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I RIMEDI OMEOPATICI DA PORTARE IN VIAGGIO 1/2 |
A cura di Marta Chiappetta |
La definizione più chiara e completa di viaggio è probabilmente: “Giro attraverso
uno o più Paesi, in genere lontani dal proprio, per un periodo di tempo più o
meno lungo, a scopo di lavoro, di studio, di piacere”. Dunque il viaggio è, per
prima cosa, un evento in movimento, un’azione che il soggetto compie nel tempo
e nello spazio. Compiere un viaggio significa mettere in atto una serie di risorse,
sia psichiche che fisiche, e per farlo in serenità è importante organizzarsi al
meglio.
Nonostante l’idea di viaggio e vacanza venga associata ad una porzione di tempo
allegro e spensierato, lontano dallo stress e dalle fatiche del quotidiano, non
è infrequente avvertire dei disturbi, ammalarsi o andare incontro a piccoli imprevisti.
Ciò avviene perché viaggiare presuppone molti cambiamenti inevitabili che “stressano”
il corpo e la mente a causa di molteplici fattori come il cambiamento repentino
di clima, gli sbalzi termici e le abitudini diverse (sonno, alimentazione, orari).
L’omeopatia propone molte soluzioni per chi deve affrontare un viaggio e il suo approccio
terapeutico offre numerosi vantaggi:
- I rimedi sono ben tollerati dall’organismo, non presentano effetti indesiderati
e non interagiscono con altri farmaci;
- Sono molto efficaci nella prevenzione di diversi disturbi;
- Hanno un’elevata praticità e sono utili soprattutto negli spostamenti perché
occupano poco spazio e possono essere assunti senz’acqua;
- Sono adatti a tutta la famiglia, anche ai bambini e agli anziani.
Le informazioni riportate servono a dare un’indicazione di base sulle modalità
di assunzione dei rimedi, facendo riferimento ai sintomi più frequentemente riscontrati
in viaggio. Solo il medico curante, dopo un’attenta analisi della costituzione
del soggetto, potrà consigliare quali rimedi portare in viaggio, indicando anche
la corretta gestione delle potenze e della posologia.
LA PAURA DI VIAGGIARE
Un problema frequente per chi decide di affrontare un viaggio è la paura, l’ansia
che precede l’evento. Nonostante il viaggio sia associato ad un’immagine positiva,
soprattutto quando si va in vacanza, sono molte le persone che vivono la vigilia
della partenza e il momento del ritorno con disagio e angoscia, anche al solo
pensiero di organizzarsi, fare i bagagli, prendere un mezzo di trasporto e allontanarsi
da casa. Il panico che il soggetto prova è talmente forte da condizionare il desiderio
di partire fino ad oscurarlo. Lo stato di panico deriva da una serie di fattori
e di vissuti, ma molto spesso è legato ad un disturbo, l’agorafobia, ovvero la paura degli spazi aperti, che si traduce nel timore di sentirsi in
trappola, senza via di fuga. Questa sensazione è molto frequente nei viaggi e
negli spostamenti e il panico si presenta sia sotto forma di ansia anticipatoria,
sia come vere e proprie crisi in contesti come code in autostrada, gallerie, scale
mobili, spostamenti in treno, macchina, nave e aereo.
Gelsemium 30 CH
Rimedio indicato quando l’ansia anticipatoria genera un senso di confusione,
tensione paralizzante, tremori, diarrea. È consigliabile assumere 3 granuli la
sera prima del viaggio, altri 3 granuli un'ora prima della partenza e poi continuare
anche durante il tragitto per tenere a bada l’ansia. In questo caso si possono
assumere 3 granuli ogni 2 o 3 ore, o anche con un intervallo minore, fino a miglioramento dei sintomi.
Argentum nitricum 30 CH
Rimedio molto utile nell’ansia con senso di stordimento, tremarella e idee fisse,
nel panico e nell’agitazione febbrile che precede i viaggi e gli incontri: se
ne assumono 3 granuli la sera prima della partenza e altri 3 poco prima di affrontare
il viaggio. Argentum è più indicato di Gelsemium quando l’ansia pre-partenza è
molto marcata e associata a claustrofobia (paura degli spazi chiusi), che si presenta soprattutto quando si prospettano
viaggi in aereo.
LA CHINETOSI
La chinetosi (o cinetosi) è la “malattia da movimento”, ovvero un disturbo causato
dalle repentine variazioni di posizione del corpo nello spazio; la sintomatologia
è provocata dalla sollecitazione del labirinto dell’orecchio interno (organo che
governa il meccanismo dell’equilibrio) a seguito dei movimenti ritmici o aritmici
impressi passivamente sul corpo del soggetto sia da mezzi di trasporto (nave,
aereo, auto, treno), sia da giostre, altalene ecc. I sintomi principali della
chinetosi sono nausea, vomito, pallore, sudorazione fredda, malessere generale,
lipotimia, cefalea, sonnolenza, ipersalivazione e vertigini. La sindrome si risolve
appena cessano gli stimoli meccanici che l’hanno causata, anche se a volte i sintomi
possono persistere per un breve lasso di tempo anche dopo il viaggio. Tutti possono
soffrire di chinetosi a vari gradi; è una condizione rara prima dei 2 anni d’età
e raggiunge il picco massimo intorno ai 12 anni, per poi decrescere. Le donne
sono soggette alla chinetosi tre volte più degli uomini, con un peggioramento
in prossimità e durante le mestruazioni. Alcuni fattori predispongono e peggiorano
il disturbo: stanchezza, farmaci, alcool, cattivi odori, rumori fastidiosi, scarsa
ventilazione nel mezzo di trasporto ma, soprattutto, stati di ansia e agitazione.
È consigliabile fare uno spuntino leggero prima del viaggio; durante il tragitto
non muoversi eccessivamente ed evitare di leggere.
I rimedi omeopatici indicati per la chinetosi sono molto utili sia in fase preventiva,
sia durante il viaggio. Il loro vantaggio è quello di alleviare i sintomi senza
provocare sonnolenza, fenomeno molto frequente quando si utilizzano farmaci allopatici.
I rimedi vanno assunti ai primi sintomi e durante la fase di malessere; in molti
casi, soprattutto nelle crisi che si ripropongono ad ogni viaggio, è consigliabile
assumere il rimedio che più rispecchia la sintomatologia in maniera preventiva,
la sera prima della partenza o anche nei 3-4 giorni precedenti.
Cocculus indicus
Rimedio indicato per la chinetosi con nausea, vertigini, vomito prostrazione
e a volte diarrea. Le vertigini migliorano quando il soggetto si distende o resta
immobile e peggiorano quando si muove o osserva oggetti in movimento. La sintomatologia
è legata anche alla mancanza di sonno e alle variazioni di fuso orario.
Uso: Cocculus 30 CH 3 granuli sublinguali 1 volta al giorno nella fase preventiva; Cocculus 7-9CH, 3 granuli sublinguali un’ora prima del viaggio e successivamente ogni 1-2 ore
durante il viaggio fino a miglioramento.
Tabacum 7- 9CH
Mal di mare e mal d’auto con nausea molto forte, vomito, vertigini, pallore,
sudorazione, senso di svenimento e sensazione di vuoto allo stomaco. Le vertigini
peggiorano tenendo gli occhi aperti. Il soggetto è solitamente freddoloso ma durante
l’attacco di chinetosi migliora all’aria aperta o scoprendosi il collo e il petto.
Uso: Tabacum 30 CH 3 granuli sublinguali 1 volta al giorno nella fase preventiva; Tabacum 7-9CH 3 granuli sublinguali un’ora prima del viaggio e successivamente ogni 1-2 ore
durante il viaggio fino a miglioramento.
Petroleum
Mal d’auto, di mare o d’aereo con forte nausea, vomito, cefalee mattutine, sudori
freddi, dolori addominali. Il soggetto ha la nausea anche quando guida. I sintomi
peggiorano alzandosi e migliorano con il calore, d’estate, mangiando prima della
partenza, con l’immobilità e tenendo gli occhi chiusi. Rimedio indicato per le
persone che soffrono spesso di eruzioni cutanee, soprattutto d’inverno.
Uso: Petroleum 5-7CH, 3 granuli sublinguali durante il viaggio, ogni ora o due a seconda della necessità.
Borax 7-9CH
Ansia e paura per i movimenti in discesa con brusca accelerazione (ad esempio
in aereo durante l’atterraggio o le turbolenze) o con inclinazione in avanti (scale,
ascensore). Il rimedio è indicato in caso di mal d’aria, ipersensibilità ai rumori,
nausea, vertigini, lipotimia, pallore.
Uso: Borax 7-9CH, 3 granuli prima della partenza e durante il viaggio, soprattutto in caso di
turbolenze.
I DISTURBI INTESTINALI
La flora batterica intestinale è costituita da batteri “buoni” e da altri, potenzialmente
nocivi che, in condizioni normali, sono innocui e garantiscono la funzionalità
dell’intestino. Durante i viaggi l’equilibrio della flora intestinale viene intaccato
da molteplici fattori: affaticamento, stress per i preparativi, sbalzi climatici,
fuso orario e diverse abitudini alimentari. L’intestino non ha il tempo di adattarsi
così velocemente, perde la sua regolarità e diventa vulnerabile alle infezioni.
La conseguenza di ciò sono sintomi più o meno blandi come diarrea e stipsi, oppure
sindromi infettive a cui il soggetto va incontro soprattutto se la meta delle
vacanze sono i paesi tropicali, a causa dell’ingestione di acqua o cibo contaminati
da virus e batteri.
Il disturbo più frequente è la “diarrea del viaggiatore”, che colpisce dal 20 al 50% delle persone che si recano in Paesi con condizioni
igienico-sanitarie scarse o comunque inferiori a quelle del Paese di provenienza.
Questo disturbo è causato da numerosi agenti patogeni come virus e batteri. In
base al microrganismo contratto le manifestazioni possono essere differenti. Nel
gruppo dei virus, le cause più frequenti di diarrea del viaggiatore sono i Rotavirus
e gli Enterovirus mentre tra gli agenti batterici quelli più importanti sono l’Escherichia coli, le Shigelle, le Salmonelle e il Campylobacter jejuni.
Il contagio con l’infezione gastrointestinale avviene principalmente per via
oro-fecale, attraverso il consumo di acqua e alimenti contaminati, ma spesso anche
tramite la balneazione. Molto più raro, invece, il contagio diretto da uomo a
uomo per contatto con le mani sporche.
La prima regola fondamentale è quella di non mangiare, in zone ad alto rischio,
cibi che non si possono bollire o sbucciare come insalate o verdure crude, salse
a base di uova crude, dessert con creme non cotte, formaggi, frutti di mare, pesce
crudo, frutta non lavata, latte e latticini. Al contrario, i cibi (verdure, carne
e pesce) che possono essere cotti bene e al momento e la frutta lavata e sbucciata
personalmente, possono essere consumati serenamente perché la maggior parte dei
germi patogeni diventano inattivi al di sopra dei 70°C. L’acqua dei rubinetti
e delle fontane va evitata, anche per lavare i denti: è meglio usare acqua minerale
in bottiglie chiuse, bevande gassate o alcoliche, tè e caffè caldi. È buona norma
curare sempre l’igiene delle mani, soprattutto durante la manipolazione degli
alimenti, e proteggere cibi e bevande da insetti e altri animali.
Anche la stipsi può colpire spesso chi viaggia: questo fastidioso disturbo è causato principalmente
dalla diversa alimentazione ma anche ad un fattore psichico, legato al bisogno
dell’intestino di adattarsi ai cambiamenti di orari, clima, abitudini, ambienti.
L’omeopatia propone diversi rimedi per i disturbi intestinali, che vanno individuati
in base alla causa scatenante.
In caso di diarrea:
Arsenicum album
Rimedio d’elezione per la diarrea del viaggiatore di origine infettiva e per e intossicazioni alimentari da cibi avariati, conservati
o lavati male e acque inquinate. La diarrea è violenta, acuta, le feci sono abbondanti,
acquose, nerastre e maleodoranti. I sintomi sono accompagnati da vomito e dolori
violenti. Il soggetto è prostrato, fortemente agitato, freddoloso e debole, ha
sete di acqua fredda; i sintomi peggiorano la notte tra l’una e le tre e migliorano
con il calore.
Uso: Arsenicum album 7-9CH, 3 granuli sublinguali al ritmo di ogni scarica diradando fino a miglioramento.
Podophyllum
Diarrea caratterizzata da stimolo urgente e preceduta da dolori addominali con
flatulenza e borborigmi, feci abbondanti e gialle, spesso alternata a stipsi;
il disturbo è causato da turbe digestive soprattutto estive, che si presentano
in viaggio quando si è costretti a continue variazioni di alimentazione. Il soggetto
resta fortemente prostrato dopo l’attacco diarroico, migliora con applicazioni
calde o con il corpo sporto in avanti. Questa tipologia di diarrea si manifesta
anche nel bambino durante la fase della dentizione.
Uso: Podophyllum 7-9CH, 3 granuli sublinguali al ritmo di ogni scarica, diradando fino a miglioramento.
Mercurius solubilis
Diarrea estiva acquosa causata da tossinfezioni alimentari o parassitarie; le
feci sono verdastre, talvolta sanguinolente, accompagnate da nausea, vomito, alito
cattivo, gusto metallico e sete; spesso si presenta una gengivite concomitante.
Uso: Mercurius solubilis 7-9CH, 3 granuli sublinguali al ritmo di ogni scarica diradando fino a miglioramento.
Per la stipsi:
Consigli nutrizionali: pur dovendosi adeguare ad una diversa alimentazione, è importante cercare comunque
di integrare nei pasti le fibre che sono contenute in frutta, verdura e cereali
integrali e bere molta acqua. Per la colazione privilegiare cereali, yogurt, fiocchi
d’avena, muesli, datteri, semi di sesamo, fichi secchi e prugne.
Platina
Stipsi ostinata che si presenta durante i viaggi e le vacanze per il cambiamento
di ambiente, abitudini e alimentazione; il soggetto ha stimoli frequenti e inefficaci,
fame vorace, digestione difficile; le feci sono secche e aderiscono all’ano. I
sintomi migliorano camminando e muovendosi.
Uso: Platina 5CH, 3 granuli sublinguali 2 volte al giorno.
Nux vomica
Rimedio efficace per la stipsi che si presenta nei viaggi, soprattutto a causa
dei cambiamenti alimentari e dello stress del viaggio; l’evacuazione è difficoltosa
e spesso c’è alternanza di stipsi e diarrea. Il soggetto è nervoso e iperattivo,
tende ad abusare di cibo, alcolici, stimolanti e farmaci. Le turbe digestive si
associano a meteorismo, flatulenza, emorroidi dolorose. Nux vomica si utilizza
efficacemente anche per le congestioni da colpo di freddo e per i disturbi di
stomaco con senso di pesantezza, nausea e sonnolenza legati ad indigestioni o
a pasti troppo abbondanti.
Uso: Nux vomica 7-9CH, 3 granuli sublinguali 2-3 volte al giorno fino a miglioramento. Se prevale la
componente emotiva legata allo stress del viaggio e dei cambiamenti, è consigliabile
utilizzare la potenza 30CH.
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