L'ipersensibilità dentinale si verifica a causa dell'esposizione della dentina (lo strato che circonda il nervo) che in condizioni normali è ricoperta dallo smalto, nella corona del dente e dalle gengive. Nel tempo, però, lo smalto può assottigliarsi, dando minore protezione e le gengive possono recedere, esponendo la dentina alla radice del dente. Tale condizione può causare dolore e forti fastidi, soprattutto se i denti vengono sottoposti a stress termici e a bevande e cibi dolci o molto acidi. Si stima che metà della popolazione italiana ne soffra o ne abbia sofferto. Ecco i consigli della Prof.ssa Laura Antonia Marino, Direttrice delle attività professionalizzanti del CLID dell'Università di Milano e presidente della Fondazione Fiso Onlus, sulla cura di questo disturbo e dei danni che comporta ai danti, la prevenzione attraverso una corretta igiene orale (l’uso di uno spazzolino adatto e di un dentifricio non abrasivo, per esempio) e un’alimentazione a basso contenuto di cibi acidi.
Quali sono le cause della sensibilità dei denti?
La dentina è composta da migliaia di microscopici canali che attraversano il dente dalla superficie verso il nervo. I canali contengono del fluido che, a contatto con cibi o bevande cibi caldi o freddi, si muove all'interno dei tubuli e irrita i nervi del dente, generando dolore.
L'esposizione della dentina può verificarsi per diversi fattori:
- Recessione della gengiva dovuta all'età o ad un errato spazzolamento dei denti
- Bevande acide che causano erosione dello smalto
- Uso di un dentifricio abrasivo
- Gengivite
- Dente scheggiato o rotto
- Carie
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