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I disturbi dell'erezione sono le disfunzioni sessuali sulle quali la ricerca si è maggiormente impegnata, esprimendo risultati importanti sia sul piano speculativo, sia su quello clinico.
Da molto tempo la necessità di differenziare l'etiopatogensi organica da quella psicogena, ha portato alla ricerca di strumenti diagnostici utili a definire questa differenziazione. Il contributo più importante in questa direzione è stato dato dall'osservazione che, durante il sonno, un maschio non affetto da disturbo dell'erezione su base organica, ha erezioni spontanee.
Le prime osservazioni in questo senso furono fatte negli anni 40 da Ohlme Yer che descrisse una sequenza erettiva ricorrente nel sonno che Aserinsky (1955) notò essere correlata alle fasi REM del sonno, quelle nelle quali, di solito, si producono i sogni. Le ricerche successive, fatte a cavallo tra gli anni 60 e 70 da Fisher (1965), Karakan (1966 e 1972) e Jovanovic (1972), dimostrarono poi che nel maschio normale, dalla nascita fino alla tarda età e con un massimo alla pubertà, sono presenti cicli di erezione associati in notevole percentuale alle fasi REM del sonno. In più, Fisher nel 1983, potè dimostrare che anche nella donna si verifica una simile correlazione, anche se con minore costanza, attraverso cicli di vasocongestione pelvica durante le stesse fasi del sonno. |
Su queste basi teoriche si sono sviluppati vari tentativi di monitorare l'erezione durante il sonno. Il primo tentativo fu fatto con lo "stamp test" (testi dei francobolli). Al soggetto veniva infatti applicata una striscia di francobolli attorno al pene in stato di riposo. Durante la notte, se la zigrinatura che li divideva era lacerata significava che il pene aveva raggiunto l'erezione. Questa metodica piuttosto naif fu sostituita, alla fine degli anni 70, dal monitoraggio della tumescenza peniena notturna (NPTm). Tecnicamente l'esame consisteva nel collocare due anellini di gomma sul pene a riposo. Durante la notte, tramite il loro collegamento che un apparecchio di registrazione a penna, le variazioni di volume del pene inducevano le variazioni del tracciato. Il suo significato clinico era certamente superiore a quello di tutte le tecniche diagnostiche usate fino a quel periodo. Era possibile riconoscere soprattutto la patologia neurovascolare periferica e differenziarla dai disturbi su base psicogena.
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Principali cause organiche di disturbo dell’erezione
Si possono classificare nel modo seguente:
A) Anormalità morfo-funzionali del pene
B) Cause neurogene:
C) Cause vascolari
D) Cause endocrine
E) Cause chirurgiche
F) Farmaci
Cause psicologiche
Sono responsabili di circa la metà dei disturbi dell’erezione . Alcune possono derivare da malformazioni organiche che possono creare turbe psico-comportamentali. Senza arrivare a evidenze patologiche, la preoccupazione di insufficienza delle dimensioni del pene è un elemento di frequente innesco di difficoltà sessuali. In questo caso si tratta di un’espressione di inadeguatezza nei confronti di modelli di “virilità” ai quali il soggetto si sente in obbligo di uniformarsi e corrispondere. La causa più frequente di disturbo psicologico dell’erezione è la cosiddetta ansia da prestazione. In questo caso il maschio attribuisce all’erezione il compito di accreditare se stesso presso la partner; il rapporto sessuale diventa quindi la testimonianza di essere all’altezza e di poter giocare il ruolo che al maschio compete. Questi “doveri” possono creare uno stato di ansietà che rende impossibile l’erezione. Anche molte condizioni di stress interferiscono negativamente con questa fase della risposta sessuale maschile e, in genere, l’associano a una diminuzione del desiderio. Lo stesso vale per la presenza di quadri di ordine psichiatrico, in particolar modo la depressione.
In linea generale possiamo quindi differenziare tre tipi di disturbi dell’erezione :
- primari | quando il soggetto non ha mai avuto la possibilità di beneficiare di un’erezione sufficiente ad un rapporto sessuale completo |
- secondari | quando, dopo un periodo di buon funzionamento sessuale, si instaura un deficit erettivo |
- situazional i | quando soltanto in alcune situazioni non è possibile ottenere e mantenere l’erezione |
Sono migliaia gli uomini che nel mondo vivono senza pene, a seguito di un’amputazione causata da traumi pelvici (incidenti d’auto o sul lavoro), di circoncisioni mal riuscite (sopratutto nei paesi africani) o effettuata chirurgicamente in presenza di tumori per scongiurare recidive. La...
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