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LA TERAPIA OMEOPATICA PER L’OTITE |
A cura di Marta Chiappetta |
L’otite è un processo infiammatorio a carico dell’orecchio. In base alla zona colpita si distinguono tre tipi di otiti: quella dell’orecchio
esterno (detta otite esterna), quella dell’orecchio medio (detta otite media) e quella dell’orecchio interno (detta otite interna).
L’otite esterna ha un origine batterica o micotica; colpisce il condotto uditivo
e può manifestarsi con un foruncolo o con un eczema. I sintomi principali sono:
dolore che si acutizza al tatto e sensazione di orecchio “pieno”, causata dal
gonfiore del condotto uditivo. Può essere causata da germi o da agenti esterni
come errate manovre di pulizia.
L’otite media colpisce l’orecchio medio ed è in genere più grave dell’otite esterna.
Compare frequentemente nei bambini perché le loro tube di Eustachio sono più corte
e posizionate più orizzontalmente e questa caratteristica rende difficile il drenaggio.
Le otiti medie sono causate da virus e batteri che passano attraverso le tube
infiammate a causa di raffreddori, sinusiti, faringiti, tonsilliti. Nella forma
acuta, detta otite acuta media, il mancato drenaggio comporta un accumulo di secrezioni
che esercitano un pressione sulla membrana timpanica. Ciò determina uno dei sintomi
principali dell’otite media, il dolore intenso. Altri sintomi tipici sono ipoacusia (riduzione dell’udito), acufene (percezione illusoria di rumori e fischi), a volte vertigini.
L’otite interna è un’infiammazione batterica della struttura dell’orecchio interno.
Deriva dall’otite media ed è meglio conosciuta come labirintite.
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L’otite è un disturbo molto comune nei bambini anche se nel loro caso l’interpretazione psicosomatica è più sottile. Il bambino si sente schiacciato dalle continue richieste esterne di genitori ed insegnanti e non è un caso che i più colpiti, soprattutto con forme recidivanti, siano i bambini di indole mite che subiscono le dinamiche di genitori nervosi e vittime di ritmi di vita frenetici che impongono anche ai loro figli. Il bambino attraverso l’otite esprime la sua sofferenza: quella di non essere compreso nella sua natura e accolto nelle sue difficoltà.
La medicina omeopatica è di grande aiuto nella cura delle otiti, in particolare nell’otite media che è la più comune.
Aconitum napellus si usa nelle otiti acute e improvvise che compaiono dopo un colpo di freddo. Il dolore è acuto, bruciante, a “spillo” e si presenta principalmente di notte e spesso quando il paziente si trova in un luogo caldo. L’orecchio infiammato diventa rosso, a volte compaiono febbre alta e sete intensa. I sintomi sono accompagnati da forte stato ansioso. La personalità Aconitum è forte, attiva, soggetta a violenti scoppi di collera. Soffre spesso di vertigini con sensazione di ondeggiamento.
Arsenicum album è il rimedio adatto per le otalgie, le otiti catarrali (infiammazione dell’orecchio medio con presenza di muco) con dolori forti e brucianti (il bruciore è il sintomo chiave del rimedio) che si aggravano di notte. I disturbi sono accompagnati da agitazione, ansia, irrequietezza motoria soprattutto nel bambino e in presenza di febbre. Tutti i disturbi peggiorano con il freddo e con lo sforzo fisico mentre migliorano con il caldo e le applicazioni calde. Arsenicum è maniaco della pulizia e dell’ordine. Ha molte paure: delle malattie, della povertà, dei ladri, di rimanere solo. È dipendente dagli altri e ha un costante bisogno di essere rassicurato.
Un altro rimedio usato per l’otite che colpisce i bambini piccoli è Chamomilla. In questo caso l’otalgia è spesso legata ai disturbi della dentizione. Il lato colpito dal dolore diventa caldo e arrossato. Il dolore è intenso e intollerabile, soprattutto nei bambini che non riescono a sopportarlo, quelli collerici e irritabili che si calmano solo quando vengono cullati. L’otalgia peggiora con il caldo e migliora con il freddo.
Quando l’otite infiamma anche la tuba di Eustachio che collega l’orecchio medio al nasofaringe è molto efficace Mercurius solubilis. Il dolore acuto e pungente si irradia a tutta la zona che corrisponde al lato dell’orecchio infiammato. I sintomi tipici dell’otite di Mercurius sono otorrea abbondante giallo-verdastra accompagnata da febbre, brividi, scialorrea (salivazione intensa con fuoriuscita involontaria). La faringe e le tonsille si infiammano, le feci sono verdastre e sanguinolente. Il paziente è debole, irritabile, soffre di vuoti di memoria. Il rimedio è adatto anche per le otiti croniche con catarro tubarico, soprattutto quelle conseguenti ad influenze, raffreddori e tonsilliti che lasciano la sensazione di orecchie chiuse anche per molti giorni. Un aspetto che viene considerato spesso, tra i criteri per la scelta del rimedio più adatto, è la lateralità, cioè una maggiore e più frequente incidenza dei sintomi su un lato del corpo.
Nel caso di Belladonna l’otite si manifesta principalmente a destra (otite media congestizia). Come per Aconitum ha un esordio repentino, spesso dopo un colpo di freddo o dopo una faringite. Il sintomo principale è il dolore acuto, pulsante e trafittivo con arrossamento della membrana timpanica. Quando l’infiammazione è molto forte si presenta anche la febbre alta accompagnata da sudorazione e debolezza generale. Il soggetto Belladonna ha reazioni intense: è allegro e vivace quando sta bene ma diventa violento e delirante quando sta male. È pauroso, impressionabile e soffre d’insonnia. I disturbi peggiorano con il calore e migliorano con il riposo.
Pulsatilla si utilizza per le otiti acute e croniche con naso secco e ostruito che peggiorano la notte e con il caldo, in particolare si usa per una forma di otite purulenta caratterizzata da presenza di pus giallo con dolori pulsanti e senso di pienezza. Il rimedio soffre di rinofaringiti recidivanti e allergiche, di patologie del sistema venoso e di disturbi ginecologici nella donna. Il soggetto è avido di affetto, ha un’emotività estrema e un umore variabile; è dolce e timido ma anche sospettoso e geloso. Quando è depresso diventa taciturno. Tutti i sintomi migliorano con l’aria fresca, il movimento e la consolazione.
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Capsicum si usa in tutte le manifestazioni della sfera Orl (otorinolaringoiatrica). È il rimedio d’elezione per le otiti congestizie medio acute caratterizzate da forte otalgia e arrossamento della parte esterna e del timpano. L’otalgia di Capsicum si presenta con un dolore acuto bruciante simile ad una “pugnalata”. Il paziente è taciturno, malinconico; soffre d’insonnia e ha la sensazione continua di essere perseguitato. I sintomi peggiorano con il freddo e migliorano con il movimento e il caldo (tranne nel caso del bruciore localizzato).
Come già specificato per Hepar sulfur, l’effetto dei rimedi varia in base alle potenze utilizzate per molti casi di otite. Quelle comunemente più usate sono le basse potenze (5 CH) o le alte potenze (15-30 CH). Sarà il medico curante a scegliere la più adatta dopo un’accurata mappatura dei sintomi, sia fisici che psichici.
Bibliografia
- Demarque D., Jouanny J., Poitevin B., Saint- Jean V., Farmacologia e materia medica omeopatica, Tecniche Nuove, Milano, 1999
- AA.VV. , Dizionario di psicosomatica, Edizioni Riza, Milano, 2007
- Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, Dizionario pratico di omeopatia per la famiglia Vol.3: I rimedi, Edizioni Riza, Milano, 2007
- Mandice A., Pronto soccorso omeopatico, Urra - Apogeo, Milano, 2009
- Ugolini P., Graziosi S., Terapia omeopatica degli stati acuti, Edi- Lombardo, 2007.
La cataratta è la malattia oculare più conosciuta nell'anziano, ma ci sono altre patologie che, se non riconosciute e curate in tempo, possono portare alla cecità. Glaucoma e retinopatia diabetica, per esempio, possono essere trattate a seguito di una tempestiva diagnosi fatta...
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