La pollinosi, conosciuta comunemente come “raffreddore da fieno” (rinite allergica) è la più frequente tra le allergopatie (sindromi allergiche stagionali). È un’infiammazione acuta o cronica delle mucose delle alte vie respiratorie e
degli occhi causata da un’anomala sensibilità ai pollini. Chi soffre di pollinosi
normalmente inizia ad avvertire i primi sintomi sempre nello stesso periodo dell’anno
che è quello che coincide con la fase di produzione dell’allergene specifico.
In Italia la stagione dei pollini va da fine marzo fino ai primi di settembre
raggiungendo il picco massimo tra maggio e giugno.
I responsabili dei pollini sono le anemofile, cioè le piante che utilizzano il
vento per diffondere il polline alle altre piante distanti.
I fenomeni di pollinosi si possono presentare anche in altri periodi dell’anno,
da gennaio ad ottobre. Questo avviene perché i cambiamenti climatici hanno portato
a delle variazioni del ciclo di vita delle piante con conseguente aumento dei
tempi della collimazione. In generale, le famiglie botaniche coinvolte sono le Composite (Ambrosia) con
fioritura estivo-autunnale, le Urticacee (Parietaria) a fioritura estiva, Betulla
Nocciolo e Ontano tra febbraio ed aprile e le Graminacee con fioritura da fine
marzo a settembre con un picco tra maggio e giugno.
Chi soffre di pollinosi ha una sensibilizzazione verso quell’allergene, più precisamente
verso gli antigeni che si trovano sulla superficie dei pollini. Gli antigeni innescano
una reazione immunitaria e vengono prodotti particolari anticorpi, le immunoglobuline
di classe E (IgE), che aderiscono alla superficie di alcune cellule dalle quali
vengono prodotti mediatori chimici. Quando gli antigeni raggiungono le mucose degli organi colpiti si incontrano
con gli IgE e si innesca un processo infiammatorio che causa la sintomatologia
propria della pollinosi. La sensibilizzazione ad un allergene può prodursi in tutti gli individui anche
se alcuni soggetti sono maggiormente predisposti. In generale è presente una importante
componente ereditaria.
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Un ruolo importante nelle riniti allergiche è rappresentato dal clima. In un
giorno freddo, nuvoloso, senza vento e pioggia il paziente non avverte il disturbo;
al contrario quando fa caldo, ci sono sole e vento e l’aria è secca la manifestazione
allergica esplode. Alcuni soggetti sono estremamente ricettivi all’umidità. In questo caso la sintomatologia
allergica si aggrava nei giorni umidi e piovosi.
I sintomi tipici della pollinosi sono: occhi infiammati, lacrimazione, arrossamento
delle congiuntive, prurito al palato, al naso, alla gola e agli occhi, insonnia,
stanchezza, irrequietezza, rinorrea acquosa. Tipici della pollinosi sono gli starnuti
che si presentano all’improvviso e si protraggono anche per un paio d’ore. È presente anche una tosse stizzosa, spesso notturna, con sibili e difficoltà
respiratoria. Una complicanza della pollinosi è l’asma bronchiale che colpisce il 20-30% delle persone che soffrono di raffreddore da fieno.
Nei Paesi occidentali c’è stato un forte aumento delle allergie ma le cause di
questa maggiore frequenza non sono ancora note. Quello che invece è emerso da
numerosi studi è che nello sviluppo di sintomi allergici giocano un ruolo fondamentale
lostress e gli aspetti emozionali. Il sistema immunitario è infatti in contatto con il sistema nervoso centrale,
in una interdipendenza per la quale i due sistemi comunicano tra loro in modo
preciso e reciproco. Un particolare stato emotivo può quindi influenzare le reazioni allergiche di
un individuo. Inoltre l’ipersensibilità che alla base della reazione allergica simboleggia,
a livello psicosomatico, una vulnerabilità, un’ipersensibilità appunto nei confronti
di ambiti, relazioni ed elementi esterni.
Il trattamento omeopatico risulta molto utile nella cura della pollinosi. I rimedi
possono essere usati sia in fase preventiva sia in fase acuta. Il primo importante vantaggio di una terapia omeopatica è l’assenza di effetti
collaterali che si presentano spesso con le cure allopatiche come la sonnolenza
e i disturbi dell’attenzione. Un altro importante vantaggio è l’assenza di tossicità dei rimedi che possono
essere indicati per qualsiasi età.
Spesso la terapia omeopatica viene prescritta in associazione ai farmaci tradizionali.
Lo studio accurato di sintomi, manifestazioni è un inquadramento globale del problema
allergico che genera un controllo ed un monitoraggio sui sintomi aumentando la
conoscenza della patologia e del proprio corpo. Se accuratamente individuati, i rimedi scelti possono essere sufficienti per
la gestione della sintomatologia e per accompagnare il paziente verso la guarigione. La cura omeopatica aiuta anche a ridurre le fluttuazioni cliniche e sostiene
il paziente sviluppando la sua capacità di autoguarigione.
Nella pratica omeopatica esistono dei preparati che possono essere utilizzati
sia a scopo preventivo sia nella fase acuta.
Il più utilizzato è Pollens, un composto di pollini di varie origini diluiti. Se viene utilizzato in via
preventiva andrà assunto una o due volte alla settimana due mesi prima del periodo
della pollinazione. Pollens è utile anche nella fase acuta: la posologia di base
sono 5 granuli al giorno (al mattino o alla sera) alla 30 CH.
Per quanto riguarda i rimedi unitari Allium cepa si utilizza nei raffreddori allergici con forte infiammazione nasale e violenti
attacchi di starnuti accompagnati da mal di testa. È presente rinorrea abbondante
con scolo nasale irritante e acre. L’infiammazione produce escoriazioni diffuse
sulle ali nasali e sul labbro superiore. Sono presenti anche secrezioni oculari
ma non brucianti. La crisi allergica scoppia spesso nei locali chiusi e caldi
mentre migliora all’aria fresca e peggiora verso sera. Questo rimedio può essere
utilizzato anche in associazione con altri rimedi complementari, sia nelle sindromi
allergiche che in quelle infiammatorie.
Quando la rinite si manifesta con forte infiammazione nasale con secrezioni dense,
bruciore e starnuti il rimedio d’elezione è Arsenicum album. La rinite tipica di arsenicum è caratterizzata da uno scolo nasale acquoso
con ostruzione nasale. Tutto brucia: occhi, vie respiratorie, narici. Spesso la
rinite allergica è accompagnata da manifestazioni cutanee (orticaria o eczema).
Tutti i sintomi migliorano con il calore (ambiente caldo, impacchi caldi ecc.).
Quando l’allergia si concentra sugli occhi il rimedio indicato è Euphrasia. La pollinosi si accompagna ad una tipica congiuntivite con fotofobia, lacrimazione,
irritazione e bruciore oculare. Al contrario di Allium, il raffreddore di questo
rimedio è meno forte e non bruciante. Il paziente peggiora nella posizione supina.
Sabadilla è il rimedio tipico delle riniti con scolo acquoso, lacrimazione degli occhi
e dolori frontali. È presente una forte ipersensibilità al freddo e migliora con
il caldo. Caratteristica tipica del rimedio è il prurito del velo palatino; il
paziente è costretto a grattare il palato con la lingua per alleviare il prurito.
La rinorrea è abbondante e associata a bruciore e ostruzione delle narici. Il
paziente ha un’ipersensibilità dell’olfatto. Tutti i sintomi peggiorano con il
freddo e con l’odore dei fiori mentre migliorano con il calore e le bevande calde.
Sticta pulmonaria ha un’azione specifica sulle mucose respiratorie. La sensazione che lamenta il
paziente è quella di naso ostruito e dolore alla radice del naso stesso. È presente
anche una tosse stizzosa, insistente e continua soprattutto la notte che provoca
dolori ai seni frontali.
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Dulcamara si utilizza per le rinofaringiti e le febbri da fieno che compaiono a fine estate
e in autunno. Il rimedio agisce soprattutto per quelle riniti che peggiorano il
quadro sintomatologico con il clima umido e piovoso. La rinite di dulcamara è
caratterizzata da ostruzione nasale che si manifesta dopo l’esposizione al freddo
umido. Il paziente ha la sensazione di avere del muco nell’ipofaringe con sensazione
di raschio in gola. I disturbi sono accompagnati da una sensazione di freddo.
I sintomi peggiorano con la pioggia e l’umidità mentre migliorano con il caldo
e il movimento.
Nux vomica è il rimedio adatto quando il paziente soffre di una rinite spasmodica con starnuti
a ripetizione a risveglio o durante la giornata. Il naso è ostruito la notte e
cola abbondantemente durante il giorno. Nux è un soggetto irritabile, nervoso,
impaziente che non tollera alcun tipo di ostacolo.
Pulsatilla cura la coriza acuta e quella cronica con muco giallo che peggiora con il caldo
e migliora all’aria aperta.Il naso è ostruito la notte mentre c’è secrezione al
mattino. Pulsatilla ha un carattere dolce, sensibile ed emotivo.
Per i rimedi descritti sono indicate le basse potenze (dalla 5 alla 30 CH) soprattutto
nella fase acuta. L’azione di alcuni di essi è valida anche come prevenzione;
in ogni caso sarà sempre il medico curante a stabilire la posologia e le potenze
adatte in base agli specifici quadri sintomatologici.
Bibliografia - Demarque D., Jouanny J., Poitevin B., Saint- Jean V., Farmacologia e materia medica omeopatica, Tecniche Nuove, Milano, 1999
- Mandice A., Pronto soccorso omeopatico, Urra - Apogeo, Milano, 2009
- Speciani A., Le allergie: cause, diagnosi e terapie, Tecniche Nuove, Settimo Milanese (MI), 2003
- Soumaille S., Vorrei capire le... allergie, CIS, Milano 2002
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