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Falsi Miti: fra virilità e impotenza.
L'erezione deve scattare ogni volta che è possibile un rapporto?
Falso: tuttavia quest'idea è radicata sia nel mondo maschile, specie del soggetto
attratto dal modello "macho" di virilità, che nel mondo femminile. In realtà l'erezione
è il secondo passaggio del ciclo di risposta sessuale maschile che comprende le
seguenti fasi:
Pertanto, nel caso in cui sia assente l'eccitazione, per condizioni soggettive
(ad esempio stato di stress o di umore negativo), legate al partner (stato di
conflitto, scarsa attrazione fisica) o situazionali (i suoceri in visita dormono
in salotto) l'erezione avrà difficoltà a manifestarsi.
Il tempo che intercorre fra un'erezione e l'altra, nel corso di uno stesso rapporto,
deve essere sempre lo stesso?
Falso, con il trascorrere degli anni il tempo necessario perché il sistema erettivo
sia pronto ad una successiva erezione dopo un primo rapporto aumenta progressivamente.
Le erezioni del mattino al risveglio devono essere sempre presenti?
Se è vero che la presenza di erezioni di buona qualità al risveglio dà un segnale
di buon funzionamento del sistema erettile, è falso che esse debbano essere presenti
ad ogni risveglio. Infatti, il fenomeno delle erezioni notturne è collegato ad
una fase ben specifica del sonno e cioè al sonno REM. Tale fase non è costantemente
presente in tutto il periodo di sonno, ma si attiva a cicli. Pertanto se il risveglio
capita nel corso di una fase REM potremo vedere l'erezione, ma se il risveglio
accade in un'altra fase del sonno non ci sarà erezione visibile e questo in assenza
di qualunque anomalia dell'erezione.
L'erezione deve avere le stesse caratteristiche di rigidità dall'inizio alla
fine del rapporto sessuale?
La rigidità che consente la penetrazione è quella pari almeno all'80% o della
rigidità massima. Sovente la rigidità massimale, del 100%, non è costante per
tutta la durata di un rapporto, in particolare se questo è prolungato e vario,
ma oscilla senza però scendere mai al di sotto della soglia dell'80%. Nella gran
parte dei soggetti la rigidità massima è presente nelle fasi iniziali e in quelle
che precedono la fase di orgasmo.
Le dimensioni del pene determinano il grado di piacere femminile?
Falso. Le dimensioni di un pene normale sono variabili da persona a persona,
come la statura, ma non vi è correlazione fra le dimensione del pene ed il grado
di soddisfazione sessuale femminile. La sessualità femminile è molto più sfaccettata
di quanto il maschio immagini (e possa comprendere) e numerose ricerche hanno
documentato come non vi sia correlazione fra le dimensioni del pene del partner
ed il livello di soddisfazione sessuale della donna. Chi pensa che un pene lungo
sia essenziale per una sessualità al top, somiglia a colui che crede che uno spilungone
messo in un campo di pallacanestro sia automaticamente un campione di basket!
Alcuni farmaci, i cosiddetti inibitori della PDE 5 (Sildenafil, Vardenafil, Tadalafil)
promettono una durata di 4 ore o più.
Questo vuol dire che se assumo questi farmaci la mia erezione durerà così a lungo?
Falso. In questi casi per durata si intende la finestra di efficacia del farmaco
stesso, ovvero quel periodo di tempo durante il quale, se lo si desidera, si può
intraprendere e portare a termine un rapporto sessuale. Non bisogna quindi confonderla
con la durata dell'erezione stessa. Mantenere un'erezione può infatti condurre
ad una patologia - potenzialmente pericolosa - detta priapismo.
E' vero che la disfunzione erettile è un indice di minore virilità?
Falso. La virilità di un uomo non può essere misurata sulla base della rigidità
del suo pene. E' vero tuttavia che la disfunzione erettile incide pesantemente sulla relazione di coppia, e che una sessualità efficiente
e appagante è un presupposto fondamentale per il benessere psicologico.
E' vero che la masturbazione causa problemi di disfunzione erettile?
Falso. La masturbazione è una attività normale e fisiologica a tutte le età.
Può invece rappresentare un problema quando, nell'ambito di una relazione di coppia,
diviene un'alternativa abituale al rapporto sessuale. In questo caso è indice
di problemi individuali e relazionali, e andrebbe affrontata con il medico.
L'eiaculazione precoce è un sintomo di disfunzione erettile?
Vero/Falso. Nella maggior parte dei casi l'eiaculazione precoce è una disfunzione
che non si associa a deficit di erezione. Tuttavia, in una minoranza di casi in
cui l'eiaculazione precoce insorge con il passare degli anni, essa può rappresentare
il sintomo di una difficltà a mantenere l'erezione.
Sono migliaia gli uomini che nel mondo vivono senza pene, a seguito di un’amputazione causata da traumi pelvici (incidenti d’auto o sul lavoro), di circoncisioni mal riuscite (sopratutto nei paesi africani) o effettuata chirurgicamente in presenza di tumori per scongiurare recidive. La...
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