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Una delle stazioni termali più conosciute in Italia e all’estero, Chianciano vanta una storia antichissima nel corso della quale la località è stata più volte contesa tra città e fazioni diverse, proprio in virtù delle proprietà benefiche delle sue acque che sgorgano da quattro diverse fonti e che possiedono diverse caratteristiche fisiche, utili per la cura di diverse patologie.
Un po’ di storia
Le proprietà benefiche delle acque minerali di Chianciano erano già note ed apprezzate
dagli Etruschi e dai Romani, come è testimoniato dalla presenza di resti di santuari
dedicati alle divinità delle acque sia di epoca ellenica che precedente. I ritrovamenti etruschi, in particolare, riguardano raffigurazioni della Dea Sillene,
ovvero la dea della bellezza, che si credeva facesse il bagno nelle acque della
sorgente che poi avrebbe preso il suo nome. Più certa la presenza a Chianciano
del re etrusco Porsenna nel VI sec. a.c.; la sua predilezione per le acque locali
è ricordata da una scritta latina su una lapide del 1600. Più tardi, le acque
di Chianciano furono decantate da Orazio nel I sec. a.c. che però le citava come
Acque Chiusine, riferendosi alla prossimità della città di Chiusi. Non fu l’unico:
delle acque di Chianciano hanno scritto anche Varrone e Tibullo. Il nome proprio
di Chianciano dovette però apparire per la prima volta qualche secolo più tardi,
nel 1171, l’anno di un atto di donazione in cui il nome Chianciano veniva associato
a quello di “Acqua Santa” e “Sellena”. Nel 1287, quindi, furono stilati gli statuti
chiancianesi contenenti ampie regolamentazioni della protezione e della manutenzione
delle Terme. In seguito, le citazioni sulle acque termali di Chianciano figureranno
in moltissimi scritti, man mano che cresceva la fama della cittadina che al contrario
di altre località termali non ha praticamente mai conosciuto crisi. Nel 1631,
Paolo Maria da Forlì lasciò uno scritto sull’uso corretto dell’acqua Santa di
Chianciano, dando alle istruzioni un valore maggiore di quello che avrebbero avuto
l’oro, l’argento o le terre.
I primi stabilimenti termali moderni di Chianciano furono costruiti in stile
neo-classico tra il 1920 e il 1930, dopo che un privato aveva preso le Terme in
concessione dal Comune. Tali stabilimenti furono abbattuti nel 1940 quando le
Terme divennero demaniali e nello stesso periodo un altro privato stava valorizzando
per la prima volta la Sorgente Sant’Elena. In seguito al passaggio al demanio,
fu commissionato un piano regolatore della zona termale agli architetti Loreti
e Marchi, ma questo fu approvato definitivamente solo nel 1961, dopo che l’Ufficio
Tecnico Comunale di Chianciano lo aveva modificato tre anni prima.
Le acque
Le acque di Chianciano derivano da 4 sorgenti ed hanno diverse caratteristiche:
l’Acqua Santa, l’Acqua Fucoli, l’acqua S. Elena o Acqua Santissima e l’acqua Sillene.
L’acqua Santa è un’acqua termale e minerale, di tipo bicarbonato-solfato-calcico.
Essa viene assunta per via diretta, come sgorga dalle fonti, ovvero nella cura
idroponica: il suo effetto è depurativo, detossinante, stimolante il metabolismo
ed efficace nel favorire l’eliminazione degli effetti delle terapie farmacologiche
prolungati. Le stesse caratteristiche fisiche le possiede l’Acqua Fucoli, che
ha una temperatura alla sorgente di 16,5° e possiede la proprietà di aumentare
la quantità della bile, favorendone il deflusso. Essa è particolarmente indicata
per regolarizzare la modalità intestinale, esercitare un’azione antinfiammatoria
sulla mucosa gastroduodenale e combattere l’osteoporosi, grazie alla presenza
del calcio. Già disponibile in farmacia, l’acqua Fucoli è da qualche tempo presente
anche nel mercato della grande distribuzione.
L’acqua Santissima (o acqua di S. Elena) ha una composizione fisica di tipo bicarbonatosolfato
calcica alcalino terrosa carbonica e viene utilizzata prevalentemente per la terapia
inalatoria presso la Direzione sanitaria della terme, ove si praticano anche la
aerosolterapia per adulti e bambini, le docce nasali e le insufflazioni. L’acqua
Santissima è in grado di esercitare un’azione antinfiammatoria, mucolotica e sedativa
sulla mucosa delle prime vie respiratorie e sull’albero bronchiale, ideale per
la cura delle riniti, sinusiti, tracheiti, laringiti e nelle bronchite croniche.
Infine l’acqua Sillene, che sgorga a 38,5°, caratterizzata da un elevato contenuto
di anidride carbonica, viene utilizzata nella balneoterapia carbogassosa (integrando
la cura idroponica effettuata con l’Acqua Santa e l’Acqua Fucoli) e come base
per la preparazione del fango termale, utilizzato per la cura delle patologie
dell’apparato locomotore nella fangobalneoterapia ma anche applicato localmente
con impacchi per la cura di disturbi epatici, artrosici e cardiocircolatori. Dall’acqua
Sillene si ricava inoltre una linea di cosmesi termale naturale.
Lo stabilimento termale
Alle quattro sorgenti termali di Chianciano corrispondono altrettanti stabilimenti
termali, le cui strutture sono funzionali ai diversi utilizzi delle acque. Il
Centro Sanitario, una struttura ambulatoriale perfettamente attrezzata, provvede,
previo visita medica, ad indirizzare l’utente nel corretto utilizzo delle varie
strutture termali, indicando terapie che in molti casi comprendono l’uso di acque
diverse ma ospitando anche ambulatori di Urologia, Neurologia e psichiatria, Dermatologia, Oculistica, Diabetologia ed Endocrinologia
e un centro per la cura e la prevenzione dell’osteoporosi.
Di recente costituzione sono invece le Terme Sensoriali, che si trovano nel parco
termale dell’Acqua Santa e la cui struttura, progettata da Paolo Bodega con soluzioni
architettoniche all’avanguardia, è ispirata ai criteri della naturopatia, con
percorsi sensoriali finalizzati al riequilibrio del campo energetico umano attraverso
l’armonizzazione di Acqua, Fuoco, Terra, Aria e Etere. Qui vengono praticati,
tra gli altri, trattamenti di estetica e salute sia tradizionali che innovativi,
come la cioccoterapia, la vinoterapia e i trattamenti al fieno.
La grande popolarità di Chianciano come località termale l’ha resa anche come
uno dei maggiori poli turistici italiani, con un’alta capacità ricettiva. Peraltro
alcune strutture alberghiere sono esse stesse dotate di Centri benessere perfettamente
attrezzati, ove integrare i benefici effetti delle sorgenti termali con l’attività
fisica o con trattamenti specialistici.
Turismo nei dintorni
Chianciano Terme si trova al centro di un territorio molto suggestivo sotto il
profilo paesaggistico, tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia. Oltre che meta privilegiata
di benessere termale, quindi, la località è anche ideale per un soggiorno che
consenta di vivere a contatto con la natura, praticando escursioni e visite naturalistiche.
Negli anni, la zona Termale e l’antico paese si sono sviluppati in modo tale da
comporre un unico complesso urbanistico unito da una arteria urbana ove sono posizionate
la maggior parte delle strutture ricettive, oltre alle attività commerciali. Molti
resti del glorioso passato della cittadina e delle sue terme sono oggi conservate
nel Museo Civico Archeologico delle Acque che si trova nella villa Simoneschi,
all’ingresso di Chianciano.
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L'acqua presente in natura normalmente contiene sostanze disciolte allo stato ionico (sali minerali), allo stato gassoso e in forma non ionica, oltre a composti di natura biologica.