Una patologia che riguarda oltre quindici milioni di persone in Italia: il mal
di schiena, termine generico che indica un sintomo nevralgico di svariate tipologie
di affezioni, in questo paese è la prima causa di assenteismo dal lavoro e la
seconda di invalidità permanente. Eppure solo la metà circa delle persone che
ne soffrono si rivolge a un medico.
Origine del mal di schiena: malattie delle ossa
È molto raro che il mal di schiena abbia origine da disturbi gravi a carico delle
ossa, che si tratti di lesioni o patologie di varia natura. Tra i casi possibili
ci sono i seguenti.
Artrosi
L’artrosi è una patologia a carico delle articolazioni di tipo evolutivo, cioè che tende
a peggiorare col tempo. Un’articolazione è composta da tessuto osseo, capsula
e muscolo: l’usura delle cartilagini porta a un processo infiammatorio che dermina
la modifica di queste componenti. Lo spazio tra i corpi ossei si riduce, si verifica
una rigidità della capsula articolare, una alterazione dell’equilibrio tra le
cellule deputate a rimodellare e riparare l’osso, una conseguente progressiva
perdita di funzionalità dei muscoli attorno all’articolazione. Per quanto l’artrosi
si manifesti in genere oltre i 65-70 anni d’età, alcuni ricercatori ritengono
probabile che le lesioni alla colonna vertebrale inizino verso i trent’anni, per
quanto siano estremamente difficili da individuare in fase d’esordio. L’artrosi
comporta dolori che in genere sono assenti durante il riposo notturno e si ripresentano
la mattina, seppur migliorando progressivamente nelle ore successive al risveglio;
i dolori possono peggiorare a causa di cambiamenti climatici, vento, umidità e
passaggio da ambiente caldo ad ambiente freddo.
Scoliosi Di origine congenita, posturale o di natura idiomatica, cioè di causa sconosciuta,
la scoliosi è una curvatura laterale anomala a carico della colonna vertebrale,
in genere associata a rotazione e torsione delle vertebre. Il mal di schiena correlato
a questo disturbo è causato dai muscoli dorsali che sono costretti ad affrontare
un sovraccarico di lavoro.
Spondilite anchilosante È un tipo di artrite reumatoide, a carico della spina dorsale: la spondilite anchilosante colpisce prevalentemente
le articolazioni intervertebrali e costovertebrali. Ne sono colpiti prevalentemente
i giovani adulti maschi. I sintomi sono una forte rigidità al mattino, un dolore
che può colpire alternativamente un lato e l’altro della schiena per poi spostarsi
allo sterno, con difficoltà respiratorie in fase di estensione toracica.
Fratture osteoporotiche Un disturbo più frequente nelle donne in menopausa; la decalcificazione dell’osso
causa uno schiacciamento delle vertebre.
Stenosi spinale Per quanto ne esista una forma congenita, la stenosi spinale è un disturbo tipico
dell’età avanzata: si verifica con un restringimento del canale centrale della
colonna o dei forami laterali, entro cui passano i nervi. Il dolore si
avverte principalmente quando si è seduti.
Dismetrie degli arti inferiori Non è detto che le gambe si sviluppino con la stessa lunghezza; se una differenza
fra gli arti inferiori fino a circa tre millimetri è considerata fisiologica,
una dismetria maggiore può a lungo andare causare problemi cronici, a causa della
necessità di compensazione che si scarica sulla schiena. Un dolore cronicizzato
di questo tipo non è più risolvibile con semplici solette.
Tumori ossei
In genere, metastasi provenienti da tumori primari in altri organi.
Origine del mal di schiena: altre patologie e traumi
Il mal di schiena può essere causato da disturbi apparentemente del tutto slegati
dall’area dorsale, che spaziano dalle patologie a carico dell’apparato gastrointestinale
a quelle tipiche del cavo orale. Calcolosi e reflusso gastroesofageo, ad esempio,
provocano un dolore che può arrivare ad irradiarsi alla schiena, dando così l’impressione
che sia coinvolta la colonna vertebrale. Dolore alle articolazioni della bocca,
masticazione difficoltosa o anomali rumori mandibolari necessitano di un’immediata
visita odontoiatrica, poiché malocclusioni dentali e altre patologie di questo
tipo possono ripercuotersi sulla spina dorsale e sui muscoli dell’area. In caso
di cadute, incidenti automobilistici con conseguente colpo di frusta e traumi
simili, la muscolatura si contrae per proteggere la colonna vertebrale; una contrattura
muscolare non adeguatamente curata può sfociare in dolore cronico. Non necessariamente
le algìe sono localizzate nella parte colpita dal trauma, possono anche verificarsi
in altre zone.
Origine del mal di schiena: discopatia, postura, stress
Qualora non siano evidenti altre cause, l’origine del mal di schiena può essere
ricondotta in tre ambiti principali.
Meccanico/funzionale. Il tipico disturbo meccanico/funzionale è la discopatia, causata da un prolasso
o un’ernia del disco intervertebrale, cioè la giunzione inserita tra due vertebre
e composta da un cuscinetto fibroso di consistenza gelatinosa racchiuso da un
“cercine” esterno duro. Se il nucleo centrale, a causa di un trauma o altro, si
schiaccia, il disco compresso tende a fuoriuscire dalla sua sede naturale, interferendo
nel corretto equilibrio tra le vertebre e sollecitando in modo anomalo i nervi.
L’ernia discale può essere contenuta, protrusa o espulsa. Nel primo caso, si è
verificato solo un iniziale cedimento dei legamenti; nel secondo, i legamenti
sono danneggiati ma il disco non è uscito dalla sede; nel terzo, il disco non
è più inserito fra le due vertebre. L’ernia discale colpisce prevalentemente maschi
fra i 35 e i 50 anni; si verifica più di frequente a livello lombare e si ripercuote
sui nervi che partono da quella zona della colonna, come il nervo sciatico, che
si dirama nelle gambe.
Posturale. Il mal di schiena con causa posturale è dovuto ad abitudini, comportamenti e
posizioni scorrette; si spazia dall’uso di mobilio non adeguato, sedie, poltrone,
letti con materassi troppo morbidi, alle posture sbagliate, anche causate dall’attività
lavorativa, come il restare troppo a lungo nella stessa posizione, seduti o in
piedi, fino ai movimenti scorretti, come il modo sbagliato di sollevare un peso.
Psicologico.
Se si esclude ogni possibile causa fisica, l’origine del mal di schiena può essere
ricercata in ambito psicologico, analizzando eventuali agenti stressanti di tipo
psico-sociale. Una spia importante in questo senso sono i cosiddetti sintomi di
“conversione”, descritti dal paziente in senso figurato con frasi come “Mi sento
come se mi avessero pugnalato alla schiena”, “Soffro come se portassi addosso
un peso insopportabile”. Capita spesso però che i pazienti non accettino una diagnosi
di disturbo causato da stress, e rifiutino la psicoterapia, preferendo continuare
a consultare specialisti e chiedendo trattamenti fisici e cure continuative, nonostante
la causa dell’algìa non sia fisica.
Il dolore: dove e quando
Acuto Un mal di schiena acuto si risolve al massimo nell’arco di 4-6 settimane, per
quanto il 70 per cento dei pazienti superi l’episodio in circa due settimane.
In genere il medico dispone ulteriori accertamenti solo quando si verificano le
seguenti variabili:
paziente con età superiore ai 50 anni;
dolore che si presenta anche a riposo;
precedenti tumori;
temperatura corporea superiore ai 38° per più di due giorni, che può far sospettare
un’infezione;
deficit neuromotori, che si manifestano con insensibilità, impossibilità a muoversi
o camminare;
cadute o traumi di vario tipo;
abuso di alcool o droghe;
sospetta spondilite anchilosante.
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Cronico
Se il dolore persiste per più di sei settimane, si è in presenza di un mal di
schiena cronico. In questo caso il medico può prescrivere accertamenti anche sofisticati:
- la radiografia della colonna in ortostati (in piedi), che serve per controllare
la curva della spina dorsale;
- la Tac, tomografia assiale computerizzata, per controllare anche i minimi eventuali
spostamenti delle vertebre;
- la risonanza magnetica nucleare, che è ancora più precisa della Tac, è meno
dannosa, ma è più costosa;
- l’elettromiografia, un esame che si effettua inserendo elettrodi ad ago nella
pelle delle mani e dei piedi, e che serve per valutare la condizione dei nervi;
- determinati esami del sangue, ad esempio in caso di sospetto processo infiammatorio
grave, come nel caso di spondilite anchilosante.
Qualora si evidenzino disturbi posturali, si rende necessario intervenire sia
sullo stile di vita sia eventualmente sulle condizioni di lavoro, programmando
un’attività fisica ad hoc ed evitando abitudini sedentarie.
Localizzazione dei dolori
Cervicale I dolori a livello cervicale possono essere di vari tipi. La cervicalgia conosciuta
col nome di torcicollo in genere si manifesta con un dolore improvviso e molto
forte, localizzato in una specifica porzione della nuca e tale da impedire di
voltare il capo verso destra o sinistra. Nelle manifestazioni più violente è accompagnata
da nausea, vertigini, acufeni, agitazione, confusione mentale. La cervicalgia
cronica necessita di cure perché può portare a mal di testa tali da risultare
invalidanti. La cervicobrachialgia, detta anche nevralgia cervico-brachiale, coinvolge
gli arti superiori, con un dolore che si estende fino alla mano e che può verificarsi
a destra, a sinistra o bilateralmente. Per quanto riguarda l’artrosi cervicale,
uno dei sintomi che la caratterizzano è il tipico rumore che si sente a livello
cervicale muovendo la testa, e che assomiglia a sabbia che fa attrito.
Dorsale
Il mal di schiena con dolore dorsale è la manifestazione più rara, e in forma
acuta si manifesta irradiandosi lungo le arcate costali. Può arrivare allo sterno
e procurare difficoltà di respirazione.
Lombare
Quasi il 90 per cento dei casi di mal di schiena si verificano a carico della
zona lombare, e in genere si avvertono quando si deve sollevare un peso da terra,
con un dolore che si manifesta con una sensazione acutissima di strappo o bruciore,
tanto da rendere seriamente difficoltoso quando non impossibile il raggiungimento
della posizione eretta. Questo tipo di lombalgia, che in italiano viene a volte
definita colpo della strega, e in inglese più appropriatamente low back pain,
è di tipo a sbarra, trasversale nella parte lombare; quando si verifica un’irradiazione
al nervo sciatico si parla di lombosciatalgia. Se non si tratta di episodi isolati
ma diventa un dolore cronico, la causa va in genere ricercata in una postura errata;
tenere una posizione eretta per troppo tempo, o stare troppo tempo seduti alla
guida, sono tipici casi di comportamenti che possono sfociare in lombalgia cronica.
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