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RINITE ALLERGICA (RAFFREDDORE DA FIENO) |
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MECCANISMO D'AZIONE Si tratta di una reazione antigene-anticorpo, nel corso della quale mediatori flogistici causano una vasodilatazione. |
Non è sempre facile distinguere la rinite allergica dalla rinite infettiva causata da batteri o virus, soprattutto in età infantile dove le manifestazioni allergiche sono mascherate dalle ripetute infezioni virali. Solitamente il bambino allergico inizia a sensibilizzarsi nei confronti degli allergeni respiratori attorno ai 2 anni. Si deve sospettare la natura allergica quando la comparsa dei sintomi non consegue ad infezioni delle vie aeree, se compaiono in primavera ed estate, se le recidive sono superiori ai 5 eventi all’anno, se si identificano ritmi cronologici che dipendono dall’allergene in causa. Il sintomo più caratteristico è la "starnutazione a salve e ripetuta".
L’insorgenza è più comune nell’adolescenza, ma può comparire a qualsiasi età. La rinite allergica è una sindrome relativamente rara prima dell’età scolare e la sua comparsa precoce è da collegarsi ad una pollinosi o febbre da fieno, termine con cui comunemente si indica la rinite allergica acuta, stagionale, causata dall’inalazione di pollini. I ragazzi che soffrono di pollinosi hanno spesso congiuntivite per un paio d’anni prima di sviluppare la vera rinite allergica, manifestando il caratteristico corteo di sintomi. Si deve considerare inoltre la notevole variabilità geografica circa i tempi e le modalità di esposizione al polline tra una zona e l’altra.
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La "pollinosi estiva" è dovuta pollini di erbe, quali ad esempio gramigna, capriola, codolina, erba, primaverile dolce, frutteti, ed a pollini di erbe selvatiche come l’acetosella e la piantaggine.
La "pollinosi autunnale" è dovuta a pollini di erbe selvatiche come l’ambrosia.
Talvolta la febbre da fieno è dovuta a spore fungine trasportate nell’aria. Le riniti allergiche da muffe rappresentano un problema di difficile soluzione in quanto vengono trasportate a grande altezze e causano allergia per tutto l’anno. L’esposizione è più intensa nei luoghi umidi, vicino ai letti dei fiumi ed in zone per lo più caldo-umide. Nei soggetti con rinite allergica perenne i sintomi durano tutto l’anno e gli antigeni responsabili non sono sempre individuabili anche se di solito si tratta di piume, acari, forfore, peli di animali e muffe.
Sintomi
La manifestazione clinica comprende comunemente:
Meno frequentemente può interessare anche la faringe. La continua congestione nasale può determinare compromissione dell’olfatto e del gusto. La comparsa dei sintomi dipende dall’allergene coinvolto. Così, nel caso dei pollini, la comparsa dei sintomi coincide con l’impollinazione della pianta responsabile. Diverso è il caso in cui l’allergene è sempre presente come la polvere di casa: in questo caso il disturbo è perenne.
Diagnosi
La presenza di sintomi nel periodo invernale indica una forma allergica a forfore animali o all’acaro della polvere. La presenza di fattori precipitanti come la presenza di erba appena tagliata indirizza la diagnosi verso pollini o muffe. Una sintomatologia correlata ad attività agricola suggerisce allergia a funghi.
Complicanze
Compaiono nelle forme perenni:
Terapia
Prevenire l’esposizione agli allergeni è il cardine della terapia, tuttavia una completa prevenzione è impossibile, soprattutto per i pollini trasportati nell’aria. È comunque di fondamentale importanza attuare misure preventive associate ad un’accurata bonifica igienico-ambientale: tenere le finestre chiuse nei periodi a rischio, cambiare e pulire i filtri del riscaldamento e del condizionamento d’aria, evitare ambienti polverosi. Le misure profilattiche nei confronti delle muffe prevedono la riduzione dell’umidità all’interno dell’abitazione, la disinfezione con cloro delle zone infette e l’allontanamento degli oggetti contaminati quali tappeti o oggetti di legno.Si deve evitare il contatto con animali domestici quando l’allergene è costituito dalle forfore animali, mentre per quanto riguarda il fumo di tabacco è impossibile evitarne l’esposizione.
L’impiego adeguato e tempestivo dei farmaci ha lo scopo di contrastare il carattere cronico della flogosi della mucosa nasale. Lo stato infiammatorio protratto nel tempo provoca infatti una condizione di iperreattività nasale e conseguente comparsa dei sintomi classici della rinite, scatenati però da una serie di stimoli, diversi dagli allergeni inizialmente responsabili. Ciò spiega il virare del quadro clinico, inizialmente stagionale, ad una forma perenne.
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