|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ULCERA PEPTICA |
A cura del Dott.
|
Per ulcera si intende una lesione che si approfonda sino a raggiungere e superare uno strato di tessuto che si chiama muscularis mucosae.
La mucosa gastrica di per sé ha dei meccanismi di difesa che si oppongono alla lesione:
I fattori che invece creano danno alla mucosa sono la secrezione acida gastrica, la pepsina ( un enzima che ha un ruolo importante nella digestione delle proteine ) e, in certi casi, i sali biliari. Ma anche fattori esterni possono avere un ruolo importante nel creare una lesione nella mucosa, e tra questi ricordiamo i farmaci antidolorifici (l'acido acetilsalicilico, cioè la cosiddetta aspirina, i FANS o Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei) e l'alcool.
Qualunque sia la causa che produce l'ulcera, il meccanismo con cui questa si forma sta nello squilibrio tra i fattori difensivi e quelli lesivi , e l'acidità in tal senso ha un ruolo fondamentale (tanto da avere fatto enunciare il detto "non acid-non ulcer", cioè senza acidità non si può avere l'ulcera).
Cause
Le cause più frequenti della malattia ulcerosa sono un batterio, l'ormai famoso Helicobacter Pylori, l'uso dei farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), e lo stress. Vi è poi un eterogeneo elenco di cause associate ad altre malattie (bronchite cronica, artrite reumatoide, cirrosi epatica, iperparatiroidismo, insufficienza renale cronica) ed altre dovute a cause molto meno frequenti (patologie tumorali che incrementano la secrezione gastrica, radiazioni, chemioterapia etc).
Diagnosi
Oggi, con l'avvento della endoscopia digestiva, si è avuto un forte incremento nella accuratezza diagnostica e nella valutazione della efficacia terapeutica, con riduzione delle complicanze e, nel caso della endoscopia interventistica, anche del numero di interventi chirurgici nei casi di sanguinamento.
Pubblicità |
Con i farmaci abbiamo avuto, in questi ultimi decenni, un salto di qualità nella efficacia terapeutica, passando dagli antiacidi, agli inibitori del recettore H2 della istamina ai più potenti inibitori della pompa protonica.
La mancanza di farmaci efficaci aveva spinto nel passato i medici a concentrare la attenzione sul trattamento dietetico. La dieta assumeva in tal senso un ruolo centrale nella terapia dell'ulcera, assegnando persino degli effetti benefici a determinati cibi nel favorire la cicatrizzazione della lesione ulcerativa. La attenuazione della sintomatologia dolorosa con la assunzione di cibo o il suo peggioramento con altri ha fatto si che venissero prescritte le "diete lattee", che utilizzano il debole effetto di tamponamento del latte per la riduzione del dolore, salvo poi avere un successivo aumento della secrezione acida, oppure la famosa quanto inutile "dieta in bianco", basata sulla somministrazione di cibi di facile digeribilità e cotti in maniera semplice, accompagnati da un elenco di alimenti da evitare, che ha condotto il paziente ulceroso a sentirsi "più malato", senza alcun beneficio sulla malattia.
Le attuali conoscenze sulle cause dell'ulcera e la presenza di farmaci molto potenti che riducono la secrezione gastrica, portando quindi un rapido miglioramento della sintomatologia nonché una più veloce guarigione dell'ulcera, ha fatto si che il ruolo della alimentazione, a parte il momento "acuto", sia stato ridimensionato.
Aspetti igienico sanitari
Particolare attenzione è invece oggi rivolta ad alcuni semplici, ma importanti aspetti igienico-alimentari, quali:
Indicazioni dietetiche
Poiché i soggetti ulcerosi sono anche particolarmente emotivi, una eccessiva restrizione dietetica può solo peggiorare la loro sensazione di malessere, e pertanto ogni indicazione deve essere "su misura" per ogni singolo paziente, nel rispetto delle sue abitudini di vita e delle intolleranze soggettive.
Latte e derivati:
il loro uso è permesso, pur avendo perso il ruolo "terapeutico" (latte intero,
magro, panna).
Uova:
sono concesse, limitandosi alle uova alla coque o in camicia, ed evitando le
fritture e, se mal tollerate, le uova sode.
Pane, pasta e riso:
non ci sono limitazioni particolari, fuorché per le minestre in brodo di carne
o con il dado ed estratti, che è preferibile evitare.
Carni, pollame, pesce:
sono tutti permessi, scartando le carni fibrose e cartilaginee. Si consiglia
la cottura ai ferri, arrosto o al vapore, mentre si sconsigliano le carni bollite.
Non ci sono controindicazioni all'uso delle carni o dei pesci surgelati; al contrario,
evitare l'uso dei prodotti in scatola o sotto sale.
Salumi:
il divieto dei prodotti troppo grassi, o con spezie o pepe, affumicati, sotto
sale o sott'olio, limita praticamente la scelta dei salumi al prosciutto crudo
magro e alla bresaola.
Formaggi:
evitare l'uso dei formaggi speziati, piccanti e stagionati. Gli altri sono permessi.
Verdure:
la tollerabilità alle verdure è molto individuale, sia per le quantità, sia per
il tipo, che per il metodo di cottura. Le verdure più "incriminate" sono il pomodoro,
specie se consumato crudo e le verdure crude in genere, le verdure che tendono
a creare meteorismo, quali cavoli, cavolfiori, cetrioli, nonché i legumi.
Frutta:
la frutta con la buccia può a qualcuno creare, come per le verdure, problemi
di tollerabilità, ma in generale non ci sono restrizioni, compresi gli agrumi
se sono tollerati. Bandita la frutta secca.
Dolciumi:
sono sconsigliati i dolciumi di pasticceria con creme, cioccolato, cacao, nonché
la marmellata, il miele ed i marron glacè. Consentita la pasticceria secca, i
biscotti, la pasta frolla.
Bevande:
bandite l'acqua e tutte le bevande gassate, i succhi di frutta e le bevande acidule,
le bevande a base di cola, il te', il caffe' va assunto con moderazione e sempre
a stomaco pieno (compreso il decaffeinato); vietatissimi i superalcolici, specialmente
a stomaco vuoto, uso moderato della birra e solo ai pasti. E' consentito un po'
di vino da tavola ai pasti.
Spezie, grassi e condimenti:
le spezie ed i condimenti sono irritanti per la mucosa ma non ulcerogeni: pepe,
peperoncino, chiodi di garofano, senape, mostarda, paprika andrebbero comunque
evitati per la loro capacità di evocare la sintomatologia; stesso discorso vale
per aceto e sottaceti, salse piccanti, aromi, succo di limone. Lo strutto ed il
lardo rallentano la digestione, pertanto è sempre preferibile utilizzare olio
di oliva preferibilmente a crudo.
La cataratta è la malattia oculare più conosciuta nell'anziano, ma ci sono altre patologie che, se non riconosciute e curate in tempo, possono portare alla cecità. Glaucoma e retinopatia diabetica, per esempio, possono essere trattate a seguito di una tempestiva diagnosi fatta...
Vedi prodotto
Vuoi saperne di piu' su qualche tuo disturbo? Consulta le schede di Benessere.com per prevenire le malattie.
IPrincipali argomenti di medicina preventiva. Il giusto stile di vita e i controlli periodici da effettuare.
Ci sono delle abitudini, dei piccoli piaceri, che sembrano provocare benessere, ma .... attenzione ! Può essere falso benessere e portare a dipendenza.