l'insonnia tende
a risolversi spontaneamente, ma potrebbe in alcuni casi essere necessario rivolgersi
a qualcuno, come un amico con cui sfogarsi; o come uno specialista, che può velocizzare
la risoluzione dell'insonnia stimolando il soggetto ad affrontare e risolvere
il problema che ne è alla base: l'intervento specialistico interviene prima sulla
situazione emotiva e sullo stress, mentre l'attenzione sulla situazione fisica
e di riposo è successiva.
Insonnia cronica
La forma cronica di insonnia è quella che è diventata abituale e continua nel
tempo. Può avere origine da fattori psicologici, fisiologici, ambientali; qualsiasi
evento può scatenare l'insonnia, che può risolversi da sé come nel caso di quella
a breve termine, ma può anche cronicizzarsi, diventando così un disturbo più grave
con conseguenze anche importanti. Fattori come l'etilismo, cioè l'assunzione cronica
di alcool, ma anche situazioni come un forte e prolungato stress sul lavoro, possono
essere fra le cause; sono più rare le forme dovute al cattivo funzionamento del
meccanismo che regola sonno ortodosso e paradosso. La forma più comune è quella
della difficoltà all'addormentamento, mentre il risveglio dal sonno leggero lascia
la sensazione di non aver dormito affatto. L'ansia dovuta alla difficoltà di addormentarsi
oltretutto tende a complicare la situazione.
Come detto, lo stato psicologico di una persona è fondamentale nell'insorgenza di tutte le forme di insonnia. Molti dei soggetti colpiti da questo disturbo lamentano sentimenti di rabbia o ira, o vivono situazioni che generano ansia, stress, incapacità di controllo della situazione stessa. In questi casi la capacità di rilassamento mentale, a cui segue quello fisico, rappresenta una soluzione, ma una soluzione a cui non è facile arrivare, tanto più da soli; per cui è bene rivolgersi a un medico che sia in grado di individuare, limitare o eliminare il fattore psicologico che scatena il disturbo.
Risveglio frequenteRisveglio precoce
Una delle manifestazioni dell'insonnia riguarda il risveglio precoce, che è molto
frequente nelle persone anziane poiché hanno un sonno più leggero, che facilmente
può essere disturbato dalla luce o dai rumori. Comunque l'età inoltrata determina
una diminuzione della necessità di ore di sonno. Come già detto, la quantità di
sonno necessaria cambia di soggetto in soggetto: se svegliarsi presto la mattina
non comporta alcun disagio e la persona si sente riposata, non si è in presenza
di disturbi del sonno; si parla di insonnia se il risveglio precoce determina
malessere e stanchezza.
Depressione
L'insonnia è un tipico sintomo di depressione endogena: questa patologia psichica
altera l'orologio biologico, determinando variazioni dell'orario e della qualità
del sonno, immediata fase REM e fase di sonno profondo che si manifesta tardi.
L'insonnia di questo tipo deve essere valutata da un medico che può correggerla
con specifici farmaci.
Una particolare forma di insonnia si manifesta con la produzione, anche durante
il sonno profondo, di onde alfa e beta, che invece sono tipiche dello stato di
veglia; per quanto si dorma una cospicua quantità di ore, al risveglio non ci
si sentirà riposati, e la sensazione di stanchezza sarà quella della sera precedente.
Ogni tipo di insonnia genera comunque sintomi simili: malessere fisico, stanchezza,
nervosismo, instabilità emotiva, apatia, mancanza di concentrazione, diminuzione
del rendimento. Se l'insonnia scaturisce da un problema di salute fisica, tende
a peggiorare la situazione della malattia.
Consigli
I disturbi del sonno possono essere affrontati anche seguendo determinate regole
di vita; innanzitutto è necessario ricordare che qualsiasi sostanza venga introdotta
all'interno dell'organismo, ne modifica il funzionamento, e nello specifico il
sonno può essere alterato da caffeina, alcool, nicotina e stupefacenti, sostanze
che in caso di insonnia andrebbero quindi evitate o limitate.
Praticare attività fisica, a seconda di quelle che sono le proprie condizioni
di salute e lo stato di allenamento, migliora la qualità del sonno; l'importante
è non stancarsi troppo per non ottenere l'effetto inverso. Se troppa sedentarietà
determina sonno leggero e scarso sonno profondo, un'eccessiva attività fisica,
tanto più la sera, stimola la produzione di adrenalina, che non si concilia col
riposo notturno.
L'insonnia può essere causata da fattori esterni in realtà semplici da controllare:
rumore e luce, caldo e freddo si affrontano con accorgimenti tecnici.
Tra l'85 e il 90 per cento dei casi l'insonnia è determinata da problemi di origine
psicologica, che vanno affrontati con un'adeguata terapia: risolvere ansia, stress
e depressione risolve l'insonnia; un peggioramento dell'insonnia invece farà peggiorare
anche questi disturbi.
Sonniferi, ipnotici e ansiolitici devono essere sempre prescritti da un medico,
che indicherà anche i dosaggi e le norme d'uso, da rispettare con la massima attenzione:
si tratta di farmaci che possono avere effetti collaterali anche gravi. Dormire
grazie a questi farmaci significa avere un sonno diverso da quello naturale, con
proporzioni differenti tra fase REM e sonno profondo, che corrisponde solo al
50 per cento del totale di sonno.
Sono farmaci che se presi in alti dosaggi e lunghi periodi creano assuefazione
e possono dare fenomeni di astinenza quando ne viene interrotta l'assunzione.
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