Silvia Valenti
Una pasta ad alto contenuto di proteine non solo è più completa dal punto di vista alimentare, ma ha una migliore tenuta in cottura. A guadagnarci, quindi, sono sia la salute che il palato. Non tutta la pasta è uguale: è importante scegliere il prodotto controllando i valori espressi nella tabella nutrizionale, ma anche la produzione. Biologico significa che la produzione del grano segue precise metodologie, non impiega pesticidi ed ha un’attenzione particolare alla salvaguardia dell’ambiente. Sono tutti aspetti non secondari per la qualità del prodotto.
La pasta integrale garantisce un apporto maggiore di elementi nutrizionali nobili, per l’alto contenuto di fibre, vitamine e sali minerali. Il Kamut (noto come khorasan) è una tipologia di grano antico, storicamente poco coltivata, ma che negli ultimi anni sta riscoprendo un nuovo slancio sul mercato. Anche in campo alimentare, si sa, le mode determinano i gusti, ma se guardiamo i valori nutrizionali del Kamut, scopriamo che è un ottimo prodotto: più digeribile, ricco di selenio, magnesio, zinco, vitamina E, acidi grassi, aminoacidi e con effetti antinfiammatori, a tutto vantaggio di chi soffre di disbiosi intestinale.
La pasta ad impatto zero utilizza solo energia pulita e si avvale di progetti innovativi per non pesare sull'ambiente. Inoltre punta sull'alto contenuto proteico, che contribuisce a mantenere un'ottima compattezza durante la cottura.
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