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Cause della patologia del desiderio sessuale ipoattivo
Il sociologo Kinsey, già 50 anni orsono, aveva dimostrato che il comportamento sessuale (in particolare quello maschile) si distribuisce secondo una curva ai cui due estremi si collocano da una parte coloro che hanno un desiderio sessuale basso e, dall'altra, quelli che lo hanno molto alto. Questi ultimi possono avere anche 30 o più rapporti sessuali la settimana per molti anni, mentre gli altri avranno una vita sessuale molto povera. Se ne seguiamo una lettura medica, non si può dire che l'uno e l'altro rientrino nella patologia: sono soltanto i due estremi di un fenomeno biologico.
Anche se il DSM-IV ci ha mostrato diagnosi piuttosto precise della patologia del desiderio sessuale, non è facile stabilire, al di fuori di situazioni eclatanti, quale è il limite al di fuori del quale sta la patologia. Spesso si tratta della percezione soggettiva del proprio o dell'altrui desiderio. In questo entrano in gioco fattori individuali e di coppia, aspettative, confronti con esperienze precedenti che possono rendere insoddisfacente ciò che non avrebbe connotati di patologia. Di fatto, il desiderio sessuale sia nell'uomo, sia nella donna, rappresenta un patrimonio che matura seguendo precise tappe biologiche e psicologiche che vedono dapprima il bambino alla scoperta del proprio corpo e quindi del piacere. Si organizzerà ulteriormente poi nella maturazione psicosomatica che si avvia con la pubertà e troverà, nelle prime relazioni di coppia e nei primi accoppiamenti, il terreno dove poter esprimere il grande o piccolo patrimonio conseguito. Tanto migliore sarà stata l'evoluzione psicosessuale, tanto migliore sarà la possibilità di vivere e di esprimere il desiderio
Avversione sessuale e inibizione del desiderio
L’avversione sessuale esprime sempre marcate difficoltà emotive verso il sesso in condizioni psicologiche e psicopatologiche che coinvolgono estrema ansietà, sentimenti di terrore, attacchi di panico e manifestazioni somatiche (nausea, palpitazioni, vertigini e difficoltà alla respirazione). In alcuni casi l’avversione è estesa versa tutti gli stimoli a valenza sessuale, compresi baci e toccamenti. Questa eventualità è associata spesso, come accade in patologie come l’anoressia nervosa, a un disturbo dell’immagine corporea (o comunque a un vissuto negativo del proprio corpo) e a una cattiva elaborazione della propria femminilità. Ne possono essere causa anche esperienze sessuali traumatiche vissute nell’infanzia o nell’adolescenza, quali molestie o abuso sessuale.
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Le cause psicologiche di inibizione del desiderio sessuale sono quindi molte: individuali e di coppia, come pure rilevante è la sua dipendenza da condizioni psichiatriche .
Oltre a queste, vi sono una moltitudine di cause organiche che possono portare a riduzione o scomparsa del desiderio che si possono schematizzare per aree:
In primo luogo, va evidenziata la dipendenza del desiderio sessuale dagli ormoni sessuali, variabile da soggetto a soggetto, e che possono sussistere anche per induzione psicologica in alcune condizioni (la più eclatante è la castrazione).
Una frequente influenza sul desiderio è data dalle patologie sistemiche per effetto di fattori metabolici e psicometabolici. In soggetti cirrotici, malnutriti, con insufficienza renale o con diabete mellito, i processi metabolici rallentano e si ripercuotono prima sulle funzioni dell'organismo, compresa quella sessuale, e poi sull'assetto psicologico. Ne è un esempio paradigmatico il diabete mellito, la cui azione negativa sul desiderio è secondaria alle alterazioni vascolo-nervose indotte da tale patologia.
Tra i farmaci , particoare attenzione va data a quelli di uso più comune, come alcuni antiipertensivi e gli anti-recettori H2 per l'istamina qualche volta ancora usati per la terapia dell'ulcera. Infine alcuni farmaci attivi sul Sistema Nervoso Centrale (antidepressivi, cannabinoidi, narcotici), dopo una prima fase nella quale si può osservare un rilancio del desiderio, fanno seguire un calo dell'attività sessuale, con compromissione della libido.
Aumento del desiderio sessuale
Esistono alcune patologie psichiatriche nelle quali l'eccesso di desiderio sessuale ne rappresenta uno dei sintomi.In particolare negli episodi maniacali, che sono il contraltare di quelli depressivi. In questo disturbo mentale lo stato di eccitamento invade molte aree, attività e comportamenti, compreso quello sessuale. Può essere presente anche in un disturbo di personalità, come il cosiddetto "disturbo borderline".Tra le cause principali, sul piano organico si possono rilevare:
Tra i disturbi endocrini, l'acromegalia è nota da molto tempo come una condizione nella quale la pulsione sessuale è aumentata. Cesare Lombroso definiva gli acromegalici come "strenui amatori" e ricerche successive hanno evidenziato un aumento della libido in soggetti con questa patologia.Tra i farmaci, si deve ricordare come la L-dopa, usata per la cura del Morbo di Parkuinson, provochi un aumento del desiderio sessuale.
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