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Tre acque diverse ma ugualmente efficaci, tanto per la cura delle malattie respiratorie quanto per quelle del ricambio, le otorinolaringoiatriche e le ginecologiche. Sono le acque di S. Lucia e di Rofanello, ben conosciute nel XV secolo quando sembrava che fossero addirittura insufficienti a fronte della ampia affluenza dei forestieri che si recavano alle Terme in cima ad un colle a pochi passi dalla cittadina di Tolentino.
Un po’ di storia
All’inizio del XV secolo, nella zona di Rofanello, nei pressi di Tolentino, si
registrava un’affluenza tale di forestieri richiamati dalla fama della locale
acqua termale, che qualcuno in una testimonianza scritta denunciava la possibilità
che la sorgente non fosse sufficiente ad esaudire la richiesta. Solo un secolo
dopo però, ovvero nel 1507, si pensò alla realizzazione di una struttura che rendesse
agevole la sosta degli utenti nella stazione termale, utilizzando sia l’acqua
di Rofanello che quella dell’antica fonte detta “dell’Acquacece”, che sgorgava
a S. Lucia. Alla fine del secolo, quindi, la prima autorevole documentazione medica:
si tratta del trattato “De Thermis” (1587), opera dell’archiatra di Sisto V, Andrea
Bacci. Delle proprietà benefiche dell’acqua salsobromoiodica di S. Lucia Tolentino
si occuparono in maniera più approfondita, nel 1784, il Dott. Massimo Moreschini
di San Ginesio e, un secolo dopo, il tolentinate Saverio Santini. In occasione
dell’apertura del nuovo stabilimento termale del 1938, nuovi studi furono condotti
dai dottori Baroni, Filippella e Francescani e nel 1961 dai professori Federici
e Palombi. Nel frattempo, lo stabilimento ha subito una serie di ristrutturazioni
e migliorie fino all’assetto attuale.
Le acque
Nello stabilimento termale di S. Lucia Tolentino vengono utilizzate tre tipi
di acqua, dalle differenti caratteristiche fisiche. Quella che sgorga dalla sorgente
di S. Lucia è un’acqua minerale a contenuto bicarbonatocalcico, di temperatura
fredda (14°) e viene impiegata essenzialmente per la cura idropinica, con una
alta efficacia nella cura e nella prevenzione delle malattie urinarie, renali
ed iperuricemiche. Nella vicina Rofanello, quindi, si trovano due tipi di acque,
una salsobromoiodica e l’altra sulfurea. La prima produce effetti sia di tipo
locale che generale e fonda la sua efficacia sull’alta concentrazione di cloruro
di sodio, oltre che sulla elevata presenza di iodio e bromo. Il cloruro di sodio
stimola i processi di difesa dell’apparato respiratorio dalle infiammazioni: l’acqua
salsobromoiodica di Rofanello, quindi, viene utilizzata per le cure inalatorie,
balneoterapiche ma anche per alcune affezioni ginecologiche. La cura inalatoria,
oltre che la cura della sordità rinogena, è anche la principale terapia per la
quale viene utilizzata l’acqua sulfurea di Rofanello, un’acqua minerale caratterizzata
da un alto contenuto di idrogeno solforato ma che presenta anche altri elementi
come il sodio, il calcio e il magnesio.
Lo stabilimento termale
I reparti del moderno stabilimento di S. Lucia Tolentino coprono tutte le branche
della medicina termale e non solo. La terapia prevalente è quella idropinica,
con l’utilizzo dell’acqua della sorgente di S. Lucia, ma anche le cure balneoterapiche
e ginecologiche sono molto richieste. Il Centro di Diagnosi e Cura della Sordità
Rinogena è attrezzato con i più moderni strumenti diagnostici; nel reparto vengono
effettuate insufflazioni endotimpaniche finalizzate al riequilibrio dell’orecchio
con la pressione esterna e nel caso dei bambini o pazienti con alterazioni anatomiche
delle fosse nasali (ciò che rende problematica l’introduzione del catetere per
le insufflazioni) o che presentano una mucosa delle fosse nasali particolarmente
sensibile viene utilizzata la tecnica del Politzer Crenoterapico. Per i bambini
che devono affrontare cure inalatorie, lo stabilimento si è dotato di un reparto
apposito, con un ambiente opportunamente arredato ed attrezzato; qui viene attuato,
tra gli altri, un programma di medicina preventiva con uno screening della sordità
in età pediatrica.
Lo stabilimento presenta quindi un Centro di Medicina dello Sport, all’interno
del quale vi è anche un ambulatorio per la valutazione della funzione respiratoria.
L’Ambulatorio di Riabilitazione e Terapia Fisica è orientato alla riabilitazione
di traumatizzati per attività sportive, riabilitazione di pazienti con problemi
di natura osteo articolare, con malattie respiratorie e con malattie cardiovascolari.
Alle Terme di S. Lucia vi è quindi un Servizio Medico Specialistico che copre
pressoché tutte le branche della medicina: tra gli altri sono presenti un Centro
Studi e cura dei disturbi alimentari, Dietologia e Endocrinologia che collabora
con la Clinica di Endocrinologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università
di Ancona e un Servizio Medico di Ecografia Internistica ove vengono eseguiti
e certificati esami ecografici mirati.
Infine, il Centro Estetico Termale, ove le acque termali di S. Lucia vengono
utilizzati nei trattamenti estetici e nella preparazione di prodotti cosmetici
ma dove vengono effettuate anche le più classiche metodologie estetiche.
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La città di Tolentino, di origine romana, non è nota soltanto per l’importante
stazione termale di S. Lucia ma anche come città d’arte, ricca di monumenti medioevali
e rinascimentali. Da non perdere una visita alla Basilica intitolata a S. Nicola
da Tolentino, al cui interno si può ammirare uno splendido Cappellone di scuola
giottesco-riminese; il periodo medioevale della città è invece testimoniato dalla
cerchia muraria, da alcune porte risalenti al XIV secolo e dal Ponte cosiddetto
del Diavolo, datato 1268, cui è legata una leggenda popolare che viene rievocata
ogni anno. Tolentino è entrata nella Storia per aver ospitato nel 1797 lo storico
incontro tra Napoleone Bonaparte e Pio VI che decretava la pace tra il generale
francese e lo Stato Pontificio; a Palazzo Bezzi, ove fu firmato il trattato, si
conservano ancora i mobili e gli arredi dell’appartamento in cui soggiornò Napoleone.
Tra i diversi Musei della città, va segnalato quello internazionale della Caricatura,
una istituzione unica in Italia che si trova all’interno di Palazzo Sangallo e
che conserva circa 3000 opere, espressione di umorismo artistico italiano e straniero;
lo stesso Palazzo ospita la Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte.
Nelle immediate vicinanze di Tolentino, almeno due luoghi da non perdere. Il
Castello della Rancia, a pochi chilometri ad est della città, è stato costruito
nel 1357 da Andrea Beltrami da Como e ha dato il nome ad una celebre battaglia
che vi si svolse all’interno nel 1815 tra gli austriaci e i miliziani di Gioacchino
Murat. L’Abbazia di S. Maria di Charavalle di Piastra, fondata nella metà del
XII secolo da monaci cistercensi che provenivano dalla Abbazia di Chiaravalle
di Milano, è una bellissima costruzione a tre navate, divise in otto campate,
con capitelli romanici scolpiti dagli stessi monaci e con numerosi affreschi all’interno.
Qualche chilometro in più, ed è possibile visitare alcune delle più belle città
d’arte delle Marche, da Camerino a San Severino e Macerata.
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L'acqua presente in natura normalmente contiene sostanze disciolte allo stato ionico (sali minerali), allo stato gassoso e in forma non ionica, oltre a composti di natura biologica.