Una ciliegia appena raccolta dall'albero, un pomodoro coltivato nell'orto di casa, un limone che cresce nella pianta sul balcone, certamente hanno profumi e sapori più intensi di frutta e verdura comprata al supermercato. Mangiare a "km zero" è un'espressione molto usata, spesso abusata, ma veicola tematiche importanti per la nostra salute, perché indica uno stile di alimentazione incentrato sulla scelta di prodotti tipici del territorio, legati alla stagionalità, con un'attenzione ai metodi di coltivazione, di raccolta e non ultimo di trasporto. La differenza non è solo nelle caratteristiche organolettiche, ma anche nutrizionali: cibi consumati appena colti conservano tutte gli elementi nutritivi, mentre quelli che subiscono lunghi viaggi, stivati in celle frigorifere o container di navi e treni, inevitabilmente perdono molto delle loro proprietà. Inoltre i prodotti che provengono da lontano vengono trattati con antimicotici e conservanti che ne ritardano la maturazione. Il Dott. Paganelli ci illustra i benefici di un'alimentazione basata sulla scelta consapevole dei cibi: nell'era della globalizzazione, possiamo scegliere cosa portare sulle nostre tavole, senza rinunciare ad una dieta ricca e varia.
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