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I rimedi presentati di seguito sono soltanto alcuni tra i tanti disponibili che
hanno un’azione sulle più importanti malattie di tipo depressivo. La diagnosi
accurata del medico curante sarà necessaria per stabilire il dosaggio, la durata
del trattamento e soprattutto la scelta della potenza che verrà modulata in base
alla gravità del momento, alle riacutizzazioni o allo stato di cronicità del malessere.
Le potenze più utilizzate sono quelle alte e medio-alte (200CH, 30CH) che hanno
un’azione più lenta e profonda, ma il medico potrà scegliere di somministrare
anche quelle più basse (come 5CH o 7CH) ed eventualmente proseguire con altre
potenze in misura crescente se il quadro sintomatologico lo richiede.
IGNATIA AMARA
Rimedio d’elezione per tutti gli stati depressivi reattivi di origine affettiva
legati a lutti, separazioni, delusioni in ambito sentimentale o lavorativo. Spesso i sintomi della depressione sono causati anche da eventi
come contrarietà, dispiaceri covati a lungo, emozioni negative, conflitti familiari,
offese o rimproveri. Lo stato depressivo caratteristico del rimedio si presenta
come un’afflizione che il paziente rimugina in silenzio e che peggiora con la
consolazione. Il soggetto presenta sintomi paradossali e contraddittori (forte
loquacità alternata a indisponibilità nel comunicare, vomito dopo pasto leggero
e una buona digestione dopo un pasto pesante), sospira in continuazione perché
avverte un’oppressione respiratoria, ha sbalzi d’umore e irritabilità, palpitazioni,
insonnia, debolezza e apatia. Le sue esplosioni emotive sono trattenute e si manifestano
con lacrime agli occhi, brevi singhiozzi, deglutizione continua.
Il rimedio è indicato quando la depressione e l’ansia
si traducono in forti somatizzazioni caratterizzate da disturbi
gastrici e intestinali,
tossi spasmodiche, sensazione di avere un palla in gola, dispnea
(difficoltà a
respirare), aerofagia (ingestione di aria durante la deglutizione),
emicrania,
fame nervosa, singhiozzo, forte cefalea, svenimenti. I soggetti Ignatia
hanno un temperamento di base allegro ma per loro natura
sono fortemente ipersensibili: in caso di dolori emotivi e contrarietà
si richiudono
in se stessi, diventano tristi e sconsolati. Spesso per sfogare la
sofferenza
repressa cercano la lite con gli altri. Tutti i sintomi migliorano con
la distrazione.
ARSENICUM ALBUM
In questo rimedio costituzionale il disturbo depressivo è accompagnato da un
forte stato ansioso causato da diverse paure, in particolare riguardo la propria
salute, con timore della morte e di avere una malattia incurabile. Il soggetto
Arsenicum teme di restare solo, per questo ha un grande desiderio di compagnia;
tristezza e malinconia si accentuano con la solitudine. La depressione che risponde
a questo rimedio è rappresentata da una grande inquietudine che diventa angoscia
e si manifesta soprattutto di notte. Il suo temperamento di base è pignolo, meticoloso,
preciso, ordinato, avaro; è sempre diffidente e teme di essere ingannato. A livello
emotivo alterna eccitazione a depressione con senso di colpa. A differenza di
Ignatia, Arsenicum non è ottimista ma tende al pessimismo, pensa sempre al peggio. In molti soggetti sono stati individuate tendenze suicide.
Lo stato depressivo è spesso conseguente a malattie croniche e debilitanti. Il
soggetto è prostrato, debole, affaticato, anemico, fortemente freddoloso. L’ossessione
per l’ordine e la pulizia è legata al suo costante bisogno di sicurezza e, pur
essendo diffidente e rifiutando aiuti e cure, dipende dagli altri e ha un continuo
bisogno di essere rassicurato.
A livello fisico il rimedio agisce sull’apparato gastroenterico (diarrea, colite,
gastrite, ulcera gastroduodenale), respiratorio (raffreddore con secrezione acquosa,
asma) e su tutti i sintomi brucianti. Una grande caratteristica di Arsenicum è
l’irrequietezza fisica che porta il paziente a muoversi continuamente e a camminare
da un luogo all’altro in cerca di sollievo. Spesso si prescrive per la depressione
degli anziani accompagnata da fragilità e debolezza.
AURUM METALLICUM
Questi rimedio rappresenta la descrizione della vera e propria sindrome melanconica
in senso psichiatrico, caratterizzata da tristezza, disperazione, sensi di colpa
e autosvalutazione. La depressione di Aurum è la conseguenza di un grave trauma
affettivo o di uno stato di sovraffaticamento mentale portato all’esasperazione.
La sofferenza che prova il soggetto corrispondente al rimedio è molto gravosa:
si fa continui rimproveri, si colpevolizza, si ritiene indegno e teme di perdere
l’amore dei suoi cari. Una caratteristica peculiare di Aurum è la sensazione di
dimenticare o trascurare qualcosa d’importante per cui sarà rimproverato. Scontento
di tutto, egli crede di non essere adatto alla vita ed è questo il nucleo fondamentale
della sua disperazione. In genere si tratta di un paziente adulto con carattere
autoritario, collerico che non sopporta le contraddizioni, molto dedito al lavoro
e con un forte senso della giustizia. Quando cade nello stato depressivo perde
ogni ideale, tutto diventa insormontabile, prova disprezzo per la vita e si convince
di aver commesso errori imperdonabili fino a desiderare la morte. È ossessionato
da idee suicide.
Il crollo delle motivazioni è predominante e induce Aurum a ricercarle nevroticamente
nella vita degli altri per colmare l’enorme senso di vuoto interiore. Le chiavi
del rimedio sono, oltre la depressione, una grande impulsività e irritabilità
con bruschi cambiamenti emotivi. A livello fisico i sintomi predominanti sono
una sindrome cardiovascolare con ipertensione, vampate di calore con viso congestionato,
vertigini, gonfiore e bruciore gastrico, nausea, palpitazioni violente accompagnate
da forte ansia e sensazione che il cuore si fermi. Il sonno è inquieto e disturbato
da sogni angoscianti.
SEPIA
Nel soggetto che ha bisogno di questo rimedio, la disfunzione del sistema nervoso
centrale e neuroendocrino provoca una depressione caratterizzata da due fasi:
una astenica depressiva, con crisi ipocondriache, indifferenza per il proprio
lavoro e i propri cari, crisi di pianto, desiderio di solitudine, frigidità, ipotensione
arteriosa; una stenica caratterizzata da iperattività e/o irritabilità, collera
e irascibilità. Sepia è un paziente apatico, insoddisfatto della propria vita,
indifferente a tutto, che non prova piacere o interesse nelle attività quotidiane.
Questo stato può essere temporaneo, come spesso avviene nelle donne prima delle
mestruazioni o durante la menopausa, oppure può perdurare per lungo periodo insieme
ad altri sintomi come tendenza alle crisi di pianto, pesantezza fisica diffusa
(soprattutto nella zona genitale), senso di vuoto epigastrico, vampate di calore,
nausee con avversione per la vista e gli odori dei cibi, emicranie. La sindrome
depressiva reattiva è causata da continue contrarietà, da delusioni, dispiaceri,
gravi stress affettivi.
Il soggetto Sepia ha dei tratti caratteristici: veste sempre di nero, ha lo sguardo
triste, piange mentre racconta dei propri sintomi, è meticoloso e non tollera
di essere contraddetto né consolato; è insicuro di sé, si sente inferiore, si
isola, ha perso la capacità di amare e il desiderio sessuale. Al risveglio lamenta
una forte stanchezza non legata a cause fisiche (psicastenia) che provoca difficoltà
ad alzarsi e ad affrontare la giornata. Il colorito è pallido, gli occhi sono
cerchiati; sono molto frequenti i dolori alla schiena e le lipotimie (svenimenti).
Tutti i sintomi descritti si aggravano al mare e migliorano con l’occupazione.
Sepia è particolarmente indicato nella donna, soprattutto per quella che soffre
di sindrome premestruale con sintomi fisici e psichici; inoltre è il rimedio d’elezione
della depressione post-partum caratterizzata da una nota “sindrome da vuoto”, che si sviluppa fin dalle prime
ore dopo il parto, con estrema stanchezza, irascibilità e intolleranza nei confronti
degli stimoli esterni (rumori, pianto del bimbo) e della consolazione, disgusto
per la sessualità, angoscia, indifferenza.
PULSATILLA
Anche Pulsatilla, come Sepia, piange spesso, sia mentre racconta dei suoi sintomi,
sia per le più futili motivazioni. Il soggetto che ha bisogno di questo rimedio
è però molto diverso da Sepia: è timido, tenero, fortemente emotivo, bisognoso
d’affetto e arrendevole con chi lo circonda. L’umore è mutevole, passa con facilità
dal riso al pianto. Ma, a differenza di Ignatia e Sepia, Pulsatilla corrisponde
ad una persona che cerca continuamente la consolazione, il conforto e la comprensione.
Difficilmente si mette in contrasto con gli altri ma può andare in collera o diventare
sospettosa e diffidente se non si sente compresa. Questi pazienti sono rimasti
affettivamente dipendenti in epoca infantile e ciò ha comportato, nell’età adulta,
la continua ricerca dell’amore e delle attenzioni altrui.
I sintomi fisici sono mutevoli come l’umore; i principali sono i disturbi mestruali
nelle donne, i reumatismi che cambiano spesso caratteristiche, la stasi venosa,
presenza di catarri e secrezioni abbondanti con perdita dell’olfatto durante i
raffreddori, cistiti ricorrenti.
NATRUM MURIATICUM
La depressione di questo rimedio deriva da un grave dispiacere, una delusione
d’amore o una fatica protratta nel tempo. Come accade per Sepia, la persona Natrum
muriaticum si isola cercando la solitudine e sta peggio quando viene consolato.
Tuttavia, a differenza di Sepia, non riesce a “scaricare” all’esterno ciò che
prova. Il soggetto è triste, riservato, non comunica; il passato rivive in lui
attraverso un continuo rimuginio riguardo i propri dispiaceri, anche quelli più
lontani nel tempo. L’aggressività repressa crea un’ ”implosione emotiva” che si
traduce in crisi depressiva, tristezza, dimagrimento, sconforto e rancore. A livello
caratteriale è un soggetto suscettibile, irascibile, frettoloso, distratto, maldestro;
molto riservato, non ama ricevere domande e quando sta male odia chi lo contraddice
o tenta di consolarlo. È sfiduciato, scoraggiato, teme il futuro ed è stanco di
una vita che non ama più. A livello fisico i disturbi sono altalenanti e mutevoli:
stipsi e diarrea, riso e lacrime. Soffre di forti cefalee (soprattutto al mattino),
alopecia, ha fronte e capelli grassi. Teme fortemente i ladri e li sogna la notte.
Il sonno è disturbato e ha una tendenza ossessiva che lo porta a controllare tutto
(porta, chiusura del gas ecc.). Rimedio molto indicato per gli adolescenti.
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Questo rimedio viene prescritto per le depressioni reattive su base psicosomatica.
Lo stato psicologico e i suoi sintomi peculiari descrivono la struttura tipica
del depresso, soprattutto in riferimento al rapporto con l’immagine di sé. La
persona Thuja, infatti, ha una bassa autostima, sensi di colpa e complessi d’inferiorità; si preoccupa sempre per le sue azioni
e per ciò che potrebbe causare agli altri. La sua angoscia nasce dalla convinzione
errata che nessuno può amarlo per come è, per questo si nasconde e diventa impenetrabile.
Con innumerevoli sforzi cerca sempre di adattarsi agli altri ma nonostante tutto
l’allontanamento da sé lo rende depresso e vuoto. Il rimedio si riferisce ad un
soggetto introverso, riservato, che non ama parlare di sé e nasconde dolori e
insoddisfazioni dietro una maschera di allegria. Soffre di una nevrosi di tipo
ossessivo con fissazioni persecutorie, idee fisse. Teme fortemente le malattie
e i tumori, si deprime per la cronicità dei suoi disturbi. Sintomi tipici del
rimedio sono disturbi dermatologici (eczema, acne, verruche), malattie conseguenti
a vaccinazioni o contraccettivi orali, ritenzione idrica, nevralgie, diarrea alternata
a stipsi.
SILICEA
Importantissimo rimedio costituzionale caratterizzato da una grande stanchezza,
sia fisica che psichica. Questa profonda mancanza di energia si traduce, sul piano
mentale, in una difficoltà di concentrazione e in uno stato di esaurimento che
coinvolge tutto l’organismo. La depressione di Silicea è legata, da un lato, all’assenza
di energia vitale e, dall’altro, alla sfiducia che ha di sé e degli altri, allo
scoraggiamento che prova dentro di sè e che conduce all’impossibilità di gestire
i propri progetti. La mancanza di volontà (abulia) e l’apatia rendono il soggetto
Sepia privo di qualsiasi stimolo. Il senso d’inadeguatezza e di insicurezza che
lo invadono lo fanno sentire indifeso, per questo teme sempre che qualcuno possa
aggredirlo o offenderlo. Questi timori si traducono sul piano psichico in fobie,
in particolare degli aghi e degli spilli. Accanto allo stato depressivo vi è anche
una tendenza al nervosismo e all’ipersensibilità agli stimoli esterni che agiscono
sul suo stato umorale.
A livello somatico presenta stitichezza, spiccata tendenza alle allergie, forte
sudorazione alla testa e ai piedi, cefalee che migliorano avvolgendo il capo con
la lana.
PHOSPHORICUM ACIDUM
Il soggetto che ha bisogno di questo rimedio è una persona che, in seguito a
cause scatenanti ben definite come forte sovraffaticamento mentale e intellettuale,
delusione d’amore, malattia febbrile, si trova in una condizione di completo esaurimento
che si riflette in uno stato depressivo che invade mente e corpo. Il paziente
che corrisponde alla costituzione di questo rimedio è incapace di pensare, di
raccogliere le idee, di rispondere; ha la memoria debole, soffre di insonnia notturna
e sonnolenza diurna, ha diarrea, forte sudorazione, alopecia, grande astenia,
cefalea con vertigini. Phosphoricum acidum è particolarmente indicato sia per
i postumi degli shock affettivi che per tutti gli stati conseguenti ad un grande
affaticamento intellettuale, come quello degli studenti.
Bibliografia
- Galimberti U., Enciclopedia di Psicologia, Garzanti Libri, Milano, 2004.
- I problemi della mente, a cura di Elda Longhitano, De Agostini Editore, Novara, 2006.
- Lolli F., La depressione, Bollati Boringhieri, Torino, 2009.
- Demarque D., Jouanny J., Poitevin B., Saint- Jean V., Farmacologia e materia medica omeopatica, Tecniche Nuove, Milano, 1999.
- AA. VV., Omeopatia: il medico risponde, Tecniche Nuove, Milano, 2006.
- Horvilleur A., Piccola enciclopedia dell’omeopatia, Edizioni, Del Riccio Firenze, 1986.
- Dizionario pratico di omeopatia per la famiglia, a cura dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, Edizioni Riza, Milano,
2007.
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