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Rieti, capoluogo della provincia detta "Sabina" perche' abbraccia, quasi per
intero, il territorio anticamente abitato dal popolo dei Sabini, e' ubicata nel
centro geografico d'Italia (Umbilicus Italiae).
II territorio è prevalentemente montuoso, su tutto domina il massiccio del Terminillo,
con alternanza di conche e contrade pianeggianti: la «conca» di Leonessa, la grande
«piana» alluvionale di Rieti e la «piana» carsica di S. Vittorino, ai margini
settentrionali della quale si collocano i tre laghetti di Paterno, di Mezzo e
di Cotilia. Il clima in tutta la provincia di Rieti è di tipo appenninico, fresco,
ben ventilato e temperato da brezze costanti anche d'estate, che rendono il territorio
delizioso per la villeggiatura.
In questo contesto ambientale si trovano tre località termali: le Terme di Cotilia, di Cottorella e di Antrodoco, che offrono tranquillità ed interessanti escursioni nei dintorni per vitare reperti archeologici e monumenti.
Terme di Cotilia
Le Terme di Cotilia si trovano in una frazione di uno dei gioielli della provincia
di Rieti: il Comune di Castel Sant'Angelo.
Castel Sant'Angelo si trova nella Valle del Velino, che viene considerata una delle valli più suggestive dell'Appennino per le
sue caratteristiche naturali, ma soprattutto per l'enorme presenza di sorgenti
e acque sia di superficie, sia sotterranee.
Lungo la "via del sale" - l'odierna Salaria - sorgeva l'antica città preromana di Cotilia, il più famoso "vico di Reate", presso il lago sacro di Paterno, ammirato da
Seneca e cantato dal Tasso.
Le copiose sorgenti di acque acidule, solforose e ferrate attrassero i Romani,
che vi stabilirono un vero e proprio centro turistico-termale, come testimoniano
i resti delle ville degli imperatori Tito e Vespasiano e gli scritti di Varrone,
Macrobio, Dionisio, Festo, Seneca, Vitruvio, Celso, Plinio, Catone, Tito Livio
e Virgilio. Qui fu martirizzato San Vittorino, fatto appendere a testa in giù,
sulle sorgenti solfuree, dall'imperatore Nerva: dal Santo deriva il nome della
valle circondaria. Con le invasioni barbariche la località decadde e tale decadenza
è durata a lungo. Solo da pochi anni (1981), difatti, si è ripreso lo sfruttamento
razionale delle fonti con ingenti opere di trasformazione che hanno condotto alla
costruzione dell'attuale stabilimento termale.
Le acque termali prendono il nome proprio dall'antichissima città di Cotilia
e sgorgano da due fonti (Vecchi e Nuovi Bagni), le quali non differiscono dal
punto di vista chimico e formano, per la loro grande portata, due pittoreschi
laghetti.
La classificazione, desunta dalle analisi eseguite dai professori Talenti e Borgioli,
è di acqua minerale naturale solfidrica-carbonica, bicarbonato-solfato-alcalino-terrosa,
fredda.
Tra le cure praticate: fanghi, bagni sulfurei, massaggi, inalazioni sulfuree
caldo-umide a getto diretto, aerosol, nebulizzazioni sulfuree, ventilazione polmonare,
insufflazioni endotubariche, cure idropiniche, irrigazioni vaginali sulfuree.
Le acque delle Terme di Cotilia sono particolarmente indicate per le malattie
degli apparati respiratorio, circolatorio, gastroenterico, genitale femminile,
muscolare e scheletrico; per le affezioni cutanee, le miti e la sordità rinogena,
le allergie e le intossicazioni.
Di recente è stato inaugurato un reparto di fisiokinesiterapia, le cui prestazioni
comprendono: tecniche di riabilitazione funzionale e neuromotoria, massoterapia,
terapia fisica, termoterapia (ginnastica vascolare, crioterapia, radarterapia,
ultrasuonoterapia, applicazioni di raggi infrarossi e ultravioletti).
Altri trattamenti complementari sono praticati nel centro per agopuntura e nel
centro estetico.
Terme di Cottorella
Situate alle pendici del Monte Belvedere, le Terme di Cottorella sono un'oasi
di pace e serenità.
Note già agli antichi romani, le acque di questa storica fonte furono apprezzate
dall'imperatore Vespasiano, da papa Gregorio IX e dal Bramante, che con la loro
presenza contribuirono ad accreditarne le qualità terapeutiche.
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I dintorni della fonte sono molto belli e si prestano a numerose passeggiate: al Lago di Piediluco, al Monte Belvedere e alla Villa San Mauro, da cui si gode il panorama di tutta la conca reatina. Rieti è una città vivace e interessante: conserva ancora oggi molti monumenti dell'epoca medievale, fra cui le mura e gli edifici vescovili, il campanile romanico del Duomo, alcuni edifici romanico-gotici e di epoca rinascimentale, come il Palazzo della Prefettura, la chiesa di Sant'Antonio e il Palazzo Vecchiarelli. Nei dintorni sono raggiungibili i santuari francescani di Poggio Bustone, Greccio, Fontecolombo, La Foresta, l'abbazia di Farfa, e i laghi di Turano, del Salto, Lungo e di Ripa Sottile. Inoltre per chi ama lo sport vissuto a contatto con la natura, il Monte Terminillo è molto apprezzato sia per sport invernali sia per un soggiorno estivo.
Terme di Antrodoco
Il territorio di Antrodoco è da sempre stato ricco di sorgenti di acque sulfuree.
Le antiche terme sorgevano ai confini degli attuali territori dei Comuni di Borgo
Velino e di Antrodoco. Proprio in quel luogo, in occasione dei lavori per la costruzione
della ferrovia Rieti – L’Aquila (circa 1865), furono trovati importanti reperti
archeologici, che purtroppo non sono stati valorizzati o quantomeno conservati.
Nel 1621 Salvatore Massonio scrive “Breve et utile discorso di Salvatore Massonio
delle facoltà et dell’uso dell’acque dell’antico bagno di Antredoco”. Oltre all’attuale
area termale, infatti, gli antichi romani utilizzavano anche l'area originale
delle terme (zona Canapine). L’acqua sulfurea sgorgava dalle pendici del Monte
Cotischio (l’attuale Monte Giano), ed inoltre erano visibili altre sorgenti nei
territori limitrofi. In questa zona i bagnanti utilizzavano per le proprie cure
pozze naturali riservate agli uomini e alle donne.
Le qualità terapeutiche delle acque sulfuree di Antrodoco furono poi note anche in tutto il Regno di Napoli.
Nel 1865, si ritenne opportuno realizzare uno stabilimento termale con una struttura
organizzativa più moderna. Fu costruito l’attuale edificio storico, munito di
vasche da bagno, locali per le cure e un ampio parco dove poter sostare sotto
l’ombra degli alberi.
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L'acqua presente in natura normalmente contiene sostanze disciolte allo stato ionico (sali minerali), allo stato gassoso e in forma non ionica, oltre a composti di natura biologica.