I primi studiosi che hanno compiuto uno studio sistematico sulla fisiologia della risposta sessuale sono stati Williams H. Masters (ginecologo) e Virginia E. Johnson (psicologa) nella Washington University School of Medicine a partire dal 1954.
Le loro ricerche hanno aperto l’orizzonte anche verso la classificazione precisa dei disturbi della sessualità.
Con una sperimentazione su migliaia di soggetti sani e con disfunzioni, singoli e in coppia, i due ricercatori americani hanno potuto definire le fasi della risposta sessuale .
Ma non si sono occupati di ciò che sta a monte: il desiderio sessuale.
Fisiologia del desiderio sessuale
Il desiderio sessuale è una fase fondamentale nel rapporto. Perché questa fase
sia attiva, il cervello deve produrre in quantità un neurotrasmettitore, la dopamina , che sollecita il desiderio e si deve rallentare la produzione della sostanza
che lo inibisce: la serotonina . Occorre per questo uscire dall’anestesia emotiva, tanto che si ha anche una
riduzione della produzione di endorfine da parte dell’ipotalamo. Contemporaneamente
aumenta la produzione di una molecola che regola il sistema ormonale riproduttivo:
il GnRH . Perché tutto ciò si svolga adeguatamente è necessario che il cervello emozionale,
chiamato sistema limbico, abbia dato il “via libera” di fronte ad un’emozione con connotazione erotica .
Le fasi della risposta sessuale
L'insieme dei fenomeni fisici e psichici che avvengono nel corpo umano in seguito ad uno stimolo erotico viene definito "ciclo di risposta sessuale" e comprende 4 fasi:
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RISPOSTA SESSUALE MASCHILE
La zona maggiormente sensibile agli stimoli in fase d'eccitazione è il glande,
perché ricco di recettori sessuali specifici che trasmettono le sensazioni attraverso
il midollo spinale, fino all'encefalo. Il parasimpatico controlla il sistema vascolare
penieno e agisce sia sull'afflusso di sangue in fase di erezione, sia sul deflusso
che avviene con il calo dell'erezione .La stimolazione diretta dei genitali determina
l'inizio del periodo di eccitamento caratterizzato dall'aumentato afflusso sanguigno
con conseguente allagamento e irrigidimento dei corpi cavernosi. Nel sistema limbico
si trovano le aree responsabili dell'erezione che sono sensibile all'azione del
testosterone, infatti durante la fase di eccitamento si ha un aumento della sua
secrezione. Nella fase di plateau, con il perdurare dell'eccitazione, il pene
raggiunge il massimo di durezza, di lunghezza e di diametro . A questo proposito
è importante sottolineare che non esiste una proporzione tra le dimensioni del
pene a riposo e quelle in stato di erezione, perché molto dipende dall'elasticità
dei tessuti e da come è fisiologicamente posizionata l'asta peniena dietro all'arcata
pubica. La fase di plateau ha una durata variabile a seconda dell'individuo e
si allunga spontaneamente con l'età ed è caratterizzata dal glande di un colore
rosso vinoso e dall'aumento di volume dei testicoli, che risalgono aderendo al
perineo per contrazione del saccco scrotale. L'orgasmo che segue è caratterizzato
da una serie di violente contrazioni ritmiche che determinano l'emissione e l'eiaculazione.
L'emissione è costituita dal rilascio di sperma e di fluidi di ghiandole accessorie
nell'uretra pelvica, mentre l'eiaculazione consiste nell'espulsione del seme maschile.
L'intensità del piacere è dovuta a più fattori: le contrazioni precedenti il momento
dell'eiaculazione, il volume dell'eiaculato, il tempo di astinenza, la durata
e l'intensità dell'eccitazione sessuale e da una serie di fattori psicologi estremamente
variabili da un individuo all'altro.
RISPOSTA SESSUALE FEMMINILE
l primo essenziale segno di eccitazione femminile, corrispondente all'erezione
maschile, è la lubrificazione vaginale, che si manifesta velocemente e rende possibile
e non doloroso il coito . Inoltre le secrezioni diminuiscono l'acidità della vagina
che altrimenti sarebbe inadatta alla motilità degli spermatozoi. I centri nervosi
che assicurano la risposta fisica sessuale , anche nella donna sono situati a
livello midollare e in rapporto con il Sistema Nervoso Centrale. La stimolazione
del clitoride, zona erogena di primaria importanza nella donna, attiva migliaia
di fibre nervose e determina una serie di reazioni vascolari ed endocrine che
contribuiscono alla formazione della "piattaforma orgasmica". Questa fase è costituita
da una vasocongestione vaginale, dall'appiattimento e dalla distensione delle
grandi labbra contro il perineo fino a scoprire parzialmente l'ostio vaginale
e dall'aumento del diametro delle piccole labbra fino a sporgere dalle grandi
labbra. Il colore varia dal rosa al rosso intenso, aumenta il corpo del clitoride
e si ha una trasudazione di sostanza mucosa che ricopre tutta la parete vaginale.
La zona esterna della vagina è, quindi, quella sicuramente più sensibile, infatti
nel suo interno non si trovano molte terminazioni nervose. Si pensa che la sensibilità
erogena vaginale sia comunque collegata a recettori profondi a partenza muscolare,
ciò spiega il fatto che molte donne apprezzano una penetrazione profonda, ricavandone
un piacere intenso diverso da quello ottenuto dalla stimolazione vaginale esterna.
Il proseguire della fase di eccitamento porta alla fase di plateau , caratterizzata da un'intensa vasocongestione, dalla riduzione del lume vaginale
di circa il 50% rispetto alla dilatazione verificatasi nella fase di eccitamento,
dall'intensificazione del colore e dall'appiattimento delle pieghe mucose. Tutto
questo porta all'aumento delle sensazioni fino ad arrivare all'orgasmo il cui piacere è unico e può variare parecchio di intensità in relazione allo
stimolo iniziale. In questa fase il condotto vaginale si espande e si determinano
una serie di contrazioni dei muscoli perivaginali spesso accompagnate da simili
contrazioni dello sfintere anale esterno e da motilità del perineo. Avviene un'innalzamento
dell'utero e il sollevamento del canale cervicale per creare una eventuale sede
di deposito dello sperma. Dopo questa fase, l'eccitazione sessuale svanisce lentamente,
senza avere il rapido crollo caratteristico dell'uomo e sia l'utero che il canale
cervicale recuperano la loro posizione normale. Si è molto discusso sul tipo di
orgasmo femminile: se è determinato dalla stimolazione clitoridea o da quella
vaginale. Sicuramente la stimolazione del clitoride in modo diretto (carezze,
baci...) prima del coito e quella che avviene durante il rapporto attraverso i
movimenti penieni, lo sfregamento e la pressione delle pareti vaginali produce
intense sensazioni che portano all'orgasmo. Esiste, però, un orgasmo definito
vaginale del quale si ignorano ancora le cause scatenanti. Si crede che esistano
alcuni punti capaci di attivarlo, per esempio il punto G nella parte interna anteriore
della vagina, lo sbocco dell'uretra stimolato durante il coito, la prima parte
della vagina e le strutture vaginali profonde. L'eccitazione dell'orgasmo è un'esperienza
totale e unica che può arrivare a livelli così elevati da far perdere coscienza
per qualche attimo. E' avvertito con contrazioni involontarie definite come tremito
pelvico e precedute da una sensazione di spasmo, di calore che parte dalla zona
pelvica e si irradia a tutto il corpo. Queste sensazioni possono ripetersi più
volte nel corso dello stesso rapporto sessuale in particolari condizioni di coinvolgimento
emotivo e di grande eccitazione, dando vita a quello che viene definito come orgasmo
multiplo.
REAZIONI EXTRAGENITALI
Nella donna il primo segno di eccitazione è dato dall'erezione dei capezzoli e dalla congestione mammaria, che in seguito determina un aumento di volume delle mammelle e un ispessimento dell'aureola che ingloba parzialmente il capezzolo eretto. In fase di plateau facilmente nella donna si manifesta una reazione eritematosa sul torace, sul collo e sul volto che diventa un rossore generalizzato con l'aumentare dell'eccitamento e che scompare dopo l'orgasmo. Sia nell'uomo che nella donna è presente un aumento della tensione nella muscolatura degli arti, nei muscoli addominali e in quelli intercostali e un'accelerazione del ritmo respiratorio. Nella fase iniziale della risposta sessuale c'è il controllo volontario della muscolatura striata, ma questo scompare nella fase preorgasmica, nella quale si instaura un periodo tonico seguito da contrazioni cloniche tipiche dell'orgasmo . Spesso nel momento immediatamente successivo si può avere un tremolio in quei muscoli che avevano avuto movimenti involontari. Viene inibita la mobilità intestinale ed è presente una dilatazione delle pupille. Costante della tensione sessuale sono l'iperventilazione e la tachipnea con associazione di vocalizzi, gemiti che culminano con una inspirazione forzata nel momento dell'orgasmo. Si ha un aumento del battito cardiaco e della pressione arteriosa. In fase di risoluzione nell'uomo si presenta sudorazione a livello della superficie plantare dei piedi e delle mani e nella donna a livello del torace e delle cosce.
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