|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA SALMONELLOSI |
A cura di Luigia Atorino |
È molto diffusa l’idea che i principali rischi per la salute derivino da composti
chimici (per esempio i pesticidi) presenti negli alimenti e, invece, la maggior
parte delle infezioni alimentari è dovuta ad agenti biologici, quali batteri,
virus e parassiti. La Salmonellosi occupa sicuramente un posto molto importante
nella lista di queste infezioni, per numero di casi e gravità dei sintomi.
Si tratta di un’infezione a carico dell’apparato gastrointestinale causata da
batteri appartenenti al genere Salmonella (ad eccezione della Salmonella typhi e Salmonella paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche). Oltre 2mila sono
i ceppi di Salmonella in grado di infettare l’intestino dell’uomo e di mammiferi,
rettili, uccelli e insetti: quelli più frequentemente diffusi sono la Salmonella enteritidis e Salmonella typhimurium.
Il contagio
L’infezione si contrae, principalmente, mediante l’ingestione di cibi o bevande
contaminate (uova crude o derivati, insaccati di suino, latte crudo e frutti di
mare) o per contatto diretto con persone o animali infetti che possono anche essere
portatori sani, ossia non manifestare alcun sintomo della malattia. Qualsiasi
manipolazione di alimenti, oggetti o piccoli animali in cui siano presenti le
salmonelle può rappresentare fonte d’infezione.
Per poter causare la malattia è necessario che l’agente patogeno colonizzi massivamente
l’alimento prima della sua ingestione. In genere, all’apparenza, il cibo contenente
le salmonelle non presenta alcuna alterazione delle caratteristiche organolettiche
e cioè non si notano cambiamenti del suo colore, odore, sapore e consistenza.
La contaminazione degli alimenti può avvenire al momento della loro produzione,
durante le fasi di conservazione, oppure dopo la cottura a causa di una manipolazione
non corretta.
Risultano particolarmente a rischio tutti gli individui più recettivi, come i
neonati e i bambini con meno di 6 anni, le donne in gravidanza, gli anziani, gli
ammalati e i soggetti immunodepressi.
Pubblicità |
La diagnosi
Per stabilire con certezza che un individuo ha contratto la Salmonellosi è necessario
eseguire una coltura ematica che rileva la presenza del batterio dopo una settimana
dall’infezione oppure una coltura delle feci (positiva dopo due settimane). Infine,
è possibile rilevare la presenza di anticorpi specifici contro la Salmonella che
vengono prodotti dall’organismo a distanza di circa dieci giorni dalla comparsa
dei sintomi.
Le cure
Generalmente è sufficiente adottare una terapia di supporto che consiste nella
somministrazione di farmaci antidiarroici, di soluzioni che favoriscano la reidratazione
e di supplementi alimentari contenenti fermenti lattici e microrganismi vivi (probiotici). Se l’infezione è accompagnata da febbre, è possibile utilizzare paracetamolo
per abbassare la temperatura corporea e offrire sollievo ai crampi. Si ricorre,
invece, agli antibiotici nel caso di complicazioni e nei soggetti a rischio. In
ogni caso, è raccomandato di bere abbondantemente così da reintegrare al meglio
sali e zuccheri persi con la diarrea.
Prevenzione
A causa dell’enorme numero di ceppi di Salmonella non tifoidee, nessun gruppo di ricerca è ancora riuscito a mettere a punto un vaccino che
protegga da questa infezione.
La profilassi si basa sull’osservanza di una corretta prassi igienica e adeguati
comportamenti alimentari.
Sono da considerarsi alimenti a rischio:
- uova crude o poco cotte e derivati a base di uova;
- latte crudo e derivati del latte crudo, compreso quello in polvere;
- carne e derivati specialmente se poco cotti;
- salse e condimenti per insalate;
- preparati per dolci, creme;
- gelato artigianale e commerciale;
- frutta e verdura (angurie, pomodori, meloni, insalata, succo d’arancia non
pastorizzato), contaminate durante il taglio.
Inoltre, siccome la Salmonella può diffondersi anche mediante contaminazione incrociata, durante la preparazione dei pasti è importante tenere la carne cruda lontana
dagli alimenti cotti e pronti da consumare. Infine, bisogna lavare accuratamente
mani, coltelli, utensili e superfici della cucina dopo aver maneggiato alimenti
crudi.
È stato stimato che, nel mondo, il 50% delle epidemie di salmonellosi sia dovuto
a uova contaminate, mentre la carne bovina e suina (mangiata cruda o poco cotta)
e i derivati del latte provocherebbero il 15% e il 5% dei casi d’infezione, rispettivamente.
Pubblicità |
La cataratta è la malattia oculare più conosciuta nell'anziano, ma ci sono altre patologie che, se non riconosciute e curate in tempo, possono portare alla cecità. Glaucoma e retinopatia diabetica, per esempio, possono essere trattate a seguito di una tempestiva diagnosi fatta...
Vedi prodotto
Vuoi saperne di piu' su qualche tuo disturbo? Consulta le schede di Benessere.com per prevenire le malattie.
IPrincipali argomenti di medicina preventiva. Il giusto stile di vita e i controlli periodici da effettuare.
Ci sono delle abitudini, dei piccoli piaceri, che sembrano provocare benessere, ma .... attenzione ! Può essere falso benessere e portare a dipendenza.